Concetti Chiave
- Socrate scelse di non scrivere, rifiutando la carriera e la fama per rispettare la libertà individuale.
- Credeva che la verità fosse soggettiva e non potesse essere insegnata, ma scoperta individualmente.
- Considerato il padre della pedagogia e della psicologia, promuoveva l'autoscoperta anziché l'insegnamento diretto.
- Molti autori, in particolare il suo discepolo Platone, scrissero su di lui, mantenendo vive le sue idee.
- Esistono discrepanze tra la filosofia di Socrate e le interpretazioni di Platone, indicando possibili falsità nei dialoghi.
Indice
L'eredità di Socrate
Socrate scelse di non scrivere nessun libro, e così facendo, diede inizio a una tradizione che verrà portata avanti da diversi pensatori. Socrate riteneva che la verità non potesse essere insegnata, ma potesse solo essere scoperta dal singolo individuo.
La verità secondo Socrate
Non a caso egli è considerato il padre della pedagogia e della psicologia: lo psicologo, infatti, non può dire al paziente cosa fare o provare, ma deve creare uno stato emotivo interiore che gli permetta di accettare liberamente tutta la realtà; pone quindi le basi per il raggiungimento di un certo equilibrio interiore, ma è compito del singolo individuo distruggere quella barriera che utilizzava come forma di difesa. Viene poi definito il padre della pedagogia dal momento che in questo campo non possono essere imposti dei modelli da seguire, ma il singolo individuo deve scoprire ciò che è meglio per lui. Tutto ciò dimostra che la verità è soggettiva, e perciò non può essere insegnata.
Il rifiuto della scrittura
Per questo egli rinunciò a scrivere, che all'epoca equivaleva a rinunciare ad avere una carriera, ad avere una propria scuola, alla fama, e tutto ciò per rispettare la libertà individuale (al contrario dei sofisti, sempre pronti a negare la verità pur di guadagnare).
L'influenza di Platone
Nonostante il rifiuto della scrittura, ci sono ben chiare quelle che erano le sue concezioni, dal momento che, essendo stata una figura di grande fama, molti autori scrissero di lui, in particolare Platone, suo discepolo. Nei dialoghi platonici, dove venivano discussi temi differenti, Socrate molto spesso era il protagonista, colui che ricopriva il ruolo di vincitore, dal momento che si trattavano di dialoghi oppositivi. Molto probabilmente, parte di ciò che ci è stato tramandato da Platone è falso: Socrate era un soggettivista radicale e Platone grande avversario del radicalismo; ci sono infatti dei casi in cui le parole che Platone fa dire a Socrate nei suoi scritti, risultano inconciliabili con quella che era la sua filosofia.
Domande da interrogazione
- Perché Socrate scelse di non scrivere nessun libro?
- Qual è il ruolo di Socrate nella pedagogia e nella psicologia?
- Come sono state tramandate le idee di Socrate nonostante il suo rifiuto della scrittura?
Socrate credeva che la verità fosse soggettiva e non potesse essere insegnata, ma solo scoperta individualmente. Rinunciò alla scrittura per rispettare la libertà individuale e per evitare di imporre modelli fissi.
Socrate è considerato il padre della pedagogia e della psicologia perché promuoveva l'idea che l'individuo dovesse scoprire da solo la verità e raggiungere un equilibrio interiore, piuttosto che seguire modelli imposti.
Le idee di Socrate sono state tramandate attraverso gli scritti di altri autori, in particolare Platone, che nei suoi dialoghi spesso lo rappresentava come protagonista, anche se alcune interpretazioni potrebbero non riflettere fedelmente la filosofia di Socrate.