Concetti Chiave
- I sofisti promuovono il sapere come virtù fondamentale dell'uomo, rappresentando un cambiamento culturale e intellettuale.
- Essi vedono l'uomo come il centro del sapere, adattandosi alle libertà democratiche dell'Atene del tempo.
- Il sapere, per i sofisti, è un'abilità intellettuale insegnabile, essenziale per il successo nella nuova città democratica.
- L'insegnamento dei sofisti è cruciale per i politici, che devono usare la parola persuasiva piuttosto che le virtù eroiche tradizionali.
- Conoscere la natura umana e saper utilizzare la parola sono visti come elementi chiave per guidare e influenzare gli altri.
Il cambiamento portato dai sofisti
Con i sofisti avviene un cambiamento importante, essi rivendicano la funzione del sapere come capacità fondamentale dell’uomo: suprema espressione della sua natura e, dunque, la sua autentica aretè, “virtù”. Per questo rappresentarono, più che una scuola, un fenomeno culturale, un orientamento intellettuale e morale che manifesta, o che è espressione di, una sensibilità nei confronti della realtà sociale e un nuovo atteggiamento spirituale. Il centro di questo cambiamento è l’uomo. L’Atene di questo periodo è espressione di ampie libertà democratiche, quindi è luogo di dibattito; i sofisti vi si presentano come insegnanti di un sapere, che è virtù, e perciò come maestri di virtù. Il virtuoso, colui che si distingue, è colui che sa.
L'importanza della parola
Il sapere consiste in un’abilità intellettuale che può essere insegnata, questo è anche espressione della nuova città democratica, chi vuol prevalere ha bisogno innanzitutto della parola, pertanto sapere è sapere utilizzare la parola, che è essenzialmente l’elemento qualificante questo modello di aretè.
Il ruolo dell'uomo politico
La relatività sta proprio in questo: non bastano più le doti innate, ma si deve conoscere la tecnica del discorso, le infinite potenzialità della parola e la sua incidenza nel discorso, la sua incidenza nel cuore degli uomini; dunque, l’insegnamento dei sofisti ha particolare importanza per l’uomo politico, il quale, per prevalere, non può più avvalersi delle virtù eroiche dei personaggi di Omero, in quanto è cambiato il modello di aretè, ma ha bisogno della parola persuasiva, quindi di qualcuno che insegni ad utilizzare la parola, a convincere e ad argomentare. L’uomo politico deve conoscere la natura umana ed i mezzi per guidarla, quindi, per poter utilizzare bene la parola occorre anche conoscere bene l’uomo, sapere quali sono gli elementi che lo qualificano.
Domande da interrogazione
- Qual è il cambiamento principale introdotto dai sofisti?
- Perché la parola è considerata così importante dai sofisti?
- Qual è il ruolo dell'uomo politico secondo l'insegnamento dei sofisti?
I sofisti hanno introdotto un cambiamento importante rivendicando il sapere come capacità fondamentale dell'uomo, considerandolo la sua autentica virtù o aretè, e promuovendo un nuovo atteggiamento intellettuale e morale centrato sull'uomo.
La parola è fondamentale perché rappresenta l'abilità intellettuale che può essere insegnata e utilizzata per prevalere nel contesto della nuova città democratica, diventando l'elemento qualificante del modello di virtù.
L'uomo politico deve conoscere la tecnica del discorso e le potenzialità della parola per prevalere, poiché non può più contare solo sulle virtù eroiche, ma deve saper convincere e argomentare efficacemente.