Concetti Chiave
- Zenone di Elea era un filosofo che supportava le idee di Parmenide, che sostenevano l'unità e l'immutabilità dell'essere.
- Zenone mirava a confutare le idee di pluralità e movimento, opponendosi a pensatori come i pitagorici e gli eraclitei.
- Utilizzava la tecnica della riduzione all'assurdo, accettando ipotesi errate per dimostrare le loro conseguenze paradossali.
- Il paradosso di Achille descrive come Achille non possa raggiungere una tartaruga in vantaggio, dimostrando l'impossibilità del movimento continuo.
- Aristotele contestava Zenone, sostenendo che lo spazio fisico è finito e divisibile, mentre l'infinito è un concetto astratto della ragione.
Indice
Zenone e le tesi di Parmenide
Zenone era un filosofo che sosteneva le tesi principali del maestro Parmenide, ossia:
• l’essere è uno;
• l’essere è immutabile;
pertanto, cercava di confutare coloro che affermavano:
• la pluralità dell'essere e delle cose (come i pitagorici);
• il movimento (come gli eraclitei)
Il metodo della riduzione all'assurdo
Per fare ciò, Zenone si servì di un metodo che consiste nell’ammettere ipoteticamente la tesi errata per poi mostrare le conseguenze paradossali (=contro opinione comune) – Tecnica della riduzione dell’assurdo
Il paradosso di Achille e la tartaruga
Uno dei paradossi più celebri è quello di “Achille dal piede veloce”
Achille compete con una tartaruga ma non potrà mai raggiungerla nel caso in cui questa abbia anche poco vantaggio. Infatti nel momento in Achille sarà riuscito a raggiungere il punto di partenza dell’ animale, quest'ultimo avrà compiuto già un altro tratto e così via. Achille non potrà raggiungerla perché, secondo Zenone, il corpo il movimento non arriverà mai alla meta perché dovrà percorrere infiniti spazi.
La visione di Aristotele sullo spazio
Secondo Aristotele invece: spazio fisico reale è finito, divisibile in porzioni definite, invece l'infinito deve essere considerato un concetto della ragione.