Concetti Chiave
- Il curricolo educativo di Platone nella Repubblica è destinato a formare le classi dominanti, come i guardiani e i governanti, escludendo i lavoratori.
- Platone affida la responsabilità dell'educazione alla polis e alle istituzioni pubbliche per il bene collettivo della città.
- Rifiuta sia l'educazione privata aristocratica che l'insegnamento a pagamento dei sofisti, preferendo un sistema pubblico.
- Il percorso formativo inizia con musica e ginnastica, seguite da addestramento militare, e si completa con discipline matematiche e dialettica per i più meritevoli.
- Le discipline, tranne la dialettica, devono essere praticate fin dall'infanzia per plasmare i caratteri e individuare le predisposizioni naturali.
Indice
Il curricolo educativo di Platone
Il curricolo educativo presentato da Platone nella Repubblica è concepito per la formazione delle classi dominanti, ossia per i guardiani e i governanti, mentre ne restano esclusi i lavoratori, cui è destinata un'istruzione tecnico-professionale, che li metta in grado di esercitare la loro funzione produttiva.
Responsabilità educativa della polis
La responsabilità dell'educazione è affidata alla polis, alle istituzioni pubbliche, nel convincimento che solo in questo modo sia possibile un'educazione che abbia come scopo il bene della città nel suo insieme. A Platone questo risultato non sembra realizzabile né attraverso l'educazione impartita privatamente, in famiglia (come nella tradizione dell'aristocrazia), né per mezzo dell'insegnamento a pagamento dei sofisti (come accadeva per i rampolli dei ceti ricchi della polis democratica).
Percorso formativo nella Repubblica
Il percorso formativo della Repubblica ha come base la musica e la ginnastica, a cui si aggiunge l'addestramento militare; su questo primo livello si innesta poi la preparazione intellettuale e scientifica, destinata ai migliori e composta dalle discipline matematiche e dalla dialettica. Tutte le discipline, a eccezione della dialettica, debbono essere praticate fin dalla fanciullezza. Questo perché, nella giovinezza, si possono meglio plasmare i caratteri e perché il loro esercizio precoce consente di individuare le disposizioni naturali di ogni individuo e quindi di decidere chi, all'interno del gruppo dei guardiani, potrà diventare governante.