beatriceinnaro
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Hegel analizza l'evoluzione della filosofia della conoscenza, dalla focalizzazione sull'oggetto alla centralità del soggetto.
  • La certezza sensibile rappresenta il realismo, dove la conoscenza è vista come riflesso degli oggetti esterni privi di identità particolare.
  • La percezione, legata all'empirismo, mette in evidenza la differenza tra soggetto e oggetto, con il soggetto che stabilisce l'unità dell'oggetto.
  • L'intelletto, con l'avvento del fenomeno in Kant, vede l'oggetto risolversi completamente nel soggetto, rendendo il fenomeno parte della coscienza.
  • Hegel propone che la vera essenza degli oggetti non è conoscibile, poiché il fenomeno esiste solo nella coscienza, che diventa autocoscienza.

Nella coscienza Hegel analizza il cammino della filosofia che si occupa della conoscenza (gnoseologia) dall’epoca antica fino a Kant. In essa (tesi) domina l’attenzione verso l’oggetto, qualcosa percepito come esterno (Fenomenologia è anche un percorso per arrivare alla centralità del soggetto).

Indice

  1. Certezza sensibile e realismo
  2. Percezione e soggettività
  3. Intelletto e fenomeno secondo Kant

Certezza sensibile e realismo

La coscienza è formata da tre momenti:

1. Certezza sensibile: la certezza sensibile rappresenta la fase filosofica del realismo, nella cui visione della conoscenza prevale l’oggetto in quanto il soggetto lo conosce così com’è. A prima vista appare come la conoscenza più ricca, ma in realtà è il contrario. La coscienza viene considerata come uno specchio che riflette la realtà e ha sensazioni degli oggetti esterni (focus sull’oggetto) che vengono colti sensibilmente e in modo astratto, senza alcuna identità particolare. Essa rende certi delle cose in quel momento, ma non della cosa in sé, limitandosi ad una pura e semplice rappresentazione dell’oggetto.

Percezione e soggettività

2. Percezione: la percezione rappresenta l’epoca moderna, basata sull’empirismo. Infatti, concentrandosi su una sola percezione/sensazione e analizzandola, viene esplicitata la sostanziale differenza tra il soggetto che percepisce e l’oggetto percepito. Locke parlava della sostanza come di una cosa sconosciuta, in quanto l’oggetto in sé non è possibile conoscerlo, ma solo avere delle sensazioni di esso che è il soggetto a connettere. Si ha quindi il passaggio alla soggettività, in quanto l’oggetto non può essere percepito come insieme di proprietà se l’io (soggetto) non riconosce che questa unità è stabilita da lui stesso. L’oggetto perciò si risolve nel soggetto.

Intelletto e fenomeno secondo Kant

3. Intelletto: l’intelletto rappresenta la svolta di Kant con l’avvento del fenomeno. L’intero oggetto si risolve nel soggetto, in quando non si coglie l’oggetto in base a delle qualità sensibili, ma come fenomeno, ovvero risultato di una forza che agisce sul soggetto. E poiché Hegel ritiene che la sua vera essenza non è conoscibile e che il fenomeno è soltanto nella coscienza, la coscienza ha risolto tutto l’oggetto in se stessa e si è trasformata in autocoscienza.

Bibliografia:

Con-Filosofare

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della certezza sensibile nella coscienza secondo Hegel?
  2. La certezza sensibile rappresenta la fase del realismo, dove l'oggetto è percepito come esterno e conosciuto dal soggetto così com'è, ma in realtà è una conoscenza limitata e astratta.

  3. Come viene descritta la percezione nella filosofia di Hegel?
  4. La percezione è legata all'empirismo e rappresenta l'epoca moderna, evidenziando la differenza tra soggetto e oggetto, con l'oggetto che si risolve nel soggetto attraverso la connessione delle sensazioni.

  5. In che modo l'intelletto segna una svolta nella coscienza secondo Hegel?
  6. L'intelletto segna la svolta con Kant, dove l'oggetto si risolve nel soggetto come fenomeno, e la coscienza trasforma tutto l'oggetto in se stessa, diventando autocoscienza.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community