Concetti Chiave
- Il protagonista Meursault affronta la vita con indifferenza, anche di fronte a eventi tragici come la morte della madre.
- La relazione con Maria è priva di amore, evidenziando l'apatia di Meursault verso i legami umani.
- Meursault uccide un uomo, e in prigione, un dialogo con un prete scatena in lui una consapevolezza del destino assurdo.
- Il concetto dell'assurdo è centrale, con l'uomo visto come "gettato nel mondo", incapace di sfuggire all'inutilità degli sforzi.
- Il mito di Sisifo simboleggia l'inutilità degli sforzi umani, con Sisifo condannato a un lavoro eterno e senza senso.
Si tratta di un libro che racconta le vicende del protagonista Meursault.
Egli è un modesto impiegato, che affronta con imperturbabilità e indifferenza qualsiasi episodio capiti nella sua vita, sia il più tragico che il più frivolo.
Indice
Reazioni di Meursault alla morte
Il libro inizia con una notizia drammatica per Meursault: la morte della madre (viveva in un ospizio) Egli partecipa al funerale con una apatia e freddezza, quasi fosse il funerale di un estraneo: ad esempio, pensava solamente a quanto faceva caldo (il romanzo è ambientato ad Algeri), e che aveva fame e sonno.
Indifferenza e relazioni personali
Alla fine di questo episodio torna a casa dalla sua compagna Maria, per la quale non nutre amore= stanno insieme solo per convenzione.
Con la stessa indifferenza con cui aveva assistito al funerale della madre chiede alla donna di sposarlo= si apre un dialogo assurdo, durante il quale si nota chiaramente l'assenza di sentimenti dell'uomo.
L'assurdità della vita di Meursault
A partire da questo momento Meursault vive una serie di vicissitudini assurde: dapprima uccide un uomo e viene imprigionato (già si denota l'assurdità).
Dialogo con il prete e consapevolezza
Quando finisce in prigione, accetta la visita di un prete e tra i due inizia un dialogo. Tuttavia, tutto quello che il prete dice a Meursault lo irrita: per la prima volta non sente solo indifferenza, ma prova fastidio per il discorso moralista del prete.
Di seguito all'incontro, nel protagonista scatta una molla= assume consapevolezza del suo destino tragico, a causa dell'assurdità delle cose che gli succedono e per il suo tollerale in modo apparentemente sereno.
Torna il concetto dell’assurdo= situazione che l’uomo vive suo malgrado non se la sia scelta, poiché l'essere umano è ''gettato nel mondo'' cit. Heidegger.
Il mito di Sisifo e l'assurdo
Questa dimensione dell’assurdo la ritroviamo in un altro suo libro:
Il libro racchiude una metafora: il mito di Sisifo è una simbologia dell'inutilità degli sforzi umani.
Sisifo è un uomo condannato a portare un macigno sopra una montagna, ma quando il macigno viene trascinato fin su la cima, essendo la montagna in pendenza, il masso precipita giù. Dunque Sisifo è condannato a compiere la stessa azione e lo stesso percorso per l'eternità.
Questo concetto dell’inutilità sforzi dell’uomo si ritrova in particolare nel masso che cade, per cui l'uomo non ha neanche la possibilità di riposarsi un attimo.
Di fatto, l'essere umano, per quanto cerchi di evitare certe situazioni e fuggire dall’assurdità, ci si ritrova sempre--> siamo esseri ''gettati nel mondo'' e i nostri sforzi non serviranno a niente, poiché l'unica certezza è la morte.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del libro "Lo straniero"?
- Come reagisce Meursault alla morte della madre?
- Qual è il significato del mito di Sisifo nel contesto del libro?
- Come cambia la percezione di Meursault dopo l'incontro con il prete?
Il tema principale del libro è l'assurdità della vita umana, rappresentata attraverso l'indifferenza e l'apatia del protagonista Meursault verso gli eventi della sua vita.
Meursault reagisce alla morte della madre con apatia e freddezza, mostrando più preoccupazione per il caldo e la fame durante il funerale che per la perdita stessa.
Il mito di Sisifo simboleggia l'inutilità degli sforzi umani, riflettendo l'idea che, nonostante gli sforzi per evitare l'assurdità della vita, l'uomo è inevitabilmente condannato a ripetere azioni senza senso.
Dopo l'incontro con il prete, Meursault prova fastidio per il discorso moralista e diventa consapevole del suo destino tragico, riconoscendo l'assurdità delle sue esperienze e la sua apparente serenità nel tollerarle.