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Concetti Chiave

  • Freud, influenzato da filosofi come Schopenhauer, Platone e Nietzsche, sviluppa la teoria dell'inconscio, un elemento centrale nella sua visione della mente umana, distinta dalla coscienza.
  • Nei suoi primi studi, Freud si concentra sulla fisiologia e l'istologia, ma gradualmente si sposta sulla psicoanalisi, utilizzando tecniche come l'ipnosi per esplorare i traumi inconscienti che causano isteria.
  • Un concetto chiave di Freud è la "talking cure", emersa dal caso di Anna O, che evidenzia come il dialogo possa portare alla guarigione riportando alla coscienza i traumi rimossi.
  • Freud analizza i sogni come un accesso privilegiato all'inconscio, distinguendo tra contenuto manifesto e latente, e introdurre i concetti di condensazione e spostamento nel lavoro onirico.
  • Nel suo modello della mente, Freud introduce le topiche con categorie come inconscio, preconscio e conscio, ed evoluzioni successive con Es, Io e Super-Io, per spiegare le dinamiche interne della psiche.

Indice

  1. Interessi e influenze filosofiche
  2. Concetto di inconscio e volontà
  3. Studi iniziali e ipnosi
  4. Opere e teorie di Freud
  5. Metodi di cura e talking cure
  6. Caso di Anna O e conclusioni
  7. Metodo delle libere associazioni
  8. Sogni e inconscio
  9. Psicopatologia e sublimazione
  10. Pulsioni e principio di piacere
  11. Pulsione di vita e morte
  12. Lutto e melanconia
  13. Topiche della psiche umana
  14. Es, Io e Super-Io
  15. Psicoanalisi e collettività

Interessi e influenze filosofiche

È un medico, si interesserà anche ad altre discipline come la psicologia e filosofia;

rilevante nella sua teoria è il discorso filosofico, in particolare sarà influenzato da Schopenhauer, Platone e Nietzsche;

Concetto di inconscio e volontà

L'inconscio (al di fuori della coscienza) non è nient’altro che l’equivalente della volontà di vivere di Schopenhauer, perché la volontà di vivere era un principio metafisico, a livello globale un “grande inconscio della natura”, ciò che fa Freud è—> eliminare l’idea del principio metafisico della natura e ritenere che tutti gli uomini siano spinti nelle loro azioni dall’’inconscio (erede della vdv); a convergere col concetto di inconscio ci va che la volontà di potenza, l’uomo per Freud è animato da questi istinti inconsci che l’uomo non governa direttamente “l’uomo è orientato alla violenza”;

Aspetto filosofico: la mente umana per Freud non coincide con la coscienza, la mente umana non è quell’insieme di contenuti che sono presenti al soggetto e di cui esso è consapevole; non coincidono perché ci sono dei contenuti mentali che sfuggono a questa rappresentazione.

Studi iniziali e ipnosi

Inizialmente i suoi studi riguardano la fisiologia e poi l’istologia (medicina dello studio dei tessuti), con gli anni si interessa sempre più agli studi sulla mente umana e alle terapie attraverso l’ipnosi; collabora con dei medici, Breuer e Charcot, loro usavano tale metodo per curare le persone affette da isteria; in Freud matura la convinzione che l'isteria fosse causata non tanto da danni al sistema nervoso

ma —> da eventi traumatici da un qualcosa che era accaduto in passato e che avesse a che fare con la psiche; tali traumi venivano rimossi, depositati nell’inconscio, ma si manifestavano con dei sintomi che l’uomo non riesce a spiegarsi poiché comportamenti lontani dal trauma vissuto.

