Concetti Chiave
- Paul Ricoeur sees language as central to contemporary philosophy, focusing on symbols with both manifest and latent meanings, and the process of interpretation as transitioning between these meanings.
- Jacques Derrida challenges the concept of fono-logocentrism, emphasizing the importance of written word and the process of deconstructing texts to explore the presence and absence of being.
- Luigi Pareyson highlights the challenge of reconciling multiple interpretations, suggesting that truth transcends individual understanding and is connected to faith.
- Gianni Vattimo identifies two key components of Hermeneutics: ontological and linguistic, advocating for contemporary philosophy as thought without foundational certainties, marking an end to modernity.
- The interpretation of language involves conflicts and diverse claims, with metaphors serving as expressions of human transcendence and exploration through symbols found in religion, myth, and poetry.
Indice
Il linguaggio e il significato
Per Paul Ricoeur il tema cruciale della filosofia contemporanea è il linguaggio, come luogo nel quale si pone il problema del significato. Il simbolo è la “regione del senso duplice”.
Come Freud, anche Ricoeur distingue il significato manifesto dei simboli dal loro significato latente e parla dell’interpretazione come di un passaggio da un senso a un altro senso. Egli distingue i segni, che svolgono una funzione comunicativa, dai simboli, che offrono anche la possibilità di esplorare il senso dell’esistenza umana e della trascendenza. L’interpretazione è decifrazione dei significati che si nascondono nei sensi apparenti. Ad esempio, la metafora è trasgressione nei confronti dell’uso normale del linguaggio, esprime lo sforzo umano di autotrascendimento e ricerca, come mostrano i simboli della religione, del mito e della poesia. Il linguaggio è oggetto di conflitti di interpretazioni, di pretese totalizzanti fra le varie interpretazioni del mondo.
Decostruzione e grammatologia
Per Jacques Derrida è fallita la metafisica della presenza dell’essere alla coscienza, la convinzione della possibilità di attingere l’essere nella sua pienezza attraverso la parola. E fallito il fono-logocentrismo. Invece, la parola scritta ha un’oggettività irriducibile al soggetto, sopravvive al soggetto. E solo mediante una grammatologia, una scienza della scrittura, che possiamo cogliere gli indizi del manifestarsi e del dileguarsi dell’essere. Si può solo decostruire il testo, mostrare la varietà di rimandi che vi sono al suo interno. Resta l’impossibilità di arrivare alla verità.
Molteplicità e conciliazione
Per Luigi Pareyson, la molteplicità d interpretazioni e lo sforzo per una loro conciliazione costituiscono un problema di fondo della filosofia. La persona è l’organo della verità, ma la verità è sempre oltre. E l’oltre è quello della fede. Ciò implica un superamento della pretesa totalizzante della filosofia, quella di dimostrare (e “fondare”) Dio.
Fine della modernità
Gianni Vattimo riconosce due componenti fondamentali dell’Ermeneutica: quella ontologica e quella linguistica. E convinto che la filosofia contemporanea sia pensiero senza fondamenti non più ancorato alla metafisica e alla certezza del cogito. Il periodo dei sistemi forti è tramontato: è l’epoca delle strutture deboli. Viene dichiarata la fine della modernità.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema cruciale della filosofia contemporanea secondo Paul Ricoeur?
- Come Jacques Derrida vede il rapporto tra parola scritta e soggetto?
- Cosa implica la visione di Luigi Pareyson sulla verità e la filosofia?
Secondo Paul Ricoeur, il tema cruciale della filosofia contemporanea è il linguaggio, considerato il luogo in cui si pone il problema del significato.
Jacques Derrida sostiene che la parola scritta ha un'oggettività irriducibile al soggetto e sopravvive ad esso, rendendo possibile cogliere gli indizi del manifestarsi e del dileguarsi dell'essere attraverso una grammatologia.
Luigi Pareyson ritiene che la verità sia sempre oltre la persona, implicando un superamento della pretesa totalizzante della filosofia di dimostrare e fondare Dio, e riconosce la molteplicità delle interpretazioni come un problema fondamentale.