Concetti Chiave
- I sofisti erano maestri itineranti del V secolo a.C. che insegnavano scienza politica e retorica a chi poteva permetterselo, prevalentemente nelle città democratiche come Atene.
- Erano criticati da filosofi come Socrate e Platone per la loro concezione economica del sapere, che contrastava con l'idea socratica di un rapporto educativo basato sull'affetto e il bene dell'alunno.
- Protagora, uno dei maggiori sofisti, è noto per il suo relativismo filosofico, esemplificato dal concetto che "l'uomo è misura di tutte le cose", indicando che la verità è soggettiva.
- I sofisti erano abili nell'arte della disputa e dell'argomentazione, capaci di sostenere qualsiasi tesi attraverso l'uso persuasivo del linguaggio, il che suscitava critiche riguardo alla loro spregiudicatezza.
- La sofistica ha segnato una svolta nel pensiero filosofico, spostando l'attenzione dalla natura al mondo umano e contribuendo alla nascita del pensiero critico e analitico nelle società antiche.
Indice
Origine e ruolo dei sofisti
I sofisti la parola sapiente in greco si dice sophos, sofista deriva da sophos e significa sapiente. Erano dei maestri itineranti, si reputavano maestri e vendevano/insegnavano scienza politica, offrivano il loro sapere in cambio di denaro. Insegnavano solamente alle persone che se lo potevano permettere cioè ai ceti come l’alta borghesia, ceti mercantili che aspiravano ad avere importanza dal punto di vista politico. Insegnavano prevalentemente ai giovani che avevano ambizione politica(paideca). Infatti la virtù politica.
L’ambiente in cui vivono è il V secolo a.C. nelle città come Atene e città a regime democratico.
La filosofia si è sviluppata anche grazie alla democrazia.
In un regime democratico i cittadini danno contributo alla vita comunitaria facendo emergere i problemi, per poter parlare bisogna pero saper usare il linguaggio per convincere di ciò che si dice.
I sofisti scrivevano libri e diventavano famosi, cosi da poter richiedere un compenso maggiore.
Critiche di Socrate e Platone
In alcuni ambiti filosofici come Socrate, Platone e chiunque si sia inspirato alla figura di Socrate consideravano i sofisti negativamente. Secondo Socrate l’insegnamento non si deve basare sul denaro, ma su un rapporto di affetto tra insegnante e alunno. I Sofisti concepivano il rapporto tra insegnante e alunno principalmente economico.
Platone nel Protagora (Il Protagora è un dialogo di Platone) per prendere in giro lo stesso Protagora, Socrate disse “non devi farmi il corso da 30 dracne”. Voleva intendere che più pagavi piu loro spendevano tempo nella tua formazione. Esistevano 2 tipi di corso:
• lungo, macrologie
• corto, brachilogie
Socrate dice che l’istruzione porta l’interlocutore ad usare la propria testa (ragione), liberandolo dalle false convinzioni; il suo era un rapporto improntato al bene. Quando diventi adulto inizi ad usare la testa a differenza degli infanti che seguono le regole dei genitori, senza mettere in discussione ciò che dicono.
Socrate crede che il maestro sia quello che hanno come obbiettivo il bene della persona di cui si occupano. Mentre ai sofisti interessa solamente essere pagati.
Contributo dei sofisti alla filosofia
Perché studiamo i sofisti perché usano la ragione per spiegare il mondo umano, determinando un cambiamento dalla natura umana. Uno degli aspetti maggiormente studiato è il linguaggio e il modo di argomentare, gorgia dimostra in maniera tangibile quanto i sofisti fossero abili nell’uso del linguaggio. Hanno fornito a uno dei pensatori migliore di tutti tempi, Socrate, come doveva lavorare, a che cosa si doveva dedicare. Senza la sofistica non si comprenderebbe il pensiero socratico e platonico.
