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Concetti Chiave

  • La dialettica di Hegel è la legge di sviluppo della realtà e comprensione logica, articolata in tesi, antitesi e sintesi.
  • La fenomenologia descrive il percorso della coscienza verso il sapere assoluto, attraverso le fasi di idea, natura e spirito.
  • La coscienza si evolve in autocoscienza tramite il contatto e il conflitto con altre coscienze, culminando nel rapporto servo-signore.
  • Lo spirito raggiunge l'assolutezza attraverso spirito soggettivo, spirito oggettivo e spirito assoluto, riflettendo l'individualità, società e ragione universale.
  • Hegel vede la realtà come una totalità necessaria, un processo di auto produzione influenzato da momenti storici che si interconnettono.

La filosofia di Hegel

La dialettica, in Hegel, è considerata come la legge di sviluppo e di comprensione della realtà, dove lo sviluppo si riferisce all'ambito ontologico della filosofia, e la comprensione a quello logico. Mentre, la fenomenologia, studia il cammino della coscienza per arrivare al sapere assoluto. Questo processo si articola in tre fasi: idea, natura e spirito. Durante la prima fase, nota anche come "tesi", inizia il cammino dello spirito; nella seconda fase, nota anche come "antitesi", lo spirito si soggettivizza in qualcosa di esterno; nella fase finale, nota anche come "sintesi", si ha la realizzazione completa dello spirito.
Grazie a tutto ciò, la coscienza dell'uomo esce dalla propria individualità e raggiunge l'universalità, arrivando a definirsi "ragione" (un soggetto assoluto che ha assunto in sé ogni realtà, il quale si può identificare come il processo finale della storia). Il primo momento della coscienza si identifica con la certezza sensibile, la quale dona all'uomo la consapevolezza del concetto universale di un dato oggetto. Il secondo momento si identifica con la percezione, la quale supera la sfera del mondo sensibile. La percezione rappresenta l'unità della molteplicità, o universalità. Inoltre, la coscienza diviene autocoscienza solo nel momento in cui entra in contatto con altre coscienze. Questo incontro porta con sé la necessità di un conflitto, definito anche "conflitto storico", che conduce ad un rapporto di subordinazione tra le due coscienze in questione (rapporto servo-signore), in quanto una delle due ha preferito rinunciare alla propria libertà per salvarsi la vita. In seguito, nel processo storico, il servo prende atto che ha la possibilità di emarginarsi attraverso il lavoro.
Il compimento finale che conduce lo spirito all'assolutezza si divide in tre parti: spirito soggettivo (l'uomo nella sua individualità); spirito oggettivo (l'individuo si realizza all'interno della società); spirito assoluto (realizzazione della ragione nel mondo).
In definitiva, è possibile affermare che la realtà è frutto di un processo di auto produzione, che giunge alla completa realizzazione solo con la presenza dell'uomo. Hegel ritiene che la realtà costituisca una totalità necessaria formata da una serie di momenti, belli e brutti, che rappresentano ognuno il risultato di quelli precedenti ed il presupposto di quelli seguenti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della dialettica nella filosofia di Hegel?
  2. Nella filosofia di Hegel, la dialettica è considerata la legge di sviluppo e comprensione della realtà, collegando l'ambito ontologico e logico della filosofia.

  3. Come si articola il processo della fenomenologia secondo Hegel?
  4. Il processo della fenomenologia si articola in tre fasi: idea (tesi), natura (antitesi) e spirito (sintesi), portando la coscienza umana dall'individualità all'universalità.

  5. Qual è il significato del "conflitto storico" nella teoria di Hegel?
  6. Il "conflitto storico" è necessario per l'autocoscienza, portando a un rapporto di subordinazione tra le coscienze (rapporto servo-signore), dove il servo riconosce la possibilità di emanciparsi attraverso il lavoro.

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