Concetti Chiave
- La critica di Croce alinea la verità logica come essenziale, sostenendo che negarla implica un'affermazione di verità, sottolineando l'importanza della distinzione tra teoretico e pratico.
- Il movimento dialettico è necessario per trascinare le forme logiche nel flusso del divenire, con la volizione economica fondamentale per generare le nozioni empiriche.
- La prassi è vista come un'attività totale, in cui il flusso del divenire coinvolge anche la logica, e la volizione economica svolge un ruolo cruciale nella categoria dell'utile.
- La filosofia pratica di Croce è una nuova concezione del rapporto tra teoria e prassi, dove entrambi si presuppongono reciprocamente per raggiungere una comprensione matura dello storicismo.
- La volontà e l'azione sono centrali nella costituzione della realtà pratica, permettendo il progresso e distinguendo l'azione reale dal semplice desiderio.
Indice
Difesa della verità logica
Non ha senso negare la distinzione della forma logica riducendo la necessità a nozioni empiriche (che non hanno a che fare con la lo già), in quanto nel negare La verità c’è un’affermazione di verità. La verità logica deve essere difesa, anche se effettivamente era una parte, non il tutto, di un sistema che alla radice aveva la distinzione del teoretico e del pratico e che parlava la lingua aggio dell’attività. Il giudizio individuale (riferito alla logica) era vertice della sfera teoretica, ma non di tutta la realtà, quindi necessità va di un movimento dialettica che muovesse le forme (compresa la logica) e le trascinasse nel flusso del divenire.
Movimento economico e volizione
Il movimento economico risiedeva nell’atto della volizione ed aveva un grande peso, basti pensare che nel campo estetico il principio teoretico dell’intuizione si estrinsecava solo grazie all’intervento della volitino economica. Nel campo logico era la volizione economica a generare la distesa delle nozioni empiriche che seguiranno il concetto, non avevano verità, ma generano scienze.
Prassi e filosofia pratica
La prassi in croce riposata sul fondo in quanto la summa gens era attività ed in quanto a categoria dell’utile tendina a svolgere una funzione fondamentale nella comprensione filosofica della realtà. La prassi dunque si dividerà in attività del tutto e (flusso del divenire che doveva coinvolgere anche la logica) in volizione economica (per la categoria dell’utile). La filosofia diventa metodologia della storia.
FILOSOFIA PRATICA: Nuova concezione del circolo di teoria e prassi in cui la sfera pratica presupponeva quella teorica e la sfera teoretica presuppone va quella pratica. estetica e prassi non possono giungere a nessuna conoscenza se la prassi non ne porge la materia. Si giunge ad una matura elaborazione dello storicismo solo tenendo conto della volizione pratica ed economica.
Volizione e desiderio
Il volere permetteva di non ripetere l’ordine della necessità storica, ma di favorire il progresso
Il desiderio era possibilità; l’azione, quindi l’atto volitivo, è volontà. L’a realtà si costituisce nel momento pratico della volitino e dell’azione: Nell l’attività pratica l’esistenza si era sollevata come atto reale sulle volitino possibili. Le impressioni da che si trovavano sullo sfondo erano Emerse come spirito stesso manifestatosi nelle forme delle passioni e del desiderio. Il criterio di esistenza quindi si sviluppa a partire da una prima riflessione teorica (impressione) che distingue la realtà dell’azione dal semplice desiderio separando la considerazione storici da quella artistica.
La prassi è interpretata come superamento della molteplicità delle passioni nell’unificazione del volere reale.
Domande da interrogazione
- Qual è la critica di Croce allo scetticismo pratico?
- Come si relazionano la sfera teoretica e quella pratica secondo Croce?
- Qual è il ruolo della volizione economica nel sistema di Croce?
- Come Croce interpreta la prassi nel contesto della realtà e dell'azione?
Croce critica lo scetticismo pratico sostenendo che negare la verità logica implica un'affermazione di verità. La verità logica deve essere difesa, anche se è solo una parte di un sistema più ampio che distingue tra teoretico e pratico.
Secondo Croce, la sfera pratica presuppone quella teoretica e viceversa. La filosofia pratica diventa una metodologia della storia, dove la prassi fornisce la materia necessaria per la conoscenza.
La volizione economica è fondamentale nel sistema di Croce, poiché genera le nozioni empiriche nel campo logico e permette l'estrinsecazione del principio teoretico dell'intuizione nel campo estetico.
Croce interpreta la prassi come il superamento delle passioni nella volontà reale. L'esistenza si manifesta come atto reale attraverso la volizione e l'azione, distinguendo la realtà dell'azione dal semplice desiderio.