Concetti Chiave
- Socrate fu condannato a morte per la sua fede in un Dio superiore e l'insegnamento di tali idee ai giovani.
- Nonostante la possibilità di fuggire, Socrate accettò la condanna per rispettare la legge e il verdetto.
- Per Socrate, la ragione e la persuasione erano strumenti fondamentali, mentre la violenza era considerata empia.
- Platone e Senofonte sottolineano l'importanza della fedeltà di Socrate alla legge, anche a costo della vita.
- La posizione di Socrate ha contribuito alla nascita della rivoluzione della non-violenza, influenzando figure come Martin Luther King.
Indice
La condanna di Socrate
Socrate fu condannato a morte perché non credeva agli Dei, perché credeva nell’esistenza di un Dio superiore e perché corrompeva i giovani nell’insegnare loro questa dottrina.
La difesa e la scelta di Socrate
Sappiamo che egli si difese vigorosamente in tribunale, cercando in tutti i modi di dimostrare di essere nella verità.
Tuttavia, non essendo riuscito a convincere i giudici, accetto la condanna e si rifiuto di fuggire dalla prigione, nonostante alcuni amici avessero organizzato una fuga. La motivazione fu che con l’evasione egli avrebbe violato il verdetto e quindi la legge. Per Socrate la vera arma di cui l’uomo dispone è la sua ragione e quindi il metodo della persuasione. Se, ricorrendo alla ragione, l’uomo non riesce a raggiungere l’obiettivo con la persuasione, egli deve rassegnarsi perché reagendo violentemente commetterebbe un fatto empio.Il concetto di non-violenza
Nei suoi scritti Platone fa esprimere a Socrate il concetto seguente: “Non si deve disertare, né ritirarsi, né abbandonare il proprio posto, ma, e in guerra e in tribunale e in ogni altro luogo, bisogna sempre fare quello che la patria e la Città comandano, oppure persuaderle in che cosa consiste la giustizia: invece, ricorrere alla violenza sarebbe una cosa empia”.
L'eredità di Socrate
Senofonte, lo scrittore di cui sono giunte ai giorni nostri le opere complete, aggiunge che Socrate preferì morire, rimanendo fedele alle leggi, piuttosto che violarle. Si tratta di un concetto che introduce alla rivoluzione della non-violenza. Già Solone, nel dare le leggi ad Atene, proclamò ufficialmente di non volersi mai avvalere della violenza propria della tirannide, bensì della giustizia. La posizione di Socrate fu molto importante. Con lui la concezione della rivoluzione della non-violenza viene non solo teorizzata, ma anche dimostrata con la propria morte. In questo modo la rivoluzione diventò una “conquista per sempre”. Sappiamo che Martin Luther King, il leader negro americano della non-violenza, oltre ai principi cristiani era solito appellarsi al pensiero di Socrate.
Domande da interrogazione
- Perché Socrate fu condannato a morte?
- Qual era la posizione di Socrate riguardo alla violenza?
- Come influenzò Socrate il concetto di non-violenza?
Socrate fu condannato a morte perché non credeva agli Dei tradizionali, credeva in un Dio superiore e corrompeva i giovani con queste idee.
Socrate credeva che la vera arma dell'uomo fosse la ragione e che la persuasione fosse il metodo corretto; ricorrere alla violenza era considerato empio.
Socrate dimostrò il concetto di non-violenza accettando la sua condanna a morte e rifiutando di fuggire, influenzando così la rivoluzione della non-violenza, come successivamente adottato da figure come Martin Luther King.