Concetti Chiave
- Protagora, figura centrale del relativismo culturale, afferma che esistono tante verità quanti sono gli uomini, ponendo l'uomo come misura di tutte le cose.
- Nel suo concetto di logos, Protagora enfatizza la correttezza grammaticale, la critica all'epica e le capacità argomentative per rappresentare adeguatamente la realtà.
- Per Protagora, giustizia e legge coincidono, servendo all'uomo come strumenti di progresso, in funzione dell'utile e del vantaggioso.
- Protagora adotta un atteggiamento agnostico riguardo all'esistenza degli dèi, considerando impossibile stabilire la loro esistenza, provocando reazioni negative ad Atene.
- La sua opera più nota, la Verità, sottolinea la riflessione sull'utile e sull'efficacia nella realtà, consolidando Protagora come simbolo del pensiero relativista.
Protagora - vita e pensiero: il relativismo
Protagora nasce probabilmente nel 490 a.C. da una famiglia abbiente. Tutto quello che sappiamo su di lui ci è pervenuto tramite testimonianze indirette. La sua opera più nota è la Verità, che, come suggerisce il titolo, pone l’accento sulla riflessione sulla verità.
Protagora è il “simbolo” del relativismo culturale, poiché sostiene che esistono tante verità quanti ne sono gli uomini e pone l’uomo come “strumento” di misura.
Il discorso ideale di Protagora mette in risalto il concetto dell’utile e prevale tutto ciò che è efficace nella realtà.
Il logos
Protagora volge una riflessione anche in merito al logos, che significa “discorso, e definisce a questo proposito tre piani: la correttezza grammaticale, la critica all’epica e le capacità argomentative. Un logos corretto non presta solo attenzione al rispetto delle regole grammaticali, ma presenta anche delle argomentazioni adatte e conformi alla critica della tradizione dell’epica. Il logos è quindi un modo per individuare adeguatamente la realtà.
La giustizia
Per Protagora giustizia e legge coincidono, in quanto la legge ha ragione di esistere in funzione dell’utile e del vantaggioso, ed è uno strumento di cui l’uomo (posto al centro della riflessione di Protagora) si serve per progredire ed evolversi.
L’opinione sugli dèi
In merito all’esistenza degli dèi, Protagora mostra un atteggiamento agnostico, in quanto ritiene che non sia possibile stabilire se gli dèi esistano o meno. Questo atteggiamento è giudicato sovversivo e anticonformista dalla società ateniese dell’epoca e gli costa l’accusa di empietà.