irene.mereu98
Ominide
19 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Platone, allievo di Socrate, utilizza il dialogo nei suoi scritti per facilitare l'interpretazione e la partecipazione del lettore, e ha fondato l'Accademia dove venivano discussi i suoi dialoghi.
  • La filosofia platonica esplora temi come la gnoseologia, l'ontologia e l'etica politica, cercando di definire concetti come la giustizia e il bene, insegnati nell'Accademia.
  • Platone introduce la teoria della reminiscenza, secondo cui conoscere è ricordare ciò che l'anima già conosceva in vite precedenti, e sviluppa il concetto di conoscenza attraverso la maieutica.
  • Nel mito della caverna, Platone rappresenta il mondo delle idee come una realtà visibile solo attraverso l'intelletto, suggerendo che ciò che percepiamo è una copia imperfetta delle idee nell'iperuranio.
  • Platone distingue tra anima razionale, concupiscibile e irascibile, e propone che lo stato ideale sia composto da tre classi corrispondenti, governate dai filosofi per perseguire il bene comune.

Platone è discepolo di Socrate,fu uno dei fondatori della mentalità cristiana-ebraica e uno dei padri del cristianesimo.A differenza di Socrate,Platone utilizza il dialogo poichè crede che sia leggero e si legga con facilità e ne ha lasciato 36 e avevano come protagonista Socrate;vennero raccolti nell'Accademia.Platone scrive i dialogi per fare un omaggio a Socrate ma anche perchè attraverso il dialogo il lettore può interpretare e dare un diverso significato al suo pensiero che appunto non è espresso apertamente,può considerarsi un interlocutore e parteciparvi.Platone aprì un Accademia che era nel giardino Accaddemos e in esso i discepoli ponevano a lui dei problemi che venivano riportati nei dialoghi e venivano fatti risolvere dal personaggio di Socrate.Nei dialoghi si possono inserire dei concetti che possono capire solo coloro che vi sono nell'Accademia.Venivano inseriti anche dei miti,alcuni inventati da lui e in essi ci inserisce delle verità nascoste che possono capire solo coloro che lo seguono.Alcuni suoi dialoghi possono anche non essere suoi poichè non è certa la loro datazione.Di questi dialoghi fanno parte anche tredici lettere:una delle più importanti è la settima in cui Platone spiega il suo pensiero e il perchè ha iniziato a studiare filosofia.Da ragazzo conobbe Socrate e ne rimase colpito e assistette anche al suo processo di cui scrisse l'Apologia.Platone lascia la politica e si dedica alla filosofia durante il processo di Socrate e si chiede perchè venga condannato un uomo giusto.La filosofia platonica si occupa della gnoseologia,ontologia,psicologia e l'etica politica.La sua filosofia ricercava la verità,la definizione di giustizia e di bene di cui ha tenuto delle lezioni nell'Accademia.Per Platone conosciamo la verità attraverso i sensi e l'anima:grazie all'immagine che percepiamo attraverso i sensi conosciamo il concetto di un oggetto nella nostra anima.Nella nostra anima troviamo l'aspetto dimenticato delle cose.Nel suo dialogo"il Menone"racconta di uno schiavo che privo di conoscenze matematiche riesce a dimostrare un teorema di geometria aiutato da Socrate che traccia le figure per lui e gliele fa interpretare.Inizialmente cade nell'errore ma a poco a poco con il ragionamento e ricercando in se stesso l'evidenza riesce a risolvere il problema.Da questo si ricava che conoscere è ricordare ciò che vi è gia nell'anima.Platone si rifà alla metempsicosi dicendo che lo schiavo conosce la soluzione perchè in una vita precedente la sua anima ne era stata ostruita e che ora grazie alla maieutica l'ha ricordata.Nella settima lettera di Platone viene riportato il teorema della linea secondo cui la conoscenza è divisa in 4 gradi.E'come una linea che va da A a B ed è divisa in opinione(doxa)e scienza(episteme)da un punto C.L'opinione di sivide in AD che rappresenta l'immaginazione(likasia)cioè scambio per vero ciò che non lo è;in CD che rappresenta la credenza(pistis)cioè che ritengo vero solo ciò che percepisco e vedo e non ciò che penso.CE è la conoscenza discorsiva(diàiresis)cioè ragiono su ciò che vedo e lo riconosco.Infine ED la conoscenza intuitiva(noesis)cioè ho in mente già il concetto e quando lo vedo lo riconosco.Il concetto è quindi dentro di noi e grazie alla maieutica lo risvegliamo e poi lo conosciamo.