Opere e teorie di Freud

Opere: L’interpretazione dei sogni (1900): opera più celebre in cui esprime la sua teoria sui sogni e sulle libere associazioni; troviamo anche una serie di opere che riguardano lo studio della psiche individuale, di casi clinici (come il caso clinico del piccolo Hans; il caso dell’uomo dei topi; di Dora); l’opera Studi sull’isteria la scriverà con Breuer (analizza il caso di Anna O)—> la prima fase della sua produzione è empirica, non formula teorie, ma inizia a farsi idee su come funziona la psiche con le sue strutture; successivamente scriverà opere con descrizioni scientifiche sulla psiche;

Altre opere riguardano l’applicazione della psicoanalisi ai fenomeni sociali e culturali: totem e tabù (per spiegare i comportamenti dei primitivi); al di là del principio di piacere altra opera importante che introduce i due principi che orientano la vita dell’uomo —> Eros (piacere), Thanatos (morte) (collegamento con D’Annunzio il piacere);

Metodi di cura e talking cure

Modi con cui venivano curati i pazienti: i primi studi sono rivolti allo studio di una malattia di tipo organico: isteria (“isteria” in greco “utero”, in antichità si riteneva che alcune manifestazioni di questo disagio fossero tipici delle donne che presentavano problemi all’utero, e aveva delle manifestazioni come paralisi, amnesie, cecità) era una malattia che causava vergogna, le donne più ricche rimanevano a casa a farsi curare; Charcot prima di Freud intraprese una via di analisi diversa rispetto a quelle passate—>ipnosi del paziente: il paziente veniva ipotizzato e gli veniva dato poi un ordine dallo psicanalista, dopo un po’ per i sintomi si ripresentavano uguali a prima, quindi non era una cura risolutiva ma si iniziò così a intuire che il disagio corporeo aveva una causa psicologica, dei traumi che si sono iscritti nella coscienza e si presentano sotto forma di comportamenti specifici.

anche Breuer utilizza tale metodo MA non da ordini al paziente ma sfrutta l’ ipnosi per parlare con quest’ultimo; il paziente parlava di tutto ciò che lo aveva ferito nel suo vissuto, ed effettivamente a suo risveglio i sintomi svanivano, perciò la pratica del dialogo è una forma di terapia “liberatoria” che sarà poi battezzata come “talking cure” da una paziente chiama Anna O.

Caso di Anna O e conclusioni

il caso di Anna O è scritto nel libro studi sull’isteria; questa donna aveva disturbi tipici dell’isteria, va in analisi da Brauer in cui veniva ipnotizzata e dialogava dei suoi vissuti (cosa aveva fatto durante la giornata, come si era sentita ecc), ha un effetto così liberatorio e dopo la seduta effettivamente si sente meglio, ma dopo un po’ di giorni tali sintomi ritornano; c’è però una svolta: ci si rende conto che Anna O non beve acqua perché ne prova disgusto, idrofobia; allora durante l'ipnosi emerge l’episodio che da la spiegazione di questo disgusto per l’acqua—> anna aveva visto la dama di compagnia che aveva fatto bere l’acqua al cane dal suo bicchiere, e questa scena le aveva recato disgusto e si era impressa in lei n modo.

così forte da generarne il disgusto —> e lei tale ricordo lo aveva depositato in una zona oscura della coscienza (rimosso) a cui la coscienza non aveva accesso; rimuovere traumi è un meccanismo di sopravvivenza; “bisogna saper dimenticare”

dopo aver raccontato questo episodio, e spiegato tutta la rabbia repressa, anna si libera di tale repulsione e inizia a bere acqua; torna così in una condizione di normalità.

da questo caso traggono 5 conclusioni:

  1. c’è una parte della mente, inconscio, costituita da rappresentazioni inaccessibili al soggetto; (zona in cui si depositano tutti i traumi dolorosi e desideri che ci vergognano ad ammettere ad altri e noi stessi)
  2. esiste un processo di rimozione, un automatismo inconsapevole con cui il soggetto rimuove i vissuti il cui ricordo genererebbe dolore eccessivo;
  3. questi vissuti benchè rimossi continuano ad avere effetti sul nostro comportamento, le tracce di ciò che ci è successivo si reinventano nel disagio;
  4. c’è una forma di guarigione che richiede una riattivazione a livello conscio dei contenuti rimossi (dialogo tra terapeuta e paziente)
  5. il soggetto non coincide con la coscienza, la coscienza è l’ambito delle rappresentazioni che sono trasparenti al soggetto stesso, il soggetto è un contenitore più ampio;

