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Concetti Chiave

  • Plotino afferma che tutte le realtà, sia superiori che sensibili, devono la loro esistenza all'Uno, un principio superiore all'essere stesso.
  • L'unità è essenziale per l'esistenza di gruppi organizzati e oggetti composti, come eserciti o case, che perdono la loro natura se separati.
  • L'anima, pur generando l'unità nel mondo sensibile, non coincide con l'Uno, ma si riferisce a esso come fonte di ordine e forma.
  • Esiste una gerarchia di unità: più un oggetto è unificato, più elevata è la sua forma di esistenza, con l'Uno al vertice.
  • L'Uno, a differenza di tutto ciò che esiste, è privo di molteplicità, distinguendosi per l'assenza di parti separabili.

Indice

  1. Il principio dell'Uno
  2. Esempi di unità
  3. L'anima e l'Uno
  4. Gradi di unità
  5. L'Uno e la molteplicità

Il principio dell'Uno

Plotino apre la trattazione dell'Uno enunciando un principio basilare: tutto ciò che è, sia le realtà superiori e incorporee (cioè le Idee e l'anima), sia i corpi sensibili, devono il loro essere all'Uno. Il principio che spiega perché tutte le cose "sono" ed esistono non è esso stesso "Essere" , ma qualcosa di superiore. Questa tesi è esposta come se si trattasse di una premessa indimostrabile e fondamentale da cui dipende tutto il resto.

Esempi di unità

Plotino elenca i casi in cui constatiamo che l'esistenza di qualcosa dipende dall'unità, citando cose che hanno in sé molte componenti organizzate secondo una struttura unitaria. Per esempio un esercito o un gregge. Un esercito non è solo la somma di soldati: se noi chiamiamo molti soldati "un" esercito, la ragione è che vi è un'unità interna a ciò di cui parliamo. Lo stesso vale per un coro o un gregge. In tutti questi casi, si hanno molti individui separabili (soldati, cantori, animali) che però formano un gruppo unitario. Il secondo gruppo di esempi riguarda invece oggetti composti da molte parti organizzate secondo un disegno o un progetto, come una casa o una nave. Se noi dividiamo tutti questi oggetti, essi perdono la loro unità e, in tal modo, diventano qualcos'altro, cambiando la loro natura.

L'anima e l'Uno

Plotino passa all'anima, ossia al principio incorporeo che genera il mondo sensibile e dà forma a esso. Anche l'azione dell'anima è ricondotta all'unità: dare forma e ordine alla materia significa dare unità al mondo dei corpi. A questo punto si ha una domanda: se l'anima dà ordine e unità al mondo dei corpi, perché non pensare che l'Anima e l'Uno siano la stessa cosa? La risposta di Plotino è netta: certamente le cose non stanno così. Per concludere, l'anima dà unità alle cose, ma non è essa stessa l'Uno. In realtà, l'anima forma gli individui unitari del nostro mondo guardando a qualcosa di superiore, l'Uno per l'appunto.

Gradi di unità

Plotino enuncia un altro principio generale: se vi fossero solo parti molteplici sprovviste di qualsiasi unità, ogni oggetto si disgregherebbe. Tuttavia, ci sono gradi diversi di unità: l'unità di un mucchio di sabbia è inferiore all'unità di un organismo. Ora, secondo Plotino, tanto più un oggetto è unificato, tanto più esso ha essere o, per meglio dire, esso ha un tipo o una forma di esistenza superiore.

Insomma: vi è una gerarchia tra le cose che esistono, e il grado di unità è il criterio che permette di organizzare questa gerarchia. Anche se Plotino non la esplicita, vi è una evidente eccezione a questo principio generale: l'Uno, che ha il grado massimo di unità, non è una delle cose che "sono", nel senso che esso è superiore persino all'essere.

L'Uno e la molteplicità

Plotino illustra il principio appena enunciato. Si noti la distinzione tra ciò che ha l'Uno (vale a dire, ciò che, pur essendo molteplice, ha un'unità di ciò che lo compone) e ciò che non è nient'altro se non l'uno. L'anima ha un certo grado di molteplicità: essa ha un pensiero, ha forme in base a cui organizza il mondo dei corpi. Ciò non toglie che la sua unità sia superiore a ciò che è composto di parti separabili (per esempio un gregge), o anche a quella di un corpo organizzato. In breve: solo l'Uno è privo di ogni molteplicità. Ogni altra cosa, dalle Idee ai corpi, ha sempre un grado di molteplicità ed esiste nella misura in cui questa molteplicità è unificata.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il principio basilare enunciato da Plotino riguardo all'Uno?
  2. Plotino afferma che tutto ciò che esiste, sia le realtà superiori e incorporee che i corpi sensibili, devono il loro essere all'Uno, che è superiore all'essere stesso.

  3. Come Plotino descrive l'unità nelle componenti organizzate?
  4. Plotino spiega che l'esistenza di qualcosa dipende dall'unità, come nel caso di un esercito o un coro, dove molte componenti formano un gruppo unitario.

  5. Perché l'anima non è considerata l'Uno secondo Plotino?
  6. L'anima dà unità al mondo dei corpi, ma non è l'Uno; essa guarda a qualcosa di superiore, l'Uno, per formare gli individui unitari.

  7. Come si articola la gerarchia dell'unità secondo Plotino?
  8. Plotino afferma che ci sono diversi gradi di unità, e tanto più un oggetto è unificato, tanto più ha un tipo di esistenza superiore.

  9. Qual è l'eccezione al principio della gerarchia dell'unità?
  10. L'Uno è l'eccezione, poiché ha il grado massimo di unità ed è superiore persino all'essere, non rientrando tra le cose che "sono".

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