Concetti Chiave
- Senofonte, storico ateniese, offre una preziosa testimonianza della vita di Socrate nei suoi Memorabili, sebbene meno filosofica rispetto a Platone.
- Descrive Socrate come un maestro morale, influenzando profondamente i socratici minori, i cinici e successivamente gli stoici.
- Senofonte riporta una discussione tra Socrate e Antifonte sull'importanza di insegnare gratuitamente, criticando il pagamento per l'istruzione.
- Socrate risponde alla critica affermando che insegnare gratuitamente è un atto nobile, promuovendo l'amicizia e lo scambio reciproco di conoscenze.
- La visione di Senofonte su Socrate sottolinea il raggiungimento della felicità attraverso sapienza e virtù, piuttosto che attraverso la ricchezza.
Indice
Senofonte e la testimonianza su Socrate
Lo storico ateniese Senofonte (430-355 a.C.) è uno dei principali allievi di Socrate, e nei suoi Memorabili offre una preziosa testimonianza della vita e del pensiero del maestro. Sebbene sia molto meno profonda filosoficamente rispetto all’interpretazione di Socrate fornitaci da Platone, la testimonianza di Senofonte fornisce l’immagine di un Socrate “morale” che influenza profondamente le successive generazioni di socratici “minori” (così definiti rispetto a Platone).
La virtù e la felicità secondo Socrate
La “virtù” del saggio è ciò che garantisce la vera felicità, che non consiste nel possesso e nel consumo di ricchezze, Queste convinzioni socratiche influiscono profondamente sulla morale dei cinici e successivamente su quella degli stoici.
Discussione tra Socrate e Antifonte
Senofonte ci racconta poi un’altra discussione di Socrate e Antifonte su un’altra importante sostiene che coloro che insegnano debbano essere retribuiti: visto che tutto ha un prezzo, è necessario e doveroso che i maestri si facciano pagare, a meno che essi non ritengano che il sapere che trasmettono abbia scarso o nessun valore. Pertanto egli critica Socrate, che invece insegna gratuitamente nelle vie e nelle piazze della città, senza chiedere nulla in cambio.
Socrate e l'insegnamento gratuito
A questo attacco, sferrato con una certa violenza, Socrate risponde con pacata serenità affermando che vendere la propria sapienza è un atto indegno per un cittadino e un gentiluomo. Socrate inoltre ammette di trarre piacere dalle conversazioni con gli amici, durante le quali essi possono imparare ciò che di buono egli stesso sa; e in questo rapporto di amicizia, in cui si condividono le conoscenze, non è previsto nessuna vendita di sapere, ma un guadagno reciproco.
Senofonte ci mostra dunque un’immagine di Socrate che è in grado di raggiungere la felicità cui aspira il che spetta all’uomo, quello derivante dalla sapienza e dalla virtù.
Domande da interrogazione
- Chi era Senofonte e quale contributo ha dato alla comprensione di Socrate?
- Qual è la concezione di virtù e felicità secondo Socrate?
- Come risponde Socrate alle critiche di Antifonte riguardo all'insegnamento gratuito?
Senofonte era uno storico ateniese e uno dei principali allievi di Socrate. Nei suoi "Memorabili", offre una preziosa testimonianza della vita e del pensiero di Socrate, presentandolo come un maestro "morale" che ha influenzato profondamente le generazioni successive di socratici minori.
Secondo Socrate, la virtù del saggio è ciò che garantisce la vera felicità, che non consiste nel possesso e nel consumo di ricchezze. Queste convinzioni hanno influenzato profondamente la morale dei cinici e degli stoici.
Socrate risponde con pacata serenità, affermando che vendere la propria sapienza è un atto indegno per un cittadino e un gentiluomo. Egli trae piacere dalle conversazioni con gli amici, dove si condivide la conoscenza senza alcuna vendita di sapere, ma con un guadagno reciproco.