Metodo delle libere associazioni

Freud pian piano cambierà metodo, in particolare si troverà davanti una paziente refrattaria al metodo ipnotico, e lui sperimenterà il dialogo senza lipnosi—> il suo presupposto era che fosse possibile spingere il paziente a superare la barriera della sua coscienza per avere accesso all’ inconscio; tale metodo non funziona troppo bene e visto che il paziente non riusciva ad accedere autonomamente all’inconscio, Freud elabora il “metodo delle libere associazioni”: fornisce al paziente uno stimolo (parola, immagine) e il paziente doveva produrre delle libere associazioni, tutto ciò che gli passava nella testa, senza concettualizzare e razionalizzare —> dicendo cose fra loro apparentemente scollegate, in realtà tali cose erano collegate fra loro e facevano parte dell’inconscio; e il terapeuta doveva collegare e interpretare tali associazioni; anche nel sogno appariranno e saranno importanti le libere associazioni.

l’intuizione di freud sta nell’ aver capito che il corpo con i suoi sintomi e i sogni e le associazioni libere, sono una forma di linguaggio, che non è razionale ma ha una sua logica che va decifrata.

Sogni e inconscio

Secondo Freud il sogno è un canale privilegiato di accesso all’’inconscio, nei sogni si hanno alcune manifestazioni dell'inconscio in una maniera più libera perché la coscienza e i processi di rimozione messi in atto dalla coscienza sono attenuati, i meccanismi di rimozione sono più deboli quando dormiamo, l’idea di Freud è quindi cercare di comprendere il linguaggio dei sogni —> un linguaggio illogico; nei sogni si manifestano alcuni desideri che noi non abbiamo il coraggio di accettare a noi stessi, rimossi durante la veglia, quando questi desideri emergono nel sogno non si esprimono in modo chiaro perché la coscienza continua a mettere in atto il suo lavoro di “censura” trasformando questi desideri, tale censura rimane vigile anche durante il sonno e aggiunta alla censura abbiamo anche un lavoro onirico di trasformazione dei desideri.

Nella veglia i desideri rimossi non sono proprio presenti al soggetto.

Nel sonno i desideri rimossi emergono nella mente ma in una forma camuffata, è sempre la coscienza perciò che cerca di nascondere quei desideri inaccettabili per l’individuo.

Freud distingue due contenuti del sogno: contenuto manifesto (quello che noi sogniamo e ricordiamo); contenuto latente (contenuto vero del sogno, che dobbiamo smascherare).

(collegamento maschera con Pirandello)(Marx capitalismo maschera della borghesia).

Ci sono due modi con cui la mente produce questi mascheramenti, quindi del lavoro onirico (lavoro di trasformazione che il soggetto compie sul proprio desiderio proibito: meccanismo della condensazione e della sublimazione.

Condensazione—> consiste nel mettere insieme contenuti mentali che fanno riferimento a oggetti o ambiti differenti (l’oggetto che vediamo non ha un solo significato ma ha allo stesso tempo tanti significati); (es sogno del libro delle piante, significato studio, mogli flora, studi della cocaina).

Spostamento—> meccanismo per cui l’attenzione viene trasferita da un oggetto con forte valore affettivo a un altro più neutrale (es libro piante simbolo del senso di colpa verso la moglie).