All’interno della cerchia degli alunni di Socrate i sofisti erano considerati come prostituti del sapere, vendevano il sapere per denaro. Questo pensiero nel XIX (1800) fu rivalutato, perché hanno segnato una svolta nello sviluppo del pensiero filosofico. Spostano l’attenzione dalla natura al mondo umano, usano la ragione per analizzare e criticare: usi, costumi e leggi. Infatti spostandosi da una città all’altra entravano in contatto con leggi differenti. Cosi come era avvenuto nelle colonie, ognuno aveva sviluppato un pensiero diverso, facendo nascere un problema la verità. Mettevano in discussione la nozione di verità erano detestati dai platonici e seguaci di Socrate perché loro contrariamente ai sofisti credono in una verità oggettiva in cui tutti gli esseri umani convergeranno, se sono minimamente razionali.
Relativismo di Protagora
Uno dei maggiori esponenti è stato Protagora famoso per aver teorizzato il relativismo filosofico e culturale
è una dottrina molto moderna.
Erano cosi abili nel linguaggio che si vantavano di saper rendere forte il discorso più debole, questa espressione ha fornito a Platone di attaccare i sofisti, si può interpretare in diversi modi, significa che tu mediante l’uso del linguaggio puoi anche sostenere e far accettare anche ciò che sarebbe inaccettabile e fuori luogo, questa è l’interpretazione che i platonici e socratici hanno dato di ciò che svolgevano i sofisti.
Insegnavano l’arte della disputa cioè come discutere e organizzare il pensiero, la disputa si può intendere in senso positivo ma anche negativo. Mettiamo il caso che una persona venga accusata di un reato, il compito dell’avvocato è di mettere a disposizione le proprie risorse giuridiche per far uscire una persona indenne. Se sai usare l’arte della discussione e del linguaggio puoi far emergere una situazione che potrebbe far scagionare il proprio assistito.
Cerano persone che usavano l’uso del linguaggio per fini propri, Gorgia usa un’argomentazione dove lui dimostra che nulla è con la riduzione ad assurdo, apparentemente ciò che dice gorgia è convincente salvo per un piccolo particolare che pero dimostra tutta la spregiudicatezza di queste persone, un altro esempio di spregiudicatezza è visibile nel Platone e gorgia.
Il movimento della sofistica si divide in due stagioni
• grandi maestri Protagora e Gorgia
• minori Ippia, Antifone, Trasimaco, Callicle, Prodico
sofisti minori la disputa in greco era detta eristica, cioè l’arte della disputa verbale. per vincere una discussione bisognava essere bravi nel linguaggio. Erano bravi a “intortare” cioè indurre qualcuno a fare ciò che voglio. I sofisti moderni sono le pubblicità, in maniera soggettiva usa immagini per fare ciò che vogliono.
Vissuto ad Atene con la protezione di Pericle, uno dei più importanti uomini politici esponente della democrazia Ateniese. Pur essendo amico di Pericle fu costretto a lasciare la citta, per motivi religiosi empietà (negazione di pio, empio chi va contro la religione), non rispettava le divinità della sua citta(asebeia). Anche Socrate ne fu accusato e per di più voleva aggiungere divinità.
Protagora e la misura dell'uomo
Un detto di protagora suggerito da Platone nel teteto, frammento “omomensura” uomo misura.
«L'uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono per ciò che sono, e di quelle che non sono per ciò che non sono.» dice che la verità viene stabilita dall’uomo, l’uomo è la misura. Come misura se una cosa è vera o no? Protagora intende sulla base dei sensi.
Cioè se per mezzo dei miei organi di senso percepisco una cosa ce. Protagora lo dice su più scritti >
Quindi io decido se una cosa esiste o meno.
Per esempio se non vedo la parete dietro di me non ce mentre se mi giro ce. Questo riguarda qualsiasi tipo di verità.
Un altro esempio e perche lui ha lasciato Atene, pensava non esistessero dei era “agnostico” non diceva ne che esistevano ne che non esistevano.
