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Concetti Chiave

  • La Scolastica si sviluppa nel Medioevo nelle scuole private, cercando di comprendere la verità rivelata da Cristo attraverso le Sacre Scritture, combinando fede e ragione.
  • La filosofia scolastica si distingue dalla filosofia greca per l'uso della fede come strumento per apprendere ciò che la ragione non può spiegare da sola, culminando nell'opera di Tommaso d'Aquino.
  • Il termine "scolastica" deriva da "scholasticus", che insegnava le arti liberali, e successivamente si dedicò alla filosofia e alla teologia, utilizzando i metodi della "lectio" e della "disputatio".
  • Anselmo d'Aosta, uno dei principali esponenti della Scolastica, introduce il concetto di fede che guida la comprensione della ragione, esemplificato nelle sue opere "Monologion" e "Proslogion".
  • Dal XII secolo, la Scolastica affronta il problema degli "universali", che porta a diverse teorie e scuole di pensiero come il realismo, il nominalismo e il concettualismo.

Indice

  1. Origini della scolastica
  2. Metodi di insegnamento scolastico
  3. Filosofia cristiana e Anselmo d'Aosta
  4. Problema degli universali

Origini della scolastica

La scolastica nasce nel contesto delle scuole private( es: università, monasteri) nell'età medioevale. Proprio in questo periodo infatti si afferma la necessità di trovare delle risposte alle molteplici domande che affliggevano i filosofi greci che, pur elaborando affascinanti idee e concetti, non erano riusciti a portare a termine un compito: trovare la verità. per "verità" si intende quella rivelata da cristo. Dunque si cerca non di formulare altre ideologie ex novo ma di comprendere la verità che è stata consegnata all'uomo tramite le sacre scritture. Rispetto alla filosofia greca, che volge ad una ricerca autonoma, nella filosofia scolastica, come in quella cristiana, è necessario servirsi della fede per apprendere ciò che la ragione limitatamente può spiegare. Infatti proprio la prima fase di questa corrente di pensiero sarà caratterizzata dall'ammissione del binomio fede-ragione, che raggiungerà il suo apice con Tommaso d'aquino, per poi subire un netto distacco decisivo solo nella quarta fase di sviluppo.

Metodi di insegnamento scolastico

La parola "scolastica" fa riferimento alla figura dello "scholasticus", il quale precedentemente insegnava le cosiddette arti liberali (le discipline del trivio e del quadrivio), successivamente passò a occuparsi di filosofia e teologia. insegnava queste due materie attraverso due metodi: "lectio" e "disputatio" (lezione e disputa).

Si commentava un testo di carattere generalmente filosofico o religioso che poi veniva analizzato con tecniche di argomentazione e controargomentazione (dialettica), ponendo tesi e antitesi.

Filosofia cristiana e Anselmo d'Aosta

La scolastica è dunque la filosofia cristiana, basata sul fatto che l'uomo, attraverso la ragione e la logica, può dimostrare che dio esiste e afferrare la verità. uno degli eminenti esponenti è Anselmo d'Aosta, noto per il suo celebre motto "credo ut intelligam"(credo per capire). egli pone una prospettiva conciliante fede-ragione attraverso due opere molto importanti: il monologion (monologo) e proslogion (dialogo): nel primo egli stabilisce alcune evidenze reali, nota ovvero che esistono cose più o meno belle, tutte in modo diverso, alcune più, altre meno, perciò deduce da qui l'esistenza di "gradi di perfezione". Il più alto tra tutti è ovviamente dio, che contiene tutte le qualità esistenti ed è quindi la massima perfezione. Nel secondo egli parte dalla definizione di dio prendendo ad esempio due persone: un credente e un non credente. Entrambi logicamente pensano che dio è un'idea ma il credente ha un punto in più rispetto all'altro: egli crede anche che dio esista, dunque dio ha la qualità di esistere davvero, non solo come idea nella mente di qualcuno. Dal momento che la qualità maggiore (cioè dio) è quella che racchiude tutte le qualità, si considera anche l'esistenza stessa come qualità, egli dice che in pratica dio "ha l'esistenza".

Problema degli universali

A partire dal dodicesimo secolo però gli scolastici vanno incontro a un grande problema: quello degli "universali". essi sono nient'altro che le idee, i concetti generali, il "tì estì" di platone. Si indaga sulla loro esistenza ontologica, quindi se siano reali nella realtà o solo nella mente dell'uomo. Si torna al relativismo, tutto è messo in discussione e si affermano varie teorie: il concetto "in re", "ante rem" e "post rem". Il primo significa che le cose contengono le essenze come una sorta di dualismo forma-materia, il secondo che esistano prima delle cose, separate, i concetti e le idee (come le idee dell'iperuranio di platone), infine la terza stabilisce l'esistenza delle cose, dalla cui osservazione ricavo le idee. da queste nasceranno poi diverse scuole di pensiero: realismo, nominalismo, portato all'estremo con roscellino e concettualismo, con principale esponente Guglielmo da Ockham.

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è la Scolastica e qual è il suo obiettivo principale?
  2. La Scolastica è una corrente di pensiero nata nel contesto delle scuole private medievali, con l'obiettivo di comprendere la verità rivelata da Cristo attraverso le sacre scritture, utilizzando la fede per integrare ciò che la ragione non può spiegare completamente.

  3. Qual è il ruolo della figura dello "scholasticus" nella Scolastica?
  4. Lo "scholasticus" era un insegnante che inizialmente si occupava delle arti liberali e successivamente di filosofia e teologia, utilizzando i metodi della "lectio" e "disputatio" per analizzare testi filosofici o religiosi attraverso la dialettica.

  5. Come si concilia il rapporto tra fede e ragione nella Scolastica?
  6. Nella Scolastica, fede e ragione sono considerate complementari, con la fede che aiuta a comprendere ciò che la ragione da sola non può spiegare, un concetto che raggiunge il suo apice con Tommaso d'Aquino.

  7. Chi è Anselmo d'Aosta e quale contributo ha dato alla Scolastica?
  8. Anselmo d'Aosta è un eminente esponente della Scolastica, noto per il motto "credo ut intelligam" e per le sue opere "Monologion" e "Proslogion", che esplorano la conciliazione tra fede e ragione e l'esistenza di Dio come massima perfezione.

  9. Qual è il problema degli "universali" affrontato dagli scolastici?
  10. Gli scolastici si confrontano con il problema degli "universali", ovvero se le idee e i concetti generali abbiano un'esistenza reale o solo mentale, portando alla nascita di diverse teorie e scuole di pensiero come realismo, nominalismo e concettualismo.

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