camillaporcella4
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Concetti Chiave

  • I sofisti spostarono la speculazione filosofica dalla natura all'uomo, concentrandosi sull'arte della parola per influenzare la democrazia ateniese.
  • Protagora, il più importante sofista, sosteneva che l'uomo è la misura di tutte le cose, promuovendo un pensiero umanistico, fenomenistico e relativistico.
  • Gorgia, un altro sofista di rilievo, era noto per il suo pensiero estremista, esponendo l'idea che nulla esiste, nulla è conoscibile e nulla è comunicabile.
  • L'opera di Gorgia, "Encomio di Elena", esplora la mancanza di libertà umana, difendendo Elena di Troia con ipotesi che escludono la scelta personale.
  • La sofistica raggiunse l'apice con Protagora e Gorgia, ma si trasformò in pura retorica con l'eristica nel 4° secolo, perdendo la sua originale essenza filosofica.

- La sofistica

Indice

  1. La rivoluzione dei sofisti
  2. Il pensiero di Protagora
  3. Gorgia e la sua visione
  4. Sofisti meno conosciuti

La rivoluzione dei sofisti

I sofisti operarono una “rivoluzione filosofica” spostando l’asse della speculazione dalla natura all’uomo: invece di concentrare le proprie energie sulla ricerca del cosmo, si concentrarono sull’uomo; questo decisivo cambiamento si spiega con la sfiducia nella ricerca naturalistica e nel cambiamento politico, che stava avvenendo soprattutto ad Atene, uscita vittoriosa con Sparta dalla guerra contro i persiani: ad Atene nasce la democrazia.

Nella democrazia, ogni persona può, teoricamente, arrivare ad una posizione di comando, ma per raggiungerla deve convincere i votanti, attraverso la parola: e proprio qui, entrano in gioco i sofisti! Questi intellettuali insegnavano, a pagamento (prostituti della cultura), l’arte della parola, attraverso le tre arti:

- Grammatica

- Dialettica= capacità di vincere le discussioni

- Retorica= arte di fare discorsi persuasivi

Perciò si può dire che la sofistica nasca come una tecnica, non come una scuola di pensiero.

Inoltre i sofisti riconoscono il valore formativo del sapere ed elaborano il concetto di cultura, padeia, intesa come formazione generale di un individuo all’ interno di un contesto politico-sociale, ogni persona deve perciò essere istruita sulla vita cittadina

- Protagora

Il pensiero di Protagora

Vive in Grecia ma nasce ad Abdera, viene anche ostracizzato per le sue idee anticonformiste, ma è il filosofo sofista più importante.

La frase che più rappresenta il suo pensiero è:

“L’uomo è misura di tutte le cose, delle cose che sono in quanto sono e delle cose che non sono in quanto non sono”

Significa che la realtà non si deve imporre all’uomo, ma è l’uomo che si deve imporre alla realtà: la posizione di Protagora è dunque una forma di umanismo (ciò quando si afferma o si nega qualcosa, si usa sempre l’uomo come punto di osservazione), fenomenismo (poiché il giudizio è formulato partendo da ciò che ci appare) e relativismo (in quanto non esiste una verità assoluta, ma ogni verità è relativa).

L’opera più importante per quanto riguarda il pensiero di Protagora si chiama Antilogie, cioè ragionamenti contrapposti, a noi è arrivato però uno scritto anonimo, chiamato ragioni doppie, che si pensa sia una trascrizione di Antilogie. Questo scritto contiene moltissimi esempi di verità relative, cioè di verità che possono essere interpretate in due modi diversi… è particolarmente interessante perché contiene quello che oggi chiamiamo relativismo culturale, cioè un’azione o un fenomeno che può essere considerato positivo in una cultura ma negativo in un’altra.

Seguendo questo tipo di ragionamento, non potrebbero essere adottate delle leggi, perché ogni verità è relativa, mentre la legge non può identificarsi come relativa, perciò Protagora adotta un criterio di scelta: l’utile all’individuo e alla poleis! Questo suo pensiero gli costerà il soprannome di propagandista dell’utile.

