Concetti Chiave
- Platone chiude la sua produzione filosofica con "Leggi", enfatizzando il tema politico che ha dominato la sua vita.
- In "Leggi", Platone introduce un modello di stato imperfetto ma realizzabile, in contrasto con la città perfetta di "Repubblica".
- L'introduzione delle leggi è centrale nel nuovo modello, superando la sofocrazia e garantendo stabilità attraverso l'applicazione universale.
- Un consiglio notturno viene proposto per assicurare la virtù e il bene comune, fungendo da supremo sorvegliante.
- In "Leggi", Platone adotta una visione più tradizionalista del ruolo delle donne, differente dall'uguaglianza di genere in "Repubblica".
La revisione del progetto politico
L'ultimo dialogo di Platone è "Leggi"
Platone chiude la sua produzione tornando sul progetto politico, dimostrando come il problema politico fosse stato nella sua vita sempre centrale. In questo dialogo Platone costruisce un confronto con il modello di stato descritto in Repubblica che era stato definito la città perfetta.
Il modello di stato descritto in "Leggi" viene definita imperfetta e per questa realizzabile.
L'elemento centrale che differenzia i due poteri di stato è l'introduzione delle leggi che nel modello descritto in "Repubblica" non esistevano, perché vi era la sofocrazia.
Platone in questo nuovo modello di città imperfetta prevede la presenza di un consiglio notturno che rappresenta una sorta di supremo sorvegliante che deve garantire la realizzazione della virtù, ovvero il perseguimento del bene.
Mentre in "Repubblica" mancava l'introduzione di una religione condivisa da tutti, che si basi sulla convinzione di un'esistenza divina, che funga da collante tra i membri di una comunità, che si riconosce in questo culto.
Altri spetti cambieranno in "Leggi" rispetto a "Repubblica". Cambia la condizione della donna, in "Repubblica" le donne sono considerate al pari dell'uomo, mentre in "Leggi" Platone torna tradizionalista.