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Concetti Chiave

  • L'autocoscienza di Hegel si forma attraverso il confronto e il riconoscimento reciproco tra soggetti.
  • Il rapporto tra le autocoscienze è conflittuale, coinvolgendo il rischio di riduzione a oggetto o annullamento.
  • La figura del servo-padrone rappresenta la dinamica di sottomissione e dominio tra le autocoscienze.
  • Il padrone conquista la libertà rischiando la vita, mentre il servo si sottomette per paura della morte.
  • Il servo, attraverso il lavoro, acquisisce consapevolezza e autonomia, invertendo i ruoli con il padrone.

Indice

  1. La coscienza e il riconoscimento di sé
  2. Il conflitto tra autocoscienze secondo Hegel
  3. La dialettica servo-padrone e la libertà

La coscienza e il riconoscimento di sé

Guadagnata la consapevolezza della propria funzione, la coscienza orienta l’indagine conoscitiva sul soggetto. Presenta quindi un’esigenza, quella del riconoscimento di sé attraverso l’altro: è solo nel rapporto con l’altro che l’autocoscienza può ricevere conferma della propria identità.

Il conflitto tra autocoscienze secondo Hegel

Hegel ritiene che il rapporto con l’altro sia conflittuale. Per lo più la lotta tra le due autocoscienze, avendo come obiettivo quello del riconoscimento di sé, deve passare attraverso il rischio dell’oggettivazione, della riduzione a cosa, della morte (intesa come l’annullamento dell’autocoscienza stessa): solamente in questo modo il soggetto può affermarsi in contrapposizione all’oggetto. La lotta cessa quando una delle due autocoscienze, proprio per paura della morte, abbandona il campo e si sottomette all’altra. Si genera così la

La dialettica servo-padrone e la libertà

interpretata da Marx in chiave politica come la rappresentazione del rapporto tra le classi sociali antagoniste. Tale figura esemplifica il difficile percorso che l’idea di libertà deve compiere per affermarsi nel mondo: il padrone è infatti colui che, per ottenere l’indipendenza, ha accettato di mettere a repentaglio la propria vita nella lotta tra le autocosicenze, vincendo il conflitto; il servo è colui che, per paura della morte, ha deciso di perdere l’indipendenza e la libertà, sottomettendosi all’altro. Perciò in questo momento il padrone si determina come soggetto libero e afferma la propria superiorità sul servo, ridotto a cosa.

Ma tale vittoria è destinata a rovesciarsi: il padrone vive grazie all’operosità del servo, consumando passivamente i beni che questi realizza e rendendosi dipendente da lui. Il servo, invece, attraverso il suo lavoro prende consapevolezza della propria indipendenza e superiorità rispetto al padrone: forma quindi se stesso e pone le condizione per rovesciare la sua situazione. In altri termini colui che prima era stato ridotto a oggetto si scopre, grazie alla propria attività, soggetto libero e autonomo, rende così il padrone servo del suo servo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del riconoscimento di sé nell'autocoscienza secondo Hegel?
  2. Secondo Hegel, l'autocoscienza richiede il riconoscimento di sé attraverso l'altro, poiché è solo nel rapporto con l'altro che l'autocoscienza può confermare la propria identità.

  3. Come si sviluppa il rapporto servo-padrone e quale significato ha?
  4. Il rapporto servo-padrone si sviluppa quando una delle due autocoscienze, per paura della morte, si sottomette all'altra. Questo rapporto esemplifica il percorso difficile che l'idea di libertà deve compiere per affermarsi, con il padrone che ottiene l'indipendenza e il servo che, attraverso il lavoro, prende consapevolezza della propria indipendenza.

  5. In che modo il servo può rovesciare la sua situazione rispetto al padrone?
  6. Il servo può rovesciare la sua situazione attraverso il lavoro, che gli permette di prendere consapevolezza della propria indipendenza e superiorità rispetto al padrone, trasformandosi da oggetto a soggetto libero e autonomo, rendendo così il padrone dipendente da lui.

Domande e risposte

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