Concetti Chiave
- Socrate riteneva inutile studiare l'archè, preferendo concentrarsi sulla conoscenza di sé stessi, in linea con il motto "conosci te stesso".
- Considerato il più sapiente da un oracolo, Socrate si considerava tale solo perché consapevole della propria ignoranza, promuovendo il concetto di "ignoranza socratica".
- Il suo metodo dialettico mirava a stimolare il pensiero critico e la riflessione personale nei suoi interlocutori, piuttosto che persuadere.
- Nonostante le critiche ai sofisti, condivideva con loro la critica alla filosofia precedente e un interesse per il linguaggio.
- Rifiutava il relativismo assoluto dei sofisti, sostenendo che esiste una verità condivisa accessibile attraverso la ragione.
Indice
La convinzione di Socrate
Con il passare del tempo Socrate maturò la convinzione che fosse inutile studiare l’archè, poiché è un problema lontano e di poca utilità. Socrate fece proprio il motto dell’oracolo di Delfi che recita “conosci te stesso”. Il vero problema è conoscere sé stesso, non tanto le origini del mondo.
L'oracolo di Delfi
Un amico di Socrate, di nome Cherofonte, un giorno si recò all’oracolo di Delfi per chiedere chi fosse la persona più sapiente di Atene e questo rispose che era Socrate.
L’uomo allora corse dall’amico e gli comunicò il responso dell’oracolo, lasciandolo molto perplesso. Infatti il giovane Socrate non si riteneva tale perché pensava che ci fossero in città politici molto più sapienti di lui.L'ignoranza socratica
Allora, cercando una giustificazione alla questione, giunse alla conclusione che lui era l’uomo più sapiente perché sapeva di non sapere. Sapere di non sapere è, pensava Socrate, l’essenza del sapere perché ti spinge a cercare di sapere e a colmare in qualche modo la mancanza del sapere. Questo tema è la cosiddetta ignoranza socratica.
Il dialogo socratico
Socrate si fissò l’obiettivo di rendere consapevoli i suoi concittadini della necessità di usare la ragione attraverso il dialogo e il confronto diretto. Socrate non aveva niente da dire ai suoi interlocutori, ma il suo unico scopo era portarli alla riflessione personale e razionale.
Critica ai sofisti
Criticò molto i sofisti, ma al tempo stesso vi erano molti punti di contatto tra di loro:
- la critica della filosofia precedente;
- condividono uno spirito polemico;
- attribuiscono grande valore al linguaggio.
Socrate fece uso della dialettica e la sviluppò ulteriormente. Non era invece interessato alla retorica perché non voleva convincere o illudere nessuno. Criticò duramente anche l’assoluto relativismo dei sofisti perché riteneva che esisteva una verità condivisa alla luce della ragione.
Domande da interrogazione
- Qual è la convinzione principale di Socrate riguardo allo studio dell'archè?
- Come Socrate giustifica la sua reputazione di uomo più sapiente di Atene?
- In che modo Socrate si differenzia dai sofisti?
Socrate riteneva inutile studiare l'archè, poiché considerava più importante conoscere sé stessi, come suggerito dal motto dell'oracolo di Delfi "conosci te stesso".
Socrate giustifica la sua reputazione di uomo più sapiente perché sapeva di non sapere, un concetto noto come ignoranza socratica, che lo spingeva a cercare la conoscenza.
Socrate si differenzia dai sofisti perché, pur condividendo con loro la critica alla filosofia precedente e l'importanza del linguaggio, non era interessato alla retorica e criticava il loro relativismo, credendo in una verità condivisa basata sulla ragione.