Concetti Chiave
- L'ermeneutica si è evoluta da scienza dell'interpretazione biblica a disciplina che esplora se un testo può avere molteplici interpretazioni accettabili o una sola verità.
- Gadamer sottolinea l'importanza della precomprensione, frutto di interpretazioni precedenti, che rende possibile l'approccio all'essere, creando un circolo virtuoso verso la verità.
- I pregiudizi, secondo Gadamer, non sono concezioni sbagliate, ma strumenti che permettono di approfondire la comprensione e accostarsi alla realtà in modo non soggettivo.
- Gadamer rivaluta l'autorità e la tradizione, ritenendo che entrambe possano fornire una conoscenza più precisa se contestualizzate storicamente.
- Il linguaggio per Gadamer non è solo un mezzo di comunicazione, ma uno strumento che identifica e concretizza la realtà, legato al contesto storico.
L'ermeneutica è la scienza dell’interpretazione. Essa inizialmente riguardò soprattutto i problemi relativi all'interpretazione del testo biblico, invece oggi affronta le modalità di interpretazione di un testo per determinare: se c'è un'unica interpretazione, quella vera, oppure se vi possono essere più interpretazioni, tutte altrettanto accettabili, se le intenzioni dell'autore fissano la verità del testo, oppure se esso abbia vita propria, cioè conservi un proprio senso Indipendente dalla volontà dell'autore.
Indice
Il circolo ermeneutico di Gadamer
Ad occuparsi di questa scienza fu Il filosofo tedesco Gadamer. Egli afferma che l’interpretazione dell'essere presuppone una sua precomprensione, senza la quale sarebbe impossibile ogni approccio all'essere. Ma tale precomprensione è a sua volta frutto di interpretazioni precedenti. Si innesca così un circolo poiché non esiste una conoscenza assoluta, ma essa è un processo infinito in continua evoluzione. Non si tratta però di un circolo vizioso, ma virtuoso poiché avvicina l’uomo alla verità.
Pregiudizi e tradizione secondo Gadamer
La precomprensione di cui Gadamer cl parla, consiste nei pregiudizi, i quali sono valutazioni o idee già presenti nella nostra mente che dipendono dal contesto storico in cui viviamo, dalle passate esperienze, dalle relazioni con gli altri e da tutto ciò che si apprende dalla quotidianità. AI contrario dell'illuminismo, che ritiene che il sapere possa progredire solo nella totale assenza di pregiudizi, per Gadamer il pregiudizio non va intese come una concezione sbagliata poiché consente all'uomo di andare più a fondo nella comprensione, di accostarsi alla realtà e di giungere a una sua prima interpretazione, la quale non è soggettiva. Da parte di Gadamer si svolge anche la rivalutazione dell'autorità e della tradizione. L'autorità comprende tutti coloro che si sono dedicati all’interpretazione di un testo e ci consente di avere una conoscenza più precisa. Anche l'autorità del passato chiede il proprio riconoscimento nel presente, poiché essa ha qualcosa da comunicare se la collochiamo in un contesto storico, in quanto il testo vive di vita propria. Dunque quest’ultimo è capace di generare degli effetti sulla storia che sono imprevedibili per l'autore stesso e che è necessario comprendere. Inoltre Gadamer sostiene che rifiutare la tradizione sia ingiusto, in quanto l'uomo è un essere storicamente situato e se egli nega la propria condizione, facendo tabula rasa della tradizione compromette la possibilità di comprendersi. L' attività del comprendere, inoltre, attraverso il circolo ermeneutico è resa possibile dalla distanza fra il testo, cioè l'oggetto interpretato che ci comunica qualcosa e l'interprete. Infatti la realtà non si può vivere e comprendere allo stesso tempo, poiché essendo coinvolti noi non saremmo capaci di interpretare con oggettività, in quanto vi è il pericolo di trovare nel testo solo noi stessi, cioè i nastri pregiudizi.
L'importanza del linguaggio
Infine Gadamer ritiene che il linguaggio non è solo uno strumento per comunicare, ma ci aiuta a descrivere e a far vivere la realtà. Dunque la parola non traduce la realtà, ma sì identifica con essa rendendola concreta. Il linguaggio, inoltre, non è soggettivo, bensì legato ad un contesto storico.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della precomprensione nell'ermeneutica secondo Gadamer?
- Come Gadamer rivaluta l'autorità e la tradizione nell'interpretazione dei testi?
- In che modo il circolo ermeneutico contribuisce alla comprensione secondo Gadamer?
- Qual è la funzione del linguaggio nell'ermeneutica di Gadamer?
La precomprensione è fondamentale per l'interpretazione, poiché senza di essa non sarebbe possibile avvicinarsi all'essere. Essa deriva da interpretazioni precedenti e si basa su pregiudizi che, contrariamente all'illuminismo, non sono visti come negativi ma come strumenti per una comprensione più profonda.
Gadamer rivaluta l'autorità e la tradizione, sostenendo che esse offrono una conoscenza più precisa e che il passato ha qualcosa da comunicare nel presente. Rifiutare la tradizione compromette la possibilità di comprendersi, poiché l'uomo è storicamente situato.
Il circolo ermeneutico è un processo virtuoso che avvicina l'uomo alla verità. La comprensione è resa possibile dalla distanza tra il testo e l'interprete, evitando che l'interprete trovi solo se stesso nel testo e permettendo un'interpretazione più oggettiva.
Per Gadamer, il linguaggio non è solo uno strumento di comunicazione, ma aiuta a descrivere e far vivere la realtà. Esso si identifica con la realtà, rendendola concreta, ed è legato a un contesto storico, non essendo soggettivo.