Conclusione: i sogni li facciamo tutti, perciò questi meccanismi sono fenomeni psichici che riguardano tutti noi, allora la psicoanalisi deve essere considerata una disciplina che non ha solo un compito di studiare e curare persone affette da disagio psichico, ma diventa uno studio sulla mente dell’essere umano in generale—> bisogna cambiare modo con cui la mente viene concepita, il fatto che sia diversa dalla coscienza, perché la mente comprende tutti gli aspetti dell’ inconscio con i suoi meccanismi.

Psicopatologia e sublimazione

Psicopatologia della vita quotidiana libro del 1901, in cui parla degli oblii e rimozioni che sono presenti anche durante la veglia, i cosiddetti “atti mancati” cioè quegli atti che commettiamo contro la nostra volontà nonostante la nostra volontà perché causati dall'inconscio (atti mancati).

In quest'opera ci parla di un altro meccanismo psicologico—> il meccanismo della sublimazione.

Un meccanismo di difesa nei confronti di se stesso per difendersi da quelle pulsioni che non può soddisfare nella società; affinché una società esista deve esistere l’ordine (leggi, norme), in grado di garantire la sua sicurezza; ma per far sì che un individuo sia felice non c’è solo bisogno che sia sicuro, non gli basta questo, vuole anche la soddisfazione personale, il punto è che ci sono alcuni desideri che non può soddisfare nella società che mira all’ordine; una società del genere è infatti incompleta poiché deve permettere agli individui di soddisfare i propri bisogni.

es: ci sono persone che hanno bisogno di sfogare la loro aggressività, perciò la società deve fare in modo che tali persone possano farlo, altrimenti queste persone potrebbero finire per delinquere —> allora la società si dota di istituti in grado si soddisfare pulsioni di individui, che se non soddisfatte, causerebbero un pericolo per la società stessa.

( esempio gli sport fanno incanalare le pulsioni aggressive); in cosa consiste la sublimazione? È un meccanismo che l’individuo mette in atto per difendersi dalle proprie pulsioni così da indirizzare le stesse pulsioni verso mete socialmente accettabili; la sublimazione è l'incanalamento delle energie lipidiche (aggressive, sessuali) verso comportamenti socialmente accettabili.

Anche l’arte è il risultato del processo di sublimazione.

Opera d’arte: oggetto in grado di restituire la psicologia dell’artista.

Le prime sue opere, per trent’anni, sono dedicate a casi clinici, troviamo in esse dei meccanismi sul funzionamento della mente umana ma non una vera e propria teorizzazione psicologica; Freud non elabora nessuna teoria ma a un certo punto lui inizia a voler dare forma sistematica alle sue intuizioni, inizia quindi a dedicarsi alla—> teorizzazione di ciò che aveva scoperto nella pratica clinica.

Scrive un libro nel 1915 “Metapsicologia” nel quale lui spiega i meccanismi che sono al di là della coscienza —> è la riflessione sulle strutture e sui meccanismi fondamentali della psiche umana.

Pulsioni e principio di piacere

Il concetto da cui bisogna partire per capire la struttura della mente umana, è il concetto di pulsione; quando Freud parlò della sessualità aveva parlato di una pulsione, l’alibido, la quale mira nella ricerca del piacere e sfocia nella sessualità; prende poi il termine pulsione e cerca di darne una caratterizzazione scientifica: la pulsione è una certa quantità di energia fisica che corrisponde a uno stato di eccitazione endogena dell’organismo; “endogeno” vuol dire che questa eccitazione nasce dall’ interno dell’organismo/ la pulsione infatti si distingue dallo stimolo, che proviene dall’esterno.

Le pulsioni sessuali derivano dall’eccitazione degli organi genitali, e si accumula energia fisica in quegli organi.