Il mito della caverna

Nella Repubblica Platone inserisce il mito della caverna.Esso dice che degli uomini nati e cresciuti in una caverna stavano legati e costretti a guardare il suo fondo che era una parete,mentre alle loro spalle stava l'ingresso che era ostruito da un muro ad altezza d'uomo e non potevano guardarlo poichè erano costretti a guardare la parete.Un giorno il sole illumina un albero e la sua ombra si riflette sulla parete della caverna e non avendolo mai visto,gli uomini credono che sia un vero albero.Un altro giorno fuori passano degli uomini che portano sulle spalle delle statuette la cui ombra viene proiettata nella parete e gli uomini credono che siano vere persone.Un giorno uno di loro riesce a liberarsi,voltandosi vede la luce del sole e ne rimane abbagliato.Dopo aver visto le cose come sono veramente,torna nella caverna per raccontare ai suoi compagni cià che aveva visto e loro credendolo pazzo lo uccidono.In questo caso l'immaginazione equivale a quando vedono l'ombra delle statue;la credenza equivale a quando credono che siano delle persone vere;la conoscenza discorsiva equivale a quando l'uomo vede la persona vera;e la conoscenza intuitiva equivale a quando vede le cose conoscendone già il concetto e le riconosce.Nel mito della caverna il mondo vero è presentato come una realtà visibile solo dall'intelletto o ragione.Per Platone mano a mano che vediamo le cose ne apprendiamo il concetto perchè ne abbiamo già l'idea.Tutte le idee stanno nell'iperuranio,un mondo al di là del cielo che sta al centro della sua filosofia.Per Platone tutto ciò che noi vediamo è la copia di ciò che c'e nell'iperuranio e lo riconosciamo perche abbiamo gia l'idea.Platone cambia opinioni riguardo l'idea delle cose.Inizialmente parla di metexis(partecipazione),poi passa alla mimesis(somiglianza)e poi alla diairesis(dialettica).Per la metexis dice che l'idea è all'interno del soggetto,per esempio ogni persona ha al suo interno l'idea di uomo.Ci sono due opzioni:abbiamo tante idee quanti sono gli oggetti o abbiamo la stessa idea divisa per tutti gli oggetti.A queste obiezioni nate all'interno dell'Accademia Platone non sa rispondere.La mimesis che dice che l'oggetto assomiglia all'idea:diciamo che una cosa assomiglia a un'altra in base all'idea che abbiamo di questo oggetto(il foglio è bianco in base all'idea che ho di bianco).Anche la mimesis provoca problemi logici,passa allora alla diairesis.In questo periodo Platone ha ideato un nuovo concetto di dialettica per giungere alla definizione,la DIA-LEKTOS(discorso doppio)usato da Socrate nei suoi dialoghi e dai sofisti per dimostrare la vericità di due tesi.Per Platone la dialettica è la capacità di dividere il concetto in due parti diverse.Nel fedro ne distingue due fasi:unificazione e divisione.Con l'unificazione si riconduce a un'unica idea ciò che ha più aspetti per rendere chiaro ciò che si intende;nella divisione si divide un concetto secondo idee per esempio l'idea di uomo viene compresa in una serie di altre idee generali come vivente o terrestre.Per dedurre il concetto separa la specie dal genere come il genere umano e la specie maschile e femminile ma anche il genere umano è a sua volta una specie.Se partiamo dal genere sommo possiamo dedurre la persona particolare e esso non è specie di nessun genere.Ciò che contiene è il genere e cio che è contenuto è la specie.L'ultima specie è la specie infima.Per Platone ci sono 5 generi sommi:l'essere,uguale,diverso,stasi e movimento.Qualsiasi cosa esista non può non essere una di queste,deve cioè essere ferma o in movimento,uguale a se stessa o diversa da altri.Platone procede al parricidio di Parmenide il quale riteneva di non poter parlare di non essere.Per Platone il non essere va inteso come non essere relativo,cioè come un essere diverso da un altro.Nella Repubblica Platone inserisce il mito del Fedro:esso narra che un tempo l'anima era dotata di ali e poteva godere della visione delle idee.Successivamente per qualche colpa commessa ha perduto la capacità di volare ed è stata imprigionata nel corpo e può conoscere solo attraverso i sensi che mostrano la copia imperfetta delle cose.Quando si eleva al pieno della pura intelligenza recupera la capacità di volare,risale dalla copia al modello e scopre l'essere vero delle cose.Il Simposio è un'opera di Platone e significa banchetto.Narra di un atleta che aveva vinto una gara e aveva invitato gli amici ad una festa.Dopo aver mangiato,gli uomini si riuniscono a discutere in una stanza per parlare dell'amore.Ognuno racconta come vede l'amore:uno racconta che l'amore è attrazione verso gli altri perche prima l'uomo era doppio:aveva attaccato alle spalle un altro essere umano.Questo faceva paura a Zeus il quale ordina a Vulcano di andare a separare tutti gli uomini così essi passarono tutta la loro vita cercando la loro metà.Un altro racconta che esistono due tipi di amore:quello celeste e puro e quello terrestre che sarebbe fisico.Poi è il turno di Socrate il quale racconta ciò che ha sentito dalla sacerdotessa Diotima:c'era un banchetto degli dei e la dea della discordia si intrufola non essendo stata invitata.A un certo punto Poros,dio delle ricchezze che aveva bevuto molto esce dalla casa,si mette sotto un albero e si addormenta.La dea della discordia entra nel giardino e stupra Poros e da questo rