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Concetti Chiave

  • La filosofia analitica contemporanea si concentra sull'analisi del linguaggio morale, distinguendo tra proposizioni prescrittive e descrittive, senza cercare di stabilire la verità delle norme morali.
  • Il neoutilitarismo si differenzia dall'utilitarismo classico privilegiando le preferenze individuali come criterio morale, con un'enfasi sull'imparzialità nelle scelte, come suggerito da John Harsanyi.
  • La filosofia pratica rivaluta l'importanza dell'individuo all'interno della comunità, riproponendo il concetto aristotelico di virtù e criticando l'universalismo moderno.
  • Hannah Arendt distingue tra vita attiva e contemplativa, sottolineando l'importanza dell'azione etica nella sfera pubblica e politica, con un focus sull'eguaglianza e la distinzione attraverso il discorso.
  • Diverse correnti respingono l'etica del sentimento, riferendosi invece all'universalizzabilità kantiana o tentando di unificare giudizi di fatto e di valore.

Indice

  1. Analisi del linguaggio morale
  2. Distinzione tra essere e dover-essere
  3. Proposizioni etiche e contenuto emotivo
  4. Neoutilitarismo e preferenze individuali
  5. Filosofia pratica e comunità
  6. Hannah Arendt e la vita attiva

Analisi del linguaggio morale

Nella Filosofia analitica la teoria etica si è sviluppata come analisi del linguaggio morale, nella quale non si tratta tanto di stabilire la verità o falsità delle norme morali, quanto di intendere le loro modalità d’uso, cioè la correttezza dell’impiego che delle proposizioni etiche fanno i soggetti “parlanti”.

Distinzione tra essere e dover-essere

Viene ripresa la riflessione di George E. Moore, il quale aveva affermato che non si devono confondere le asserzioni prescrittive con quelle descrittive, le proposizioni che si basano sul verbo “dovere” (attinenti all’etica) con quelle imperniate sul verbo “essere” (quindi a un giudizio conoscitivo sull’esistenza o meno di una data realtà). Essere e dover-essere costituiscono due ordini diversi ed è un errore logico desumere ciò che “si deve fare” da ciò che “è”.

Proposizioni etiche e contenuto emotivo

Per taluni le proposizioni etiche hanno un contenuto emotivo; altri (ad esempio Hare) respingono, invece, la morale del sentimento e si richiamano alla tesi kantiana dell’universalizzabilità. Altri ancora cercano di ricomporre — sia pur parzialmente — la divisione fra giudizi di fatto e giudizi di valore.

Neoutilitarismo e preferenze individuali

Il Neoutilitarismo si distingue dall’Utilitarismo ottocentesco per la tesi secondo la quale non la valutazione delle conseguenze di un’azione, quanto le preferenze degli individui determinino il criterio morale. Anch’esso, comunque, si pone il problema di una scala di preferenze nelle scelte. Come criterio, ad esempio, si suggerisce (da parte di John Harsanyi) quello dell’imparzialità.

Filosofia pratica e comunità

La filosofia pratica guarda all’individuo nella sua appartenenza a una comunità, nella quale l’intenzione morale si riempie di contenuti concreti. E ripropone il tema aristotelico della virtù, che si iscriveva nell’orizzonte civile della p6lis, dell’intreccio fra agire morale e agire politico. L’etica comunitaria (quella, ad esempio, di Mclntyre) attacca l’universalismo e l’individualismo moderni.

Hannah Arendt e la vita attiva

Hannah Arendt pone, invece, la vita attiva al di sopra di quella contemplativa, collegando strettamente la politica all’etica, distinguendo l’action (come prassi volta a realizzare finalità etiche) dal labor e dal work. Lo spazio pubblico dell’agire è quello della parola, del discorso, che implica — allo stesso tempo — eguaglianza e distinzione fra gli uomini.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'approccio della Filosofia analitica all'etica?
  2. La Filosofia analitica si concentra sull'analisi del linguaggio morale, cercando di comprendere le modalità d'uso delle proposizioni etiche piuttosto che stabilire la verità o falsità delle norme morali.

  3. Come si differenzia il Neoutilitarismo dall'Utilitarismo ottocentesco?
  4. Il Neoutilitarismo si distingue per il fatto che considera le preferenze degli individui come determinanti del criterio morale, piuttosto che la valutazione delle conseguenze di un'azione.

  5. Qual è la posizione di Hannah Arendt riguardo alla relazione tra politica ed etica?
  6. Hannah Arendt pone la vita attiva al di sopra di quella contemplativa, collegando strettamente la politica all'etica e distinguendo l'action come prassi volta a realizzare finalità etiche.

Domande e risposte

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