Questa eccitazione genera anche una forma di sofferenza o disagio psichico, poiché una volta attivata deve essere soddisfatta, se non la soddisfo rimango con la tensione e ciò mi genera sofferenza; perché deve essere scaricata? Dice Freud che esiste una sorta di meccanismo regolatore a livello organico, chiamato “principio di costanza”, questo principio con cui l’organismo riesce a mantenere il più basso livello di eccitazione —> l’essere umano riduce al più possibile la quantità di eccitazione presente nell’organismo, ma per fare ciò occorre scaricare la tensione generata dalla pulsione.

(collegamento forze endogene vulcaniche)

Siccome il fine della pulsione è la soddisfazione, cioè la ricerca di piacere, allora la psiche umana risponde a un principio di piacere correlato al principio di costanza.

Principio di costanza = biologico; principio di piacere= psicologico.

Al principio di piacere si contrappone—> il principio di realtà, il principio che spinge l’uomo a fare delle riflessioni sui limiti, possibilità e conseguenze della soddisfazione della pulsione; tale principio spinge o a impedire il desiderio (rimandandolo nel tempo) o a rinunciarvi completamente.

In questo libro Freud ci dice che sestino due pulsioni fondamentali: pulsioni sessuali (volte alla conservazione della specie), pulsioni dell’io (mirano alla conservazione dell’individuo).

pulsioni dell’io: spingono gli uomini a soddisfare quei bisogni necessari alla propria sopravvivenza (es: fame)

Queste due pulsioni sono spesso in conflitto fra loro, perché le pulsioni sessuali tendono a tenere meno in considerazione il principio di realtà mirando sempre al soddisfacimento del desiderio, mentre le pulsioni dell’io sono legate al principio di realtà; tale distinzione sarà poi annullata da Freud nel saggio al di là del principio di piacere dove troviamo la formulazione di quella contrapposizione tra Eros e Tanatos, in cui le due pulsioni di conservazione e riproduzione che ora sono separate vengono unite in un’unica pulsione della vita (che corrisponde all’eros), perché la conservazione e la riproduzione hanno origine comune, ovvero la “sopravvivenza”.

Pulsione di vita e morte

Una delle caratteristiche dell’uomo è quella di essere “un essere desiderante”; la pulsione vitale è un qualcosa che tiene il soggetto in tensione, perché il soggetto è desiderante, quindi questa tensione non lo tiene in uno stato di quiete, perché colui che desidera patisce una certa forma di sofferenza.

Accanto alla pulsione di vita ce n'è un’altra che chiama —> pulsione di morte (che corrisponde al thanatos), pulsione per la quale l’individuo tende all'autodistruzione; nella pratica a clinica Freud si rende conto che spesso i pazienti non mirano alla ricerca del piacere mirano alla ricerca di quegli oggetti/situazioni che generano dispiacere, comportamenti dannosi (tendenze masochistiche); —>Tale principio si pone affianco alla pulsione di vita.

Lui parla anche di un meccanismo ripetitivo che si genera nei soggetti: la coazione a ripetere

Gli individui hanno la tendenza di mettersi in situazioni spiacevoli, cioè a ricollocarsi in dei contesti che suscitano quelle stesse sensazioni spiacevoli che hanno provocato in contesti analoghi durante l’infanzia; gli individui hanno una sorta di godimento nello stare male, rifiutano l’intervento di stimoli esterni, individui che difficilmente si smuovono perché provano appagamento nello stare male; perché pulsioni di morte? Perché nella morte si ha l’annullamento dei processi organici, il corpo non è più stimolato; nella pulsione di morte è come se l’individuo volesse cercare la morte nella vita, uno stato di assenza di stimoli e pulsioni che può ottenere soltanto quando il corpo è morto; —> l’individuo si annulla completamente dal mondo esterno e trae godimento dalla presenza con sé stesso.

Mentre il desiderio è tensione, apertura e slancio verso il futuro; con la pulsione di morte l’uomo evita il rischio implicato dal desiderio, l’individuo che cerca di mantenere quella tranquillità che non può avere in vita ma che si sforza di avere.

