Hegel, Friedrich Willhelm - Dialettica servo-padrone

Dinamica di dominio e servitù

Questa dialettica descrive una dinamica sociale e psicologica, insita nell' umanità, in cui due individui si confrontano e si definiscono reciprocamente attraverso un rapporto di dominio e servitù.(Tale dinamica di ripropone anche a livello di gruppi sociali, piccoli e grandi, e caratterizza lo sviluppo di ogni rapporto umano nella storia).

Fase della servitù

Fase della Servitù: Inizialmente, un individuo (il servo) si sottomette a un altro individuo (il padrone), dopo aver perso, nel conflitto tra autocoscienze, la propria libertà, non essendo riuscito ad andare finno in fondo nella lotta per la vita e per la morte. All'inizio della civiltà umana, infatti, vediamo realizzarsi l'oggettivazione della persona nella forma dello schiavismo. Successivamente, i sistemi socio-politico-economici, giustificando con le loro strutture le differenze sociali, fanno sì che anche i sistemi educativi, i costumi e le consuetudini, portino le generazioni umane a permanere in uno stato di servilismo, finalizzato ad ottenere sicurezza o protezione da chi - il padronato - detiene la forza e fornisce lavoro. Questo atto di sottomissione implica una perdita di indipendenza e dignità e corrobora le divisioni sociali che vengono codificate anche attraverso le leggi.

Il padrone, dall'altro lato, esercita il controllo sul servo e guadagna potere e autorità. Tuttavia, diventa dipendente dal servo per le sue esigenze quotidiane, come la cura e il lavoro. L'unico compito del padrone è quello di conservare la propria posizione, tutelando la propria prerogativa di monopolizzare l'uso della forza, attraverso l'esclusività del possesso di armi e dei privilegi codificati nel diritto.

Relazione interconnessa

Questa dinamica di dominio e servitù porta alla realizzazione che entrambi , sia il padrone che il servo, sono in una relazione interconnessa e mutuamente dipendente. Il servo, nel suo lavoro, sviluppa abilità e consapevolezza, mentre il padrone si rende conto della sua dipendenza.

Conflitto e emancipazione

Nel tempo, il servo esce dalla dimensione della sua oggettivazione e reclama la propria essenza di essere libero. Il padrone, d'altra parte, cerca di conservare il proprio predominio. Ciò porta ad una dimensione di conflitto che percorre tutta la storia dell' umanità, come, ad esempio: la rivolta degli Iloti contro gli spartani, patrizi e plebei, servi della gleba e contadini contro i signori feudali, borghesia e popolo contro alto clero e aristocrazia durante la rivoluzione francese, ecc. Secondo Hegel, tuttavia, non è nel conflitto sociale che si ha il progresso vero e proprio dell' umanità, ma attraverso la maturazione del pensiero razionale che aspira a comprendere sempre meglio la dimensione della libertà umana, estendendola a un sempre maggior numero di individui, fino a creare uno Stato in cui tutti sono liberi. L' emancipazione, cioè, dev'essere spirituale e non solo socio-economica, per portare un vero cambiamento. Finché non si arriverà a una emancipazione spirituale totale, i conflitti non avranno mai fine, poiché ci sarà sempre in ogni società chi ha di più e chi di meno, e chi ha potere e chi serve coloro che dominano.