Concetti Chiave
- Parmenide, originario di Elea, è il fondatore della scuola eleatica e ha rivoluzionato la filosofia passando da un piano cosmologico a uno ontologico.
- Nel poema "Sulla Natura", Parmenide esplora tre vie per raggiungere la verità: la via della ragione, la via dell'errore basata sui sensi, e la via della verità plausibile che combina sensi e ragione.
- Il suo pensiero centrale si riassume nell'affermazione che "l'essere è e non può non essere", sottolineando l'impossibilità del pensiero e dell'esistenza del non essere.
- Parmenide descrive l'essere come ingenerato, incorruttibile, senza inizio né fine, immutabile e immobile, opponendosi all'idea del cambiamento e della divisione.
- L'essere è visto come indivisibile e definito, simile a una sfera, continuo e uguale a se stesso da qualsiasi prospettiva lo si osservi.
Parmenide e la scuola eleatica
Parmenide nasce ad Elea(Velia),è il padre della scuola eleatica. La sua filosofia passa da un piano cosmologico a uno ontologico(dell'essere).
Le tre vie della verità
Egli scrisse il poema Sulla Natura in cui le figure e le immagini del mito indicano la strada per raggiungere la verità attraverso 3 vie:
1) via della pura razionalità=la via della ragione(sicuramente vera)
2) via delle false opinioni=basata sui sensi(la via dell'errore,realtà instabile)
3) via della verità plausibile=formata da fenomeni percettivi e sensitivi ma anche da ipotesi razionali
La natura dell'essere
Questo cambiamento filosofico scaturisce dalla situazione politica del tempo. Tutta questa teoria può essere condensata in una sola frase: "l'essere è e non può non essere,il non essere non è e non può in alcun modo essere". Cioè: ciò che esiste non può non esistere;ciò che non esiste non è in alcun modo pensabile. L'essere è ingenerato e incorruttibile infatti per essere generato sarebbe dovuto derivare da un non essere. Inoltre l'essere è senza inizio nè fine,non ha un passato nè un futuro e la fine può anche rappresentare un inizio quindi non nasce e non muore. L'essere è immutabile e immobile,infatti entrambi prevedono un non essere verso cui l'essere dovrebbe dirigersi. L'essere è indivisibile infatti è intero e definito ma continuo da tutte le parti come una sfera ed è uguale a se stesso da qualunque parte lo si osserva.