- Gorgia

Gorgia e la sua visione

Gorgia nasce a Lentini, in Sicilia ed è un’altra figura di spicco della sofistica, ma il suo pensiero è sicuramente più estremista di Protagora, infatti per questo filosofo non potrebbe esistere un criterio di scelta basato sull’utile. Gorgia scrive due grandi opere: a) sul non essere b) encomio di Elena

a) Questo scritto si fonda su 3 tesi

1. Nulla c’è

2. Se anche qualcosa ci fosse, non sarebbe conoscibile

3. Se anche fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile

Analizzando queste ipotesi, capiremmo subito che Gorgia era un provocatore verbale e con quest’opera vuole criticare coloro che vedevano l’essere come una cosa seria, ad esempio gli eleati.

b) Attraverso questo scritto possiamo comprendere che Gorgia aveva una visione totalmente tragica della vita, infatti pensava che molto spesso gli uomini non avevano la libertà di scegliere. Gorgia nella sua opera ci presenta la figura di Elena, la donna più odiata del tempo, perché ritenuta responsabile dello scoppio della guerra di Troia, e cerca in ogni modo di discolparla, attraverso 4 ipotesi:

1) Elena è incolpevole perché così hanno deciso gli dei

2) Elena non è colpevole perché è stata violentata da Paride

3) Elena è incolpevole perché è stata convinta con dei discorsi

4) Elena non è colpevole perché era presa d’amore per Paride

In ogni ipotesi manca la libertà, cioè la capacità di compiere una scelta determinante.

Sofisti meno conosciuti

La sofistica raggiunge l’apice della sua popolarità con Protagora e Gorgia, ma di fatto continua ad esistere fino al 4 secolo con l’eristica, cioè una forma di pura retorica, non c’è più nulla di filosofico. Ci sono tuttavia alcuni sofisti di cui conosciamo molto poco:

1. Antifonte: “La legge naturale è la spinta verso il giovevole e la concordia”

2. Trasimaco: “la giustizia è l’utile del più forte”

3. Crizia: “Le leggi sono i paraventi attraverso i quali i potenti nascondono i loro interessi”

4. Callicle: “Le leggi sono i mezzi attraverso cui i deboli si possono difendere dai potenti”

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la "rivoluzione filosofica" operata dai sofisti?
  2. I sofisti hanno spostato l'asse della speculazione dalla natura all'uomo, concentrandosi sull'arte della parola e sulla formazione dell'individuo nel contesto politico-sociale, in risposta alla sfiducia nella ricerca naturalistica e ai cambiamenti politici ad Atene.

  3. Qual è il pensiero centrale di Protagora?
  4. Protagora sostiene che "l'uomo è misura di tutte le cose", promuovendo un umanismo, fenomenismo e relativismo, dove la verità è relativa e dipende dal punto di vista umano.

  5. Come Gorgia critica la concezione dell'essere?
  6. Gorgia, attraverso la sua opera "Sul non essere", propone che nulla esiste, e anche se esistesse non sarebbe conoscibile o comunicabile, criticando così la serietà con cui gli eleati trattavano l'essere.

  7. Qual è la visione di Gorgia sulla libertà umana?
  8. Gorgia presenta una visione tragica della vita, sostenendo che spesso gli uomini non hanno la libertà di scegliere, come illustrato nel suo "Encomio di Elena", dove Elena è discolpata attraverso ipotesi che negano la sua libertà di scelta.

  9. Quali sono alcune delle idee dei sofisti meno conosciuti?
  10. Antifonte credeva che la legge naturale fosse la spinta verso il giovevole e la concordia, Trasimaco vedeva la giustizia come l'utile del più forte, Crizia considerava le leggi come paraventi per gli interessi dei potenti, e Callicle pensava che le leggi fossero mezzi per difendere i deboli dai potenti.

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