Concetti Chiave
- Hegel vede la realtà come una manifestazione panteistica, dove gli enti non hanno senso se non come parte del tutto, con lo spirito in continua evoluzione verso l'assolutezza.
- Il concetto di panlogismo di Hegel afferma che tutto è ragione, e la razionalità è una struttura immanente nel reale, rendendo l'essere e il dover essere coincidenti.
- La dialettica di Hegel si articola in tre momenti: tesi, antitesi e sintesi, rappresentando un processo continuo di negazione e superamento che guida lo spirito verso il perfezionamento.
- Hegel considera la razionalità come intrinseca alla realtà, giustificando la realtà stessa e adottando un atteggiamento conservatore e giustificazionista.
- La filosofia di Hegel critica l'Illuminismo per il suo individualismo e non apprezza la finitudine di Kant, mentre si identifica con il Romanticismo pur mantenendo una distanza critica.
Indice
Hegel
Hegel ha una visione panteistica della realtà, non c'è nulla fuori da se. I vari enti del mondo sono manifestazioni, le sostanze sono manifestazioni. Il finito di per se non esiste. Gli enti non hanno senso in se ma sono parte del tutto.Monismo panteistico→è la teoria che vede nel mondo finito una manifestazione infinita.
L'assoluto dobbiamo immaginarlo in maniera dinamica. Lo spirito è sempre in una evoluzione dialettica. È un processo che porta all'assolutezza dello spirito. Tutto quello che noi vediamo è una manifestazione dello spirito che va sempre perfezionandosi. È un processo verso il quale lo spirito si manifesta. Tutto è direzionato verso il perfezionamento.Il vero è l'intero, la vera essenza dello spirito sta nella sua interezza. L'intero ha un essenza dinamica ha bisogno dello sviluppo, dell'assoluto devesi dire che è essenzialmente risultato che solo alla fine è ciò che è in verità. Tutto ciò che avviene è manifestazione dell'assoluto.
Il finito è una manifestazione dell'infinito.
L'infinito o dio è un soggetto spirituale in divenire. Questo divino ha la sua ragion d'essere nella razionalità
Panlogismo→ lo spirito è ragione è logos. Tutto è ragione
Il razionale è reale e il reale è razionale. Sono espressioni del panlogismo
Il razionale è reale: vuol dire che la razionalità non è idealità, non è astrazione non è qualcosa che ha a che fare solo con la testa non è un processo mentale è un modo di essere delle cose che esistono. Perché nelle cose, nella realtà tutto è governato da questa legge. La razionalità non è qualcosa di puramente logico ma è anche ontologico. È un principio costitutivo delle cose, l'intelligenza è dentro il reale.
Il logos è la struttura dell'essere del mondo dell'infinito.
Il reale è razionale: la realtà non è una materia caotica, una kora, ma è la manifestazione di un dispiegarsi di una struttura razionale. La natura è razionalità bloccata, mentre con l'uomo emerge lo spirito.
Il dover essere rappresenta la perfezione, la razionalità estrema, quindi essere e dover essere coincidono, è una forma di panlogismo. Il mondo andrò come deve andare,
Nella natura c'è un percorso, questo percorso realizza sempre la razionalità, questo percorso è un essere che coincidono con il dover essere.
Tutto è manifestazione di dio, tutto è perfezione, tutto è razionale, perciò ciò che esiste ha il suo senso, le cose sono ciò che devono essere.
panlogismo→ tutto è impregnato di razionalità, la razionalità è immanente. La storia va letta attraverso lo spirito, attraverso la razionalità.
Ciò che è coincide con ciò che deve essere perché le cose hanno una loro razionalità. Se la realtà ha una sua intrinseca razionalità la filosofia giustifica sempre la realtà, questo è ciò che deve essere. È un atteggiamento giustificazionista, perché si giustifica tutto. La razionalità deve passare anche nelle cose negative.
Atteggiamento conservatore.
Pensiero di Engels e Marcuse
Ciò che è reale diventerà razionale, pensiero di Engels e Marcuse. Questi due condividono un idea di rivoluzione. Ciò che è dovrà diventare razionale, sono fiduciosi che attraverso un cambiamento la società diventerà migliore. In questo senso si ha il compito di rendere il mondo migliore.Hegel è il padre del concetto di rivoluzione.
