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Concetti Chiave

  • La via dell'errore di Parmenide riguarda la compresenza di essere e non essere, come dimostrato attraverso esempi quotidiani.
  • Secondo Parmenide, ogni cosa può essere vista come esistente e non esistente a seconda delle circostanze o delle percezioni.
  • L'essere puro è l'unico stato immutabile dove essere e non essere non si sovrappongono; tuttavia, non esiste nella realtà.
  • Parmenide ha inaugurato il principio di contraddizione e la Metafisica, una filosofia che esplora l'esistenza oltre la fisica.
  • La Metafisica distingue tra ciò che esiste solo nella mente e ciò che è percepibile, confondendo spesso il pensiero con la realtà.

Indice

  1. La compresenza di essere e non essere
  2. Il paradosso della percezione sensoriale
  3. Il concetto di essere puro
  4. Parmenide e la nascita della metafisica

La compresenza di essere e non essere

La via dell'errore consiste nel credere nella compresenza di essere e di non essere. Anche se può apparire complesso, in realtà questa cosa avviene continuamente, anzi direi sempre.

Il paradosso della percezione sensoriale

Prendiamo il caso di una qualunque persona, che c'è stata, ha avuto l'essere.

Alla sua morte però, egli non c'era, non esisteva più. Questa persona è un oggetto dei sensi per chi l’ha vista, per chi l'ha conosciuta, quindi, in poche parole egli c'è ma anche non c'è. Quindi, allo stesso soggetto possiamo attribuire due predicati opposti cioè, c’è e non c'è, esiste e non esiste, c'è stato e non c'è stato. Oppure avevamo fatto anche l’esempio di una casa, che se la osserviamo, vediamo per esempio che è gialla. Ma se io la guardo di sera, questa non è più gialla, perché è buio. Quindi la casa è gialla e non è gialla, è e non è, l’unica cosa che cambia è l'essere, il soggetto rimane lo stesso. Di qualunque cosa si può dire che in un certo momento è qualcosa e in un momento diverso non è quel qualcosa.

Il concetto di essere puro

L'unica cosa che non cambia mai, in cui l'essere e il non essere non si trovano compresenti, è l’essere puro, che non si presta mai al cambiamento, non si presta mai all'errore; ma non esiste.

Parmenide e la nascita della metafisica

Parmenide crede perfetto solo qualcosa che non esiste, o che esiste solo per la mente, e invece ciò che esiste veramente, che ci testimoniano i nostri sensi non esiste secondo lui. Parmenide non ha quindi solo inaugurato il principio di contraddizione, ma anche la Metafisica, ovvero una dottrina, un tipo di filosofia la quale crede che esista qualcosa al di là della fisica. Infatti, metafisica significa ciò che sta al di là delle cose naturali. Si crede che esistano delle cose che non sono naturali, che non sono materiali e quindi che non sono percepibili dai sensi, e tutto ciò tramite il pensiero. Vengono confusi propri pensieri e proprie aspettative, ciò che si vuole che esista ma non esiste, con la realtà.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto centrale della "via dell'errore" secondo Parmenide?
  2. La "via dell'errore" consiste nel credere nella compresenza di essere e non essere, come illustrato con esempi di persone e oggetti che esistono e non esistono in momenti diversi.

  3. Come Parmenide vede l'essere puro rispetto alla realtà percepita dai sensi?
  4. Parmenide considera l'essere puro come qualcosa che non cambia mai e non si presta all'errore, ma che non esiste nella realtà percepita dai sensi, che secondo lui non esiste veramente.

  5. Qual è il contributo di Parmenide alla filosofia secondo il testo?
  6. Parmenide ha inaugurato il principio di contraddizione e la Metafisica, una dottrina che crede nell'esistenza di qualcosa al di là della fisica, non percepibile dai sensi ma esistente tramite il pensiero.

Domande e risposte

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