ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • La logica stoica distingue tra logos come discorso e logos come pensiero, attribuendo al primo la retorica e al secondo la dialettica.
  • Gli stoici differenziano le voci "significanti" dai concetti "significati", e questi ultimi dalle cose a cui si riferiscono.
  • Il ragionamento stoico si basa su una connessione tra proposizioni di qualsiasi specie, oltre la forma soggetto-copula-predicato.
  • Gli stoici hanno analizzato relazioni logiche, inclusi i "casi" della declinazione greca, offrendo contributi rilevanti all'analisi linguistica.
  • Mentre Aristotele sviluppò la logica dei predicati, gli stoici si concentrarono sulla logica delle proposizioni e delle relazioni temporali.

Il "Portico" di Zenone

Indice

  1. La logica stoica e il logos
  2. Analisi linguistica e grammatica
  3. Ragionamento e connessioni stoiche
  4. Logica dei predicati e delle proposizioni

La logica stoica e il logos

La logica stoica distingue più nettamente della aristotelica tra il logos come discorso e il logos come pensiero, facendo del primo l'oggetto della retorica, che si occupa del discorso espresso in parole, del secondo l'oggetto della dialettica, intesa come dottrina del ragionamento.

Analisi linguistica e grammatica

Nelle parole gli stoici distinguono tra le voci "significanti" e i concetti "significati" e questi, a loro volta sono tenuti distinti dalle cose a cui i significati si riferiscono. Tutto ciò si spiega, dal momento che per Zenone il greco era una lingua imparata, diversa da quella che spontaneamente avevano parlata i suoi ascendenti. La distinzione portò la scuola stoica a molte analisi linguistiche particolari, di cui si valsero (vinta una certa diffidenza) anche i grammatici alessandrini.

Ragionamento e connessioni stoiche

Il ragionamento, che per Aristotele connetteva ("implicandole" l'una nell'altra per mezzo del sillogismo) proposizioni della forma soggetto-copula-predicato (esempio: Socrate è uomo), dagli stoici è studiato su un piano più generale, come una connessione tra proposizioni di qualsiasi specie, nelle quali il verbo stabilisce una determinata relazione tra il soggetto e i diversi "complementi" (esempio: "La madre mette un figlio al mondo").

Buona parte delle relazioni che si studiano a scuola, appunto di "analisi logica", furono analizzate dagli stoici: compresi, quindi, i "casi" della declinazione greca.

Logica dei predicati e delle proposizioni

In termini moderni, si può dire che Aristotele studiò la "logica dei predicati" o delle classi (formate da tutti gli individui che hanno uno stesso predicato), e gli stoici la "logica delle proposizioni", che enunciano determinate relazioni: tra cui, in particolare, le relazioni temporali.

Mentre in Aristotele il nesso che permette di collegare i concetti è l'inerenza del predicato al soggetto (analoga all'appartenenza di un accidente alla sostanza), le relazioni che studiano gli stoici sono nessi tra enti indipendenti, o eventi diversi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la distinzione principale tra la logica stoica e quella aristotelica?
  2. La logica stoica distingue tra il logos come discorso e il logos come pensiero, mentre la logica aristotelica non fa questa distinzione così netta.

  3. Come gli stoici analizzano il ragionamento rispetto ad Aristotele?
  4. Gli stoici studiano il ragionamento come una connessione tra proposizioni di qualsiasi specie, non limitandosi alla forma soggetto-copula-predicato come Aristotele.

  5. Qual è l'approccio degli stoici alla logica delle proposizioni?
  6. Gli stoici si concentrano sulla logica delle proposizioni, che enunciano relazioni tra enti indipendenti o eventi diversi, inclusi i nessi temporali.

Domande e risposte

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