Nicola Abbagnano (filosofo | 1901-1990) si domanda come si potrebbe interpretare Hegel. Quello di Hegel è un atteggiamento giustificazionista in senso conservatore.
La filosofia prende atto della razionalità di quello che è avvenuto. Infatti contempla la razionalità immanente. Lui paragona la filosofia alla nottola di minerva, che è una civetta, mentre Minerva era la dea Atena. La civetta accompagnava una persona saggia dagli occhi scintillanti. Anche la civetta vive di notte e arriva sul far della sera quando tutto è compiuto e comprende tutto. La realtà è la razionalità. La filosofia non cambia la realtà siamo in contesto di giustificazionista.
L'assoluto si manifesta in modo dinamico attraversato tre momenti dialettici, ossia tesi, sintesi e antitesi.
La tesi
Nel momento della tesi lo spirito si manifesta nella sua razionalità, così com'è. Non si è ancora realizzato in niente, è il momento dell'inizio. È il modello razionale del mondo.Rappresenta la logica→momento astratto intellettuale
L'antitesi
Fuori dallo spirito c'è la natura, lo spirito esce da se e diventa natura, rappresenta la concretizzazione, lo spirito diventa materia e abbiamo l'alienazione.L'antitesi è l'anti-idea, è il momento della negazione, dell'alienazione.
Rappresenta la filosofia della natura→è un movimento dinamico e dialettico negativo della tesi, ed è quello che mette il movimento.
La sintesi
E poi c'è la sintesi che è il ritorno a se, è una auto coscienza, è l'idea che dopo essere stata natura ritorna a se stessa prendendo coscienza del percorso.La sintesi è la negazione della negazione. Entrambe tesi e antitesi sono riprese arricchendosi nella sintesi.
Rappresenta la filosofia dello spirito→aufhebung → si esprime il carattere peculiare della dialettica, nega una categoria ma al tempo stesso la eleva, è un inveramento, un completamento.
La sintesi è l'inizio per una nuova tesi perché tutto è in un movimento perenne.
La legga della filosofia, legge ontologica
Ontologia e gnoseologia coincidono, quello che noi andiamo a vedere implica l'identità tra essere e pensiero, la dialettica diventa non solo lo svolgimento del pensiero ma anche una legge della realtà, dell'essere.
La dialettica è un percorso infinito, che si contrappone con il pensiero di Kant.
Secondo Hegel siamo in questo flusso di infinito, dove ogni casella va elevata, migliorata, perfezionata. La sua posizione rappresenta la crisi del finito e la sua risoluzione necessaria dell'infinito. La positività del negativo è il travaglio del negativo da cui nasce il bene.
Come giudica Hegel le filosofia precedenti?
Illuminismo→ razionalità, uomo come macchina razionale. Hegel pensa che gli illuministi sono degli individualisti, il suo è un sistema intero, una dimensione della collettività. per Hegel astratto vuol dire individualitàKant→non gli può piacere, perché Kant parla di ermeneutica della finitudine.
Romantici→Hegel è un pensatore romantico, ma non ha molta stima degli autori romantici. I romantici si accostano all'infinito con i sentimenti.
La legge della dialettica cos'è? È ontologica o anche logica? Entrambe perché tutto è razionale.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Hegel sulla realtà?
- Cosa significa il concetto di panlogismo secondo Hegel?
- Come si manifesta la dialettica secondo Hegel?
- Come giudica Hegel le filosofie precedenti, come l'Illuminismo e Kant?
- La legge della dialettica è ontologica o logica secondo Hegel?
Hegel ha una visione panteistica della realtà, in cui tutto è una manifestazione dello spirito e non c'è nulla al di fuori di esso.
Il panlogismo per Hegel significa che tutto è ragione e che la razionalità è immanente in ogni cosa.
La dialettica si manifesta attraverso tre momenti: tesi, antitesi e sintesi, in un movimento perenne di negazione e superamento.
Hegel critica l'Illuminismo per la sua visione individualista e non ha molta stima di Kant, che parla dell'ermeneutica della finitudine. Tuttavia, Hegel si considera un pensatore romantico.
La legge della dialettica è sia ontologica che logica per Hegel, poiché tutto è razionale e la dialettica è una legge sia del pensiero che della realtà.