giuliabellipario3
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Concetti Chiave

  • Schopenhauer's thought is rooted in the socio-economic context of the early 1800s, marked by industrial optimism and social challenges, fueling existential analysis.
  • The philosopher views the world as a representation shaped by a priori structures like space, time, and causality, based on Kantian philosophy.
  • The phenomenal world is knowable and rational, but not the true reality, which is veiled and requires perception to exist.
  • Schopenhauer believes access to the noumenal reality, or Will, is possible through our physical existence, revealing the illusion of phenomenological representation.
  • His concept of Will as the thing-in-itself leads to a tragic life view, characterized by continuous desire and a lack of rational purpose, resulting in his cosmic pessimism.

Indice

  1. Contesto socio-economico dell'Ottocento
  2. Schopenhauer e la filosofia kantiana
  3. La volontà e il pessimismo cosmico

Contesto socio-economico dell'Ottocento

Il contesto socio-economico della prima metà dell’Ottocento presenta due aspetti profondamente diversi: da un lato la diffusione della rivoluzione industriale in tutto il continente determina una visione ottimistica dello sviluppo storico-sociale, dall’altro i cambiamenti provocati dalla crescente industrializzazione producono situazioni problematiche a livello sociale che alimentano il pessimismo e l’interesse verso l’analisi della condizione esistenziale.

Schopenhauer e la filosofia kantiana

Nato a Danzica nel 1788, Schopenhauer muove il suo pensiero dalle premesse della filosofia kantiana. Egli concepisce il mondo come rappresentazione, in quanto costruito dalle strutture a priori della nostra conoscenza: lo spazio, il tempo e la casualità. Questo mondo, il mondo fenomenico, è conoscibile e razionale, ma non costituisce la realtà autentica, che rimane nascosta dietro l’apparenza del fenomeno. Esso, tuttavia, in quanto rappresentazione, non sussiste di per sé come oggetto, ma presuppone sempre un soggetto che lo rappresenti. Pertanto, il mondo esiste solo in quanto è percepito, e il soggetto esiste solamente in quanto percepisce. Per Schopenhauer ci è possibile accedere a questa realtà, perché ciascuno di noi ne fa parte come corpo. Attraverso il corpo gli è dunque possibile accedere alla dimensione noumenica della volontà (la cosa-in-sé), lacerando il “velo di Maya” della rappresentazione fenomenica.

La volontà e il pessimismo cosmico

La concezione della cosa-in-sé come Volontà determina una condizione tragica, perché la vita è segnata dal desiderio continuo. In quanto si sottrae al principio di ragion sufficiente (quello considerato da Schopenhauer “il fondamento delle scienze”), la Volontà è a-razionale, senza finalità e sprovvisto di senso. Essa si oggettiva in idee che rappresentano le specie, mentre gli individui sono soltanto apparenza fenomenica, prodotta dalle strutture a priori del tempo e dello spazio. Da queste premesse Schopenhauer deriva una visione fortemente pessimistica dell’essere, della società e dell’esistenza. Il suo è un pessimismo cosmico, perché il principio metafisico stesso, che agisce in tutti i viventi, è privo di razionalità e finalità. È inoltre un pessimismo storico e sociale, perché nella storia non agisce nessuna razionalità o provvidenza e nella società dominano il conflitto e la sofferenza. Infine vi è anche un pessimismo esistenziale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Schopenhauer riguardo al mondo come rappresentazione?
  2. Schopenhauer concepisce il mondo come rappresentazione, costruito dalle strutture a priori della nostra conoscenza, come spazio, tempo e casualità. Questo mondo fenomenico è conoscibile e razionale, ma non rappresenta la realtà autentica, che rimane nascosta dietro l'apparenza del fenomeno.

  3. Come Schopenhauer descrive la Volontà e quale impatto ha sulla sua filosofia?
  4. Schopenhauer descrive la Volontà come la cosa-in-sé, a-razionale e priva di finalità, che determina una condizione tragica di desiderio continuo. Questa concezione porta a una visione pessimistica dell'essere, della società e dell'esistenza, poiché la Volontà è priva di razionalità e finalità.

  5. Quali sono le implicazioni del pessimismo di Schopenhauer sulla società e l'esistenza?
  6. Il pessimismo di Schopenhauer implica che nella storia e nella società non agisce nessuna razionalità o provvidenza, dominano il conflitto e la sofferenza. Questo pessimismo è cosmico, storico e sociale, influenzando profondamente la visione dell'esistenza umana.

Domande e risposte

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