Concetti Chiave
- Talete di Mileto è considerato il fondatore della filosofia greca, con un pensiero centrato sul concetto di "physis" come principio originario.
- Identifica l'acqua come principio fondamentale di tutte le cose, basando le sue asserzioni sul logos, in contrasto con le credenze mitiche.
- Introduce una concezione razionale del divino, dove l'acqua è vista come una physis liquida originaria e associata al divino.
- La sua filosofia include il panpsichismo, l'idea che tutto sia animato e pieno di divinità, esemplificata dal magnete che manifesta un'anima.
- Talete ha contribuito anche alla geometria con il famoso teorema che porta il suo nome e ha dimostrato le sue capacità previsionali, come con l'eclissi del 585 a.C.
Indice
L'inizio della filosofia greca
Il pensatore con cui la tradizione fa iniziare la filosofia greca è Talete, che visse a Milete, nella Ionia, a cavallo fra il VII e il VI secolo avanti C. Oltre ad essere filosofo, egli si occupò anche di politica e di scienze. Il suo pensiero ci è giunto soltanto attraverso la tradizione orale indiretta perché non sembra che abbia scritto dei testi.
Il concetto di physis
Il suo nome è legato al concetto di “physis”: egli afferma che per primo esiste un principio originario unico che costituisce la causa di tutte le cose e che viene identificato nell’acqua. Il termine “principio”, in greco “ἀρχή, arché” è ciò da cui derivano originariamente tutti gli esseri viventi e a cui essi si risolvono per ultimo. In pratica è una realtà che continua ad esistere senza cambiamento alcuno, pur attraverso un processo che genera ogni cosa. In altre parole la “physis” è ciò da cui ogni cosa viene, ciò in cui ogni cosa finisce e ciò per cui ogni cosa è e sussiste. Il termine non significa “natura” in senso moderno, bensì realtà prima, fondamentale e persistente Partendo da Talete, tutti i pensatori che indagano sulla “physis” vengono chiamati “Fisici” o “Naturalisti”. Tale principio si identifica con l’acqua.
L'acqua come principio originario
La tradizione indiretta afferma che Talete avrebbe desunto questa convinzione dalla constatazione che il nutrimento di tutte le cose è umido e che i semi di ogni cosa ha natura umida per cui il totale disseccamento corrisponde alla morte. Poiché la vita è legata all’umido e l’umido presuppone l’acqua, l’acqua è la fonte ultima della vita e di tutte le cose. Pertanto, tutto viene dall’acqua, tutto sorregge la propria vita con l’acqua e tutto finisce con l’acqua.
Differenze tra Talete e il mito
Già nell’antichità, alcuni, come Omero, avevano trovano un antecedente di questa affermazione nel fatto che Oceano e Teti erano padre e madre delle cose, nel mito secondo cui gli Dei giuravano sullo Stige, che è il fiume degli Inferi, ed avevano rilevato che ciò su cui si giura è ciò che è primo e supremo, cioè il principio. Ma la differenza fra la posizione di Talete e questi ultimi è enorme. Infatti, Talete basa le sue asserzioni sul logos e quindi sul ragionamento e su argomentazioni razionali, mentre gli altri si riferiscono al mito o comunque a credenze fantastiche o poetiche.
La razionalità di Talete
A quale livello fosse giunta la razionalità di Talete ci è dimostrato dalla previsione che egli fece dell’ eclisse, forse quella del 585, con grande stupore dei suoi concittadini. Da segnalare che il suo nome è legato anche al famoso teorema di geometria, o teorema di Talete (= un fascio di rette parallele intersecante due trasversali determina su di esse classi di segmenti direttamente proporzionali.) Tuttavia, non dobbiamo credere che l’acqua di cui parla Talete coincida con l’elemento fisico-chimico che beviamo. L’acqua di Talete è una physis liquida originaria da cui tutto deriva e di cui la nostra acqua è una manifestazione e coincide con il divino perché non è generato Viene pertanto introdotta una nuova concezione di Dio, in cui predomina la ragione che è destinata ben presto ad eliminare tutti gli Dei del politeismo mitico, fantastico e poetico del Greci. Quando egli afferma che “tutto è pieno di Dei”, voleva dire che tutto è pervaso dal principio originario e poiché il principio originario è vita, tutto è vivo e tutto ha un’anima (teoria chiamata “panpsichismo). L’esempio del magnete che attira il ferro, da Talete costituiva una prova che tutte le cose sono animate, dato che la forza del magnete non fa altro che manifestare la sua anima e quindi la sua vita. In conclusione, si può affermare che con Talete il pensiero dell’uomo si avvia alla conquista della realtà nella sua interezza (= principio di tutte le cose) ma anche sulla strada di alcune delle sue parti che costituiscono oggi le scienze particolari.
Domande da interrogazione
- Chi è considerato il fondatore della filosofia greca secondo la tradizione?
- Qual è il significato del termine "physis" secondo Talete?
- Come Talete giustifica la sua affermazione che l'acqua è il principio di tutte le cose?
- In che modo Talete differisce dai miti antichi riguardo al principio originario?
- Qual è l'importanza del teorema di Talete nella geometria?
Talete di Mileto è considerato il fondatore della filosofia greca, noto per il suo concetto di "physis" e per aver identificato l'acqua come principio originario di tutte le cose.
"Physis" per Talete rappresenta la realtà prima, fondamentale e persistente da cui tutto deriva e a cui tutto ritorna, identificata con l'acqua.
Talete giustifica la sua affermazione osservando che il nutrimento di tutte le cose è umido e che i semi hanno natura umida, collegando l'umidità e quindi l'acqua alla vita.
Talete differisce dai miti antichi perché basa le sue asserzioni sul logos e su argomentazioni razionali, mentre i miti si basano su credenze fantastiche o poetiche.
Il teorema di Talete afferma che un fascio di rette parallele intersecante due trasversali determina su di esse classi di segmenti direttamente proporzionali, contribuendo alla comprensione geometrica.