Concetti Chiave
- Protagora, nato ad Abdera nel V secolo a.C., è considerato l'iniziatore della sofistica, noto per la sua affermazione che "l'uomo è misura di tutte le cose".
- La sua filosofia introduce il relativismo, dove la verità non è assoluta ma soggettiva, variando a seconda delle percezioni individuali.
- I fenomeni percepiti dai sensi sono imperfetti ma essenziali per conoscere la verità, che non è stabile poiché influenzata da diverse esperienze sensoriali.
- Protagora sottolinea che tutte le opinioni sono valide e devono essere discusse, con la componente emotiva che gioca un ruolo cruciale nelle decisioni.
- La verità emerge da un consenso popolare su questioni inevitabili, rappresentando un costrutto teorico che richiede l'opinione collettiva.
Protagora
Protagora nasce negli anni ottanta del V secolo a.C. ad Abdera, Tracia ed è considerato l’iniziatore della sofistica. Una delle sue più importanti affermazioni è “L’uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono per quel che sono, di quelle che non sono per quel che non sono”, questa è quindi l’unica verità, la verità non è qualcosa di astratto, ma al centro dell’essere risulta esserci l’uomo. L’uomo può essere inteso semplicemente come specie umana (generica) oppure tramite una verità soggettiva, attraverso diverse interpretazioni, l’uomo può essere inteso come singolo, ciascun individuo del pianeta, in questo caso “ciò che è” coincide con “ciò che appare”, non si ha, quindi, una verità assoluta e si parla di relativismo.
Protagora ritiene che i fenomeni (ossia ciò che viene attestato dai sensi):
-rivelino l’essere in quanto è
-non siano perfetti, ma che siano gli unici strumenti per conoscere la verità la verità non è, quindi, stabile in quanto è soggetta a fenomeni diversi. Risulta esserci una competizione tra gli individui per far coincidere tutte le idee con la propria, la verità non è oggettiva e disinteressata, ma deriva dal rapporto personale con il mondo, l’uomo è misura, quindi capisce quanto vale il proprio interesse o quello degli altri. La componente emotiva è molto importante per le decisioni, di conseguenza tutti i punti di vista assumono la medesima importanza, tutte le opinioni sono vere, ma devono essere discusse. Dal punto di vista della verità tutto è vero, ma dal punto di vista pratico (morale) si deve capire cosa è più utile e cosa è meno utile (utile personale).
In conclusione la verità:
-deriva da un consenso popolare (maggioranza) su questioni che non si possono non decidere -è un costrutto teorico che richiede l’opinione di tutti