I sofisti pero spostandosi da una citta all’altra vedevano usi e costumi diversi, per loro era un ulteriore prova della relatività delle posizioni.
Uno scritto antico che esponeva la posizione di protagora metteva a confronto gli usi dei persiani e dei greci, per i persiani era ottimo che una persona prima del matrimonio si prostituiva mentre per i greci no.
Per alcuni popoli mangiare i propri cari defunti era una cosa positiva per i greci era abominevole.
Protagora dice che non possiamo stabilire chi ha ragione e chi ha torto.
Relativismo culturale e logico
Il frammento di protagora pero fa riferimento al termine uomo che si può intendere in diversi modi
• riferito il singolo uomo, significa che se l’uomo è misura di tutte le cose ci sono verità tante quante le teste (relativismo assoluto), esempio nel teteto il vento può essere sia caldo che freddo. Posso determinare com’è il vento caldo o freddo? secondo protagora no, non esiste una verità assoluta; ciò che noi appare falso è la verità per qualcun altro.
Protagora dice che uno dei principi fondamentali della logica non vale, mettendo in discussione il principio di non contradizione. Verità assoluta significa che assolta da qualsiasi prospettiva. La logica dice che esiste una verità a prescindere da qualsiasi prospettiva mentre protagora dice che tutto è risultato di un punto di vista cioè è relativo. Se le cose stanno cosi ne segue che quando si parla di cose molto più grandi le cose si complicano. Secondo l’esito naturale del relativismo e la violenza.
• Riferito ai membri di una comunità, ci sono tante verità quante le comunità. Il relativismo è attenuato. All’interno di una comunità ci saranno criteri di valore.
• Riferito all’umanità intera, relativismo attenuato ma non completamente. Lo possiamo sostenere per quanto riguarda i valori e percezione?
Riguardo la percezione si mentre i valori no.
Nessuno potrebbe vivere secondo il detto di protagora come relativismo assoluto. Protagora si pone questo problema e cerca di risolverlo ponendo un altro criterio della verità, che deve sostituire la verità come criterio di valore facendo riferimento all’inutile. Il relativismo di protagora è auto contraddittorio.
Domande da interrogazione
- Chi erano i sofisti e quale ruolo avevano nella società greca?
- Qual era la critica principale di Socrate e Platone nei confronti dei sofisti?
- Qual è il contributo dei sofisti al pensiero filosofico secondo il testo?
- Cosa significa il detto di Protagora "l'uomo è misura di tutte le cose"?
- Come viene interpretato il relativismo di Protagora nel contesto del testo?
I sofisti erano maestri itineranti che insegnavano scienza politica in cambio di denaro, principalmente ai giovani ambiziosi delle classi alte. Erano noti per la loro abilità nel linguaggio e nell'argomentazione, e operavano principalmente nelle città democratiche del V secolo a.C., come Atene.
Socrate e Platone criticavano i sofisti per il loro approccio economico all'insegnamento, ritenendo che l'istruzione dovesse basarsi su un rapporto di affetto e non sul denaro. Inoltre, li accusavano di manipolare il linguaggio per sostenere tesi deboli.
I sofisti hanno contribuito al pensiero filosofico spostando l'attenzione dalla natura al mondo umano e usando la ragione per analizzare e criticare usi, costumi e leggi. Hanno influenzato pensatori come Socrate e Platone, nonostante le critiche ricevute.
Il detto di Protagora implica che la verità è relativa e dipende dalla percezione individuale. Secondo Protagora, non esiste una verità assoluta, ma tante verità quante sono le prospettive individuali o comunitarie.
Il relativismo di Protagora è visto come una dottrina che mette in discussione la verità assoluta, sostenendo che tutto è relativo a un punto di vista. Tuttavia, il testo suggerisce che il relativismo assoluto è insostenibile nella pratica, e Protagora stesso cerca di risolvere questa contraddizione proponendo un altro criterio di verità.