Concetti Chiave
- Platone scrisse testi per difendere Socrate, considerato un maestro fondamentale nella sua formazione.
- Socrate non lasciò nulla di scritto per diffidenza verso la scrittura, preferendo il dialogo per trasmettere conoscenze.
- La scrittura, secondo Socrate, può impigrire il lettore e non favorisce l'adattabilità del dialogo all'interlocutore.
- Nel testo di Platone, Socrate è accusato di occuparsi di argomenti non pertinenti e di insegnare su di essi.
- Durante il processo, Socrate rifiuta di utilizzare un linguaggio oratorio, restando fedele al suo stile dialogico.
Apologia di Socrate
Platone ha scritto testi per difendere Socrate, considerato da lui un grande maestro che ebbe un ruolo fondamentale nella sua formazione scolastica e filosofica. Lui era infatti il continuatore delle teorie di Socrate, il quale non lasciò nulla per iscritto a causa di una diffidenza nei confronti della scrittura, e come nel caso di Pitagora tutto quello che si sapeva era lasciato solo nel dialogo, se si lascia qualcosa di scritto ha infatti la potenzialità di rimanere in eterno e tutti lo possono leggere:- Impigrisce colui che legge e non ragiona
- È rigido, il dialogo adatta il discorso all’interlocutore
- Da illusione e non la padronanza del sapere, prevede di comprendere in maniera tale da dimostrare
Nello scritto di Platone si parla del processo in cui Socrate era accusato di tre reati e tre accusatori, lui non parlerà con un linguaggio oratore perché non era considerato nel suo stile, nel suo tipico atteggiamento.
L’assemblea era formata da cinquecento persone che ormai avevano assorbito tutti i pregiudizi da cui però Socrate doveva difendersi, l’accusa era che il filosofo si occupasse di cose che non fossero di sua pertinenza, come li dei, tenendo anche lezioni a riguardo.