Concetti Chiave
- Democrito, nato ad Abdera nel 460 a.C., ha sviluppato la teoria atomistica dopo aver incontrato Leucippo di Mileto.
- La sua teoria sostiene che gli atomi sono indivisibili, eterni e omogenei, differenziandosi solo geometricamente.
- Secondo Democrito, l'universo è composto da infiniti mondi formati dall'aggregazione di atomi e spazio vuoto.
- Il movimento degli atomi non è causato da forze divine o cosmiche, ma è eterno e autodeterminato.
- La filosofia di Democrito prefigura il principio di inerzia, anticipando concetti di movimento eterno.
La vita di Democrito
Democrito nasce ad Abdera, in Tracia, verso il 460 a.C. Nella città nativa incontra Leucippo di Mileto, nella cui Scuola apprende e poi sviluppa la teoria atomistica. Compie lunghi viaggi che lo portano in Egitto, Asia minore e Persia , spinto da un continuo desiderio di conoscenza. Le testimonianze gli attribuiscono una cultura tanto vasta quanto profonda; a conferma vale il rispetto con cui Aristotele lo cita e ne riferisce le opinioni. Muore in età assai avanzata, intorno al 360 a.C.
La teoria atomistica
Atomos in greco significa indivisibile. Gli atomi sono gli elementi materiali indivisibili eterni e imperituri. Sono infiniti di numero, la loro natura è omogenea e le loro differenze sono solo geometriche. Atomi e spazio, pieno e vuoto,; sono gli ingredienti che concorrono alla formazione dell’universo, anzi di mondi infiniti. Tutto risulta dall’aggregarsi di atomi, anche l’anima, destinata come ogni altro aggregato a perire. Democrito traduce l’opposizione parmenidea di essere e non essere nel rapporto tra atomi (l’essere) e spazio (il non essere).
Il movimento degli atomi
Il movimento degli atomi, dunque, non deriva dall’azione di qualche realtà esterna, cioè dall’azione finalizzata e consapevole di qualche forza divina, da forze cosmiche come l’Amore e l’Odio empedoclei o da’ un”intelligenza” come il Noùs di Anassagora. Non deriva neppure da un loro "peso”: questa è un’ipotesi che verrà formulata esplicitamente solo più tardi, da un altro grande filosofo, Epicuro. Se, dunque, il resistente e il non-resistente, l'Essere e il suo correlativo, sono eterni, il movimento è sempre esistito, e un movimento attuale è sempre determinato da uno anteriore” (Robin). Taluni hanno addirittura intravisto, in tale eternità del movimento degli atomi nel vuoto, l’anticipazione del principio di inerzia.