Concetti Chiave
- L'iperuranio di Platone è una struttura di idee ingenerate e immutabili, che esplora il concetto del molteplice e del non essere.
- Nel dialogo "Parmenide", Platone mette in crisi il concetto di unità, suggerendo che l'uno non può essere assoluto senza i molti.
- Il "sofista" spiega il non essere come diversità, essenziale per l'esistenza di ogni idea come entità distinta.
- L'iperuranio è ordinato ontologicamente, con idee generali al vertice e specifiche ai livelli inferiori, culminando nell'idea del bene e dell'uno.
- Platone introduce un principio formale intellegibile e uno materiale caotico, rappresentati dall'uno e dalla diade rispettivamente.
Indice
L'iperuranio e le idee
Nel mondo dell’iperuranio ci sono molte idee; o meglio, le idee di tutte le cose, e le idee di tutte queste cose sono ingenerate, immutabili come lo era l’eleatico. Allora come possono esistere i molti e come po’ esistere il non essere? P- deve rispondere a queste domande se vuole sviluppare la struttura dell’iperuranio, che è una struttura molteplice. Il molteplice a sua volta ha a che fare con il non essere. Ci prova all’inizio nel Parmenide, dove è messo in crisi il concetto di unità, ovvero l’uno non può essere pensato in modo assoluto e univoco. Questa iniziale messa in crisi del concetto dell’uno o dell’essere trova una spiegazione nell’altro dialogo, il "sofista".
Il concetto di non essere
Esiste il non essere come diversità, alterità, cioè ogni idea per essere quella che è deve essere diversa dalle altre e dunque deve non essere.
Struttura gerarchica dell'iperuranio
Platone ci viene a dire che l’uno-essere non è senza i molti, e così i molto non sono senza l’uno. L’iperuranio è strutturato secondo un ordine che non è gerarchico e legato alla cronologia, ma semmai gerarchico su base ontologica, quasi una ricchezza di essere. Le idee che stnano più in alto in questa struttura sono quelle più generali; man mano si scende le idee si fanno sempre più specifiche. I livelli più alti non minimi, di idee generalissime e più si scende e più troviamo un numero sempre più grande.
Principi supremi e il bene
All’apice dell’iperuranio c’è il principio supremo che troviamo definito in due modi: l’idea del bene (repubblica) e l’idea dell’uno (dottrine non scritte) queste due definizioni sono sovrapponibili. Tutto ciò che procede dall’uno, in quanto questo è principio supremo, è bene. Quindi, tutto ciò che è nell’iperuranio è bene. Ma dunque il male è solo qualcosa di fisico.
Principio formale e la Diade
Il principio formale intellegibile dà forma alle idee.
Platone affianca un altro principio ma di rango inferiore, illimitato e caotico. C’è la collaborazione fra principio formale che dà ordine e la Diade. L’uno è il principio supremo formale intellegibile. La diade è principio materiale intellegibile.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura dell'iperuranio secondo Platone?
- Come Platone spiega l'esistenza del non essere?
- Quali sono i principi supremi nell'iperuranio?
L'iperuranio è strutturato in modo non gerarchico cronologicamente, ma ontologicamente, con idee più generali ai livelli più alti e idee più specifiche man mano che si scende.
Platone spiega il non essere come diversità e alterità, dove ogni idea deve essere diversa dalle altre per essere quella che è, quindi deve non essere.
I principi supremi nell'iperuranio sono l'idea del bene e l'idea dell'uno, che sono sovrapponibili e rappresentano il principio supremo da cui tutto procede come bene.