Lutto e melanconia

Nel saggio lutto e melanconia fa una distinzione fra l’esperienza del lutto e della melanconia.

c’è una sofferenza comune in entrambe le situazioni, però:

- nell’esperienza del lutto alla fase di sofferenza iniziale per il distacco dalla persona amata, segue una messa a distanza (l’oblio che consente di andare avanti); l’esperienza del lutto consiste nel rendersi conto che quella esperienza è finita, si - accetta questa cosa con dolore, però poi di riesce ad andare avanti;

mentre nell’esperienza della malinconia c’è il rifiuto della perdita, il malinconico si aggrappa con tutte le sue forze all’oggetto perduto perché non accetta che sparisca —> il malinconico è dipendente dall’oggetto amato, quando l’oggetto sparisce sparisce anche lui; il malinconico assomiglia nella dinamica comportamentale al comportamento del soggetto che è preda alla pulsione di morte, perché annulla qualsiasi rapporto con l’altro da sé; infatti una volta che il malinconico ha perso l’oggetto in cui si identificava, difficilmente riuscirà ad aprirsi ad altre relazioni e esperienze perché inchiodato al suo passato, questa condizione genera dolore perché: da una parte ti senti rassicurato tieni fede alla persona non dimenticandola per dargli dignità, tale atteggiamento da una parte consola dall’altra fa stare male perché la realtà va avanti e ci si priva di altre occasioni—> atteggiamento uguale al ripiegamento su se stesso della pulsione di morte.

Topiche della psiche umana

Freud, sempre in quest’opera, ci dà una mappatura della psiche umana secondo—> due modelli.

Questi modelli prendono il nome di “topiche”, da topos=luogo.

Prima topica: ci sono tre macroregioni, o tre sistemi funzionali, che sono inconscio, preconscio, conscio; (prima topica sono funzioni, nella seconda sono funzioni) Incoscio è la regione della mente in cui si triavano i contenuti rimossi, vissuti e desideri inaccessibili al soggetto, volontariamente non può averci a che fare; Preconscio è quell’insieme di rappresentazioni che possono essere richiamate in qualsiasi momento al soggetto, anche se in quel momento non sono presenti alla sua coscienza; perciò non sono contenuti rimossi; Conscio corrisponde allinsieme di quelle rappresentazioni a cui il soggetto sta indirizzando la sua attenzione; le sensazioni che prova, i pensieri del momento.

Da qui nasce la rappresentazione simbolica—> dell’ iceberg ( punta conscio, la zona a contatto con l’acqua preconscio, sott’acqua incoscio); tale rappresentazione sarà poi da lui abbandonata perché non riesce a spiegare i meccanismi di rimozione messi in atto dalla mente umana, i meccanismi di rimozione secondo questo modello dovrebbero trovarsi nel conscio o nel preconscio MA se così fosse non si spiegherebbe come mai i processi di rimozione avvengono in modo inconscio; sostituita perciò l’ iceberg con un altro modello che spiegherà meglio che i meccanismi inconsci intervengono nei processi di rimozione.

I meccanismi di rimozione avvengono in modo inconscio, non si trovano all’interno di esso, tra preconscio e conscio; essendo meccanismi di difesa nei confronti dell’inconscio non possono trovarsi all’interno di esso, però sono comunque inconsci, cioè avvengono a insaputa del soggetto, inconsapevolmente, per questo non possono stare nemmeno nel conscio e nel preconscio.

In questo modello abbiamo un area inconscia e le altre due conscie.

