Concetti Chiave
- I Sofisti hanno rivoluzionato la filosofia spostando l'attenzione dalla natura all'uomo, concentrandosi su politica, leggi e lingua, diventando filosofi della città e promotori della democrazia.
- La sofistica è vista come un "illuminismo greco", che promuove la liberazione critica dal passato attraverso la ragione e riconosce il valore educativo del sapere.
- Protagora, influenzato da Eraclito, sostiene che "l'uomo è misura di tutte le cose", proponendo un relativismo che vede la realtà come soggettiva e variabile.
- Protagora intende l'uomo come individuo e comunità, suggerendo che la percezione e il giudizio della realtà sono influenzati dalla mentalità del gruppo di appartenenza.
- I sofisti, attraverso l'arte della parola, rischiano di essere visti come propagandisti dell'utile, legittimando gli interessi dei potenti e trasformando opinioni meno utili in più proficue.
I Sofisti e Protagora
Sofisti: operano una "rivoluzione filosofica", spostando l'asse della speculazione dalla natura all'uomo. Si concentrano sulla politica, leggi, lingua, sono filosofi della città. La Democrazia rappresenta la corrente dei sofisti. Si ritengono "sapienti" cioè di rendere gli uomini abili nelle loro faccende, adatti a vivere insieme, capaci di avere la maglio nelle competizioni civili. La loro creazione fondamentale fu la Retorica (l'arte del persuadere mediante l'uso di strumenti linguistici).
-La sofistica è definita "illuminismo greco", consiste nella liberazione critica dal passato in nome della ragione. -Riconoscono il valore formativo del sapere, elaborano il concetto di "cultura" intesa come formazione globale di un individuo nell'ambito di un popolo o di un contesto sociale. Il problama educativo viene in primo piano, si ritiene "virtù" dal sapere. -In virtù della loro professione si fanno portatori di istanze panelleniche e cosmopolitiche che contribuisco ad un allargamento della mentalità greca.
Protagora: La sua formazione fu influenzata dal pensiero di Eraclito. Le sue opere maggiori: "i ragionamenti demolitori" e "antilogie". La sua tesi fondamentale risiede nel principio: "l' uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono perché sono e di quelle che non sono perché non sono". L'uomo è il metro, soggetto di giudizio della realtà o irrealtà delle cose, del loro modo di essere e del loro significato. -Intende per uomo l'individuo singolo, e per cose gli oggetti percepiti attraverso i sensi. Tesi che alluderebbe che le cose appaiano diversamente a seconda degli individui che le percepiscono. -La parola uomo è usata come sinonimo di umanità e cose come realtà generale. Gli uomini giudicano la realtà tramite parametri comuni e tipici alla specie. -L'uomo come comunità a cui l'individuo appartiene e le cose i valori, ideali. Ognuno valuta le cose secondo la mentalità del gruppo a cui appartiene. L'uomo protagoreo è misura della cose ai vari livelli della propria umanità: singolo, comunità, specie. La posizione di Protagora è una forma di umanesimo, fenomismo e relativismo conoscitivo e morale, implicando la frantumazione della realtà in interpretazioni soggettive distruggendo il concetto di verità unica. Il relativismo conoscitivo e morale dei sofisti poteva condurre alla tesi dell'equivalenza ideale delle opinioni dottrina del "tutto è vero".
Il Il sofista per Protagora si presenta come "propagandista dell'utile", mediate l'arte della parola tenta di modificare le opinioni base dell'utilità. Trasformare l'opinione meno utile in una più proficua. I sofisti rischiavano di legittimare solo l'utile dei potenti, trasformando si in propagandisti dei potenti.
Domande da interrogazione
- Qual è la rivoluzione filosofica operata dai sofisti?
- Qual è il principio fondamentale di Protagora?
- Come i sofisti influenzano la mentalità greca?
- Quali rischi comporta l'approccio dei sofisti secondo Protagora?
I sofisti hanno spostato l'asse della speculazione dalla natura all'uomo, concentrandosi su politica, leggi e lingua, e promuovendo la democrazia e la retorica come arte del persuadere.
Protagora sostiene che "l'uomo è misura di tutte le cose", indicando che la percezione della realtà varia a seconda dell'individuo, promuovendo un relativismo conoscitivo e morale.
I sofisti, attraverso la loro professione, promuovono istanze panelleniche e cosmopolitiche, contribuendo all'allargamento della mentalità greca e alla formazione globale dell'individuo.
L'approccio dei sofisti rischia di legittimare solo l'utile dei potenti, trasformandoli in propagandisti dei potenti, e di distruggere il concetto di verità unica attraverso il relativismo.