Anna___04
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Concetti Chiave

  • Parmenide è un filosofo di Elea del VI-V secolo a.C., fondatore dell'ontologia, lo studio dell'essere.
  • La sua opera "Sulla natura" esplora la distinzione tra la verità assoluta e le opinioni umane mortali.
  • Parmenide distingue tra due vie di ricerca: la via dell'essere che conduce alla verità, e la via del non essere, che è impraticabile.
  • L'essere per Parmenide è unico, indivisibile, eterno, immutabile e perfetto, simile a una sfera.
  • Parmenide critica la conoscenza sensibile come ingannevole, sostenendo che gli uomini seguono percorsi di percezioni fallaci.

Indice

  1. Parmenide e l'ontologia
  2. L'opera principale di Parmenide
  3. Le due vie della conoscenza
  4. Caratteristiche dell'essere parmenideo

Parmenide e l'ontologia

Parmenide vive a Elea tra il VI e il V secolo a.C. Egli rappresenta uno dei pilastri portanti della riflessione sull’essere, nonché l’iniziatore dell’ontologia (studio dell’essere), che studia tutto ciò che è ancor prima delle sue manifestazioni fisiche.

L'opera principale di Parmenide

La sua opera più importante è Sulla natura, scritta in esametri, in cui il filosofo riceve un insegnamento sulla verità di cui si farà portatore agli umani.

Le due vie della conoscenza

Al termine del suo viaggio, Parmenide scopre che esistono due modi di vedere la realtà: da un lato “la ben rotonda Verità”, dall’altro l’opinione degli esseri mortali. Di questi due modi, solo al primo è associata una conoscenza autentica, mentre l’altro è incentrato sulle deboli opinioni umane.

A questi due modi di vedere le cose corrispondono due vie di ricerca: la via dell’essere e la via del non essere. La prima darà accesso alla Verità ultima delle cose, mentre l’altra non è percorribile in quanto per Parmenide il non essere non esiste e non si può pensare.

Per definire l’essere parmenideo sono indispensabili tre parametri: esistenza, conoscenza e verità.

Oltre alle due strade che la dea introduce a Parmenide, una terza via potrebbe essere quella della dóxa (opinione), che non conduce da nessuna parte.

Caratteristiche dell'essere parmenideo

L’essere parmenideo ha delle caratteristiche fondamentali: è unico, indivisibile, sempre esistente, non soggetto a trasformazioni e perfetto, perciò paragonato a una sfera.

Questo elemento non viene concretamente definito da Parmenide, che spiega che non è percepibile con i sensi nel nostro mondo sensibile e tramite una conoscenza sensibile e quindi ingannevole. Tuttavia la strada intrapresa dagli umani è quella dei sensi, ed è per questo che il filosofo li definisce “sordi” e “ciechi”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo principale di Parmenide alla filosofia?
  2. Parmenide è considerato uno dei fondatori dell'ontologia, lo studio dell'essere, e ha introdotto l'idea che l'essere è unico, indivisibile e perfetto.

  3. Quali sono le due vie della conoscenza secondo Parmenide?
  4. Parmenide distingue tra la via della Verità, che porta alla conoscenza autentica, e la via dell'opinione, che si basa su percezioni umane deboli e ingannevoli.

  5. Quali sono le caratteristiche dell'essere parmenideo?
  6. L'essere parmenideo è descritto come unico, indivisibile, eterno, immutabile e perfetto, simile a una sfera, e non può essere percepito attraverso i sensi.

Domande e risposte

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