Es, Io e Super-Io

Seconda topica: l’io e l’es è il saggio in cui ci mostra questa topica, 1922; distinguiamo tre sistemi funzionali, tre aree, istanze, che sono Es, Io, Super-Io; Es: terza persona neutra tedesca che in tedesco hanno la lettera maiuscola, significa “esso”; corrisponde all’inconscio, luogo degli istinti e impulsi irrazionali, disordini, pulsioni—> parte irrazionale; Super-Io: è la parte morale dell’essere umano, cioè il luogo della coscienza che regola la vita dell’individuo sulla base dell’educazione che ha ricevuto, l’insieme di regole sociali e morali trasmesse al soggetto, che il soggetto ha inglobato e fatto proprie; di solito il super-io interviene per —>censurare le pulsioni (l’Es vuole tutto il Suoer-Io dico No); Io: funzione che media tra Es e Super-Io; media tra le pulsioni dell’es, le istanze repressive del super-io e i vincoli imposti dalla realtà; è quindi nel messo a un principio pratico di realizzabilità, le pus,ioni dell’es, e le istanze repressive del super io—> è servo di questi tre padroni (corrisponde al soggetto).

Le azioni svolte dal super-io e dall’io sono non totalmente consce, in questo modo Freud risolve il problema della prima topica poiché: i meccanismi di rimozione e le azioni che mettiamo in atto sono spesso indotte da meccanismi incosci, a rimanere totalmente inconscio è l’Es, mentre le altre due funzioni sono parzialmente inconsce—> ciò gli servirà a spiegare il modo in cui i meccanismi di rimozione avvengono non sempre in modo consapevole al soggetto.

Il super io essendo schiacciati tra queste altre due funzioni, non è neanche consapevole a peno delle azioni che svolge, avviene anche questo istintivamente —> in questo modello abbiamo due aree parzialmente inconsce e una inconscia.

I nevrotici: sono gli individui in cui prevale il super io.

Asociali, delinquenti: individui in cui prevale l’Es.

Psicoanalisi e collettività

Studi della psicoanalisi rivolti allo studio delle collettività, tribù, società, arte; Freud scrive una serie di saggi; la,psicoanalisi diventa una scienza che è in grado di spiegare comportamenti umani a livello individuale ma anche a livello collettivo; es totem e tabù un saggio in cui parla del totem (simbolo sacro con fattezze animali a cui si attribuiscono poteri speciali), la lettura di Freud composte nel fatto che noi sul totem proiettiamo le caratteristiche del padre, a ogni totem sono associati dei tabù (azioni proibite); esempi di tabù: incesto, uccisione del padre; il totem diventa una sorta di padre, come il padre ha dato regole ai figli, al totem sono legati degli schemi di comportamento da seguire per vivere e far funzionare la comunità.

Religione: nella religione c’è un processo di proiezione con la quale gli individui tendono a pensare a un padre onnipotente che offra a loro protezione—> proiezione delle caratteristiche del padre al massimo grado sulle divinità (religione illusione che dovrà essere confutata dalla scienza); prodotto dell’inconscio, il voler un’entità che protegga.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'influenza filosofica principale su Sigmund Freud?
  2. Freud è stato influenzato da filosofi come Schopenhauer, Platone e Nietzsche, e ha integrato il concetto di inconscio con la volontà di vivere di Schopenhauer.

  3. Come Freud ha contribuito alla comprensione dell'isteria?
  4. Freud ha collaborato con Breuer e Charcot, sviluppando l'idea che l'isteria fosse causata da traumi psichici rimossi nell'inconscio, piuttosto che da danni al sistema nervoso.

  5. Qual è il significato del caso di Anna O nella psicoanalisi?
  6. Il caso di Anna O ha dimostrato l'importanza del dialogo terapeutico per accedere e risolvere traumi inconsci, portando alla nascita della "talking cure".

  7. In che modo Freud interpreta i sogni?
  8. Freud vede i sogni come un canale per l'inconscio, dove i desideri rimossi emergono in forma camuffata, distinguendo tra contenuto manifesto e latente.

  9. Cosa rappresentano Eros e Thanatos nella teoria freudiana?
  10. Eros rappresenta le pulsioni di vita e conservazione, mentre Thanatos rappresenta le pulsioni di morte e autodistruzione, spesso in conflitto tra loro.

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