Concetti Chiave
- Le principali testimonianze su Socrate provengono dai suoi allievi, poiché non lasciò opere scritte.
- Socrate, nato ad Atene intorno al 409 a.C., era figlio di uno scultore e inizialmente seguì la professione paterna prima di dedicarsi alla filosofia.
- Partecipò come oplita nella guerra del Peloponneso, dimostrando abilità militari.
- I sofisti, attivi nella Atene post-bellica, promuovevano l'arte del discorso per sostenere tesi, indipendentemente dalla loro verità morale.
- Socrate si distinse dai sofisti per il suo impegno nella ricerca della verità e del bene morale, utilizzando la maieutica per guidare le menti verso la conoscenza.
Le testimonianze principali di Socrate sono quelle lasciateci dai suoi allievi, poiché lui non lasciò testimonianza scritta. Socrate era nato ad Atene verso il 409 a.C. Suo padre era uno scultore abbastanza noto. Sembra che avesse intrapreso, com'era frequente, il mestiere paterno, ma lo abbandonò per dedicarsi unicamente alla filosofia. Fu un ottimo soldato e combatté come oplita nella guerra del Peloponneso. Nell'Atene uscita sconfitta dalla guerra del Peloponneso, si svolgeva l'attività dei sofisti (letteralmente “esercitare l'attività di colui che sa”); un movimento di professionisti dell'educazione che, dietro lauto compenso, avviavano i loro allievi alla carriera politica.
I sofisti insistevano molto sulla relatività dette opinioni e dei valori: tra due tesi contrapposte era ritenuta vera quella che veniva meglio sostenuta con la parola e il ragionamento; per questa via un'affermazione palesemente infondata o ingiusta poteva risultare vincente.L'attività dei sofisti non era contraria ma del tutto sganciata dagli ideali della polis democratica e da sentimenti patriottici: essi insegnavano a difendere la democrazia al pari dell'oligarchia, a coltivare l'interesse individuale mettendo in secondo piano quello collettivo. Socrate non condivideva l'orientamento spregiudicato dei sofisti e può essere con buona ragione considerato il primo filosofo (da philèin, 'amare', e sophia, 'sapere', e quindi 'amante del sapere') nel significato che il termine assunse nel IV secolo a.C.: una persona che, adottando uno stile di vita sobrio e riservato, si applicava alla ricerca della verità, detta giustizia, del bene morale, La sua vera professione, egli diceva, era la maieutica, vale a dire la tecnica di far nascere i bambini: il suo scopo era far partorire le menti, conducendole attraverso un il ragionamento a riconoscere autonomamente la verità.