Concetti Chiave
- Platone vede la democrazia come una delle quattro forme degenerate di governo, con la tirannide come la peggiore.
- La timocrazia è caratterizzata dal dominio di coloro che bramano onori, mentre l'oligarchia è guidata dai ricchi.
- La democrazia, secondo Platone, nasce dalla tensione tra ricchi e poveri e porta a una libertà disordinata.
- La tirannide è vista come il regime più spregevole, dove il sovrano è schiavo delle proprie passioni.
- Platone propone una costituzione mista come soluzione ottimale, bilanciando monarchia e democrazia per ottenere equilibrio tra obbedienza e libertà.
Indice
Le quattro degenerazioni di Platone
Platone nel dipingere il suo stato ideale pone la democrazia come una delle quattro forme degenerate di costituzione, ognuna peggiore di quella che la precede
1. Timocrazia: dove governano i desiderosi di onori, ambiziosi e diffidenti verso i sapienti.
2. Oligarchia: il governo fondato sul censo in cui comandano i ricchi.
3. Democrazia: in cui tutti i cittadini sono liberi e ad ognuno è concesso di fare ciò che vuole con il risultato di abbandonarsi a desideri smodati. Essa nasce dalla contrapposizione tra ricchi e poveri e dalla conseguente rivolta popolare nella quale si affermano i leader che demagogicamente assecondano tendenze e desideri del popolo. La libertà democratica porta con se un virus di indisciplina che si estende tanto in ambito politico quanto in quello privato, per arrivare fino alle bestie. È proprio questo eccesso distruttivo a provocare la quarta degenerazione.
4. Tirannide: è la forma di Stato più spregevole nella quale il sovrano per guardarsi dall’odio dei cittadini si circonda degli individui peggiori, vivendo schiavo delle proprie passioni.
La tripartizione delle costituzioni
Nel “Politico” Platone a seconda del numero di persone al governo (una, poche, molte) propone una tripartizione delle costituzioni accoppiando ciascuna alla sua inevitabile degenerazione: monarchia-tirannide; aristocrazia-oligarchia; democrazia(dove si governa secondo le leggi)-democrazia eslege (nella quale si vive fuori dalla legge). Platone pertanto conclude che tra i regimi illegali la democrazia è i migliore, poiché presenta un potere frazionato, ma il peggiore tra quelli rispettosi della legge.
Le madri delle costituzioni politiche
Nelle “Leggi” invece parla di due madri delle costituzioni politiche, due tipi puri: la monarchie e la democrazia, dalla cui combinazione deriverebbero le varie costituzioni. La soluzione ottimale risiede nel giusto equilibrio tra le due componenti, in modo da ottenere un’equa misura di obbedienza e libertà. Si approda così alla costituzione mista, che compare anche nel “Messeno” dove il filosofo fa pronunciare ad Aspasia (l’amante di Pericle) un elogio della democrazia analogo a quello di Pericle, nel quale l’etera afferma che la democrazia altro non è se non “un’aristocrazia con l’approvazione della massa”.
La complessità della politica platonica
Detto questo si intuisce il carattere estremamente complesso della politica, partendo dal quale Platone nega che la sua amministrazione possa essere lasciata nelle mani dell’incolto demos.
Il contesto storico di Platone
C’è tuttavia a da tener conto che Platone nasce ne 427 a.C., periodo di crisi per la democrazia (dovuto anche alla contingente guerra con Sparta) che vedrà la sua destituzione nel 411 a.C. da parte di un regime oligarchico; una successiva reinstallazione intorno al 406, che avrà però termine dopo la sottomissione ateniese all’egemonia spartana nel 404 a.C. quando si imporrà l’oligarchia dei Trenta tiranni. Nel 403 a.C. Trasibulo riuscirà a riformare una democrazia popolare, la stessa che nel 399 condannerà a morte Socrate.
Domande da interrogazione
- Quali sono le quattro forme di governo degenerate secondo Platone?
- Come descrive Platone la democrazia nel suo stato ideale?
- Qual è la visione di Platone sulla costituzione mista?
- Quali eventi storici influenzano la visione di Platone sulla democrazia?
Platone identifica quattro forme di governo degenerate: timocrazia, oligarchia, democrazia e tirannide, ognuna peggiore della precedente.
Platone vede la democrazia come una forma di governo in cui la libertà eccessiva porta a desideri smodati e indisciplina, risultando in una degenerazione verso la tirannide.
Platone propone una costituzione mista come soluzione ottimale, combinando monarchia e democrazia per ottenere un equilibrio tra obbedienza e libertà.
La visione di Platone è influenzata dalla crisi della democrazia nel suo tempo, inclusa la guerra con Sparta e l'instaurazione di regimi oligarchici, culminando con la condanna a morte di Socrate.