Concetti Chiave
- Protagora, uno dei sofisti più noti, è famoso per la sua eloquenza e per la tesi "L’uomo è misura di tutte le cose".
- Le sue idee religiose controverse lo portarono ad allontanarsi da Atene a causa di un'accusa di empietà.
- Protagora è autore di opere come 'Ragionamenti demolitori' e 'Antologie', sebbene molti suoi scritti siano andati perduti.
- La famosa tesi di Protagora è interpretata in vari modi: individuale, universale e sociale, a seconda del significato attribuito a "uomo" e "cose".
- Globalmente, la posizione di Protagora è vista come una forma di umanesimo, fenomenismo e relativismo conoscitivo e morale.
Indice
Protagora e la sua influenza
Protagora è uno dei sofisti più riconosciuti per il fatto che rispecchiava maggiormente la teoria sofista, la cui fama si diffuse in tutta la Grecia, in virtù del suo grande fascino intellettuale e della sua straordinaria eloquenza. Protagora nacque ad Abdera intorno al 490a.C.
Frequentò scuola in numerose città e soggiorno ad Atene dove conosce Pericle, ma le sue idee spregiudicate in fatto di religioni gli crearono però molte opposizioni, non che un’accusa pubblica di empietà, per la quale dovette allontanarsi da Atene.Le opere di Protagora
Tra le sue opera sono presenti ‘Ragionamenti demolitori’ e le Antologie. Il filosofo compose inoltre altri scritti ma di cui rimangono pochi frammenti.
La tesi fondamentale di Protagora
La tesi fondamentale di Protagora, che è divenuta famosa attraverso i secoli e che esprime bene lo spirito di tutta la sofistica è: L’uomo è misura di tutte le cose, delle cose che sono in quanto sono, delle cose che non sono in quanto non sono. Questa espressione vuol dire che l’uomo è il metro, cioè il soggetto del giudizio, della realtà o irrealtà delle cose, del loro modo di essere e del loro significato. Sul preciso senso filosofico della tesi esistono però varie interpretazioni, a seconda del valore che si attribuisce alle nozioni di ‘’uomo’’ e di ‘’cose’’.
Interpretazioni della tesi di Protagora
Una prima interpretazione, risalente a Platone, intende per ‘’uomo’’ l’individuo singolo e per ‘’cose’’ gli oggetti percepiti attraverso i sensi, in alter parole vuole dire che le cose appaiono diversamente a seconda degli individui che le percepiscono e dei sono stati fisici e psichici, per cui: tante teste e tante situazioni, tante misure.
Una seconda interpretazione, attribuisce alla parola ‘’uomo’’ il significato universal di umanità o natura umana, e alla parola cose il significato più vasto di realtà generale, da questo punto di vista vorrebbe dire che gli individui giudicano la realtà tramite parametri comuni tipici della specie razionale a cui appartengono, cioè all’umanità.
Per una terza interpretazione, l’uomo sarebbe invece la comunità o civiltà, cui l’individuo appartiene e le cose sarebbero soprattutto i valori o gli ideali che ne stanno alla base. In alter parole,Protagora intenderebbe dire che ognuno valuta le cose secondo la mentalità del gruppo sociale cui appartiene.
Umanesimo e relativismo di Protagora
Globalmente considerata, la posizione di Protagora è dunque una forma di umanesimo (in quanto ciò che ci afferma o si nega intorno alla realtà presuppone sempre l’uomo come soggetto del discorso o baricentro di giudizio, cioè come criterio, regola o metro di valutazione), di fenomenismo (in quanto noi non abbiamo mai a che fare con la realtà in se stessa, ma con il fenomeno, ossia con la realtà la quale appare a noi) e di relativismo conoscitivo e morale (in quanto non esiste una verità assoluta, cioè sciolta dai vari punti di vista, ma ogni verità, o ideale, o modello di comportamento, è relative a chi giudica nell’ambito di una certa situazione).
Domande da interrogazione
- Chi era Protagora e quale fu il suo contributo alla sofistica?
- Quali furono le conseguenze delle idee di Protagora ad Atene?
- Quali sono le interpretazioni principali della tesi di Protagora?
- Come si può descrivere globalmente la posizione filosofica di Protagora?
Protagora era uno dei sofisti più riconosciuti, noto per il suo fascino intellettuale e la sua eloquenza. La sua tesi fondamentale, "L’uomo è misura di tutte le cose", esprime lo spirito della sofistica e ha avuto un impatto duraturo.
Le idee spregiudicate di Protagora in materia di religione gli crearono molte opposizioni ad Atene, portando a un'accusa pubblica di empietà e al suo allontanamento dalla città.
Ci sono tre interpretazioni principali: una vede l'uomo come individuo e le cose come oggetti percepiti; un'altra considera l'uomo come umanità e le cose come realtà generale; la terza interpreta l'uomo come comunità e le cose come valori sociali.
La posizione di Protagora è una forma di umanesimo, fenomenismo e relativismo conoscitivo e morale, poiché pone l'uomo al centro del giudizio e nega l'esistenza di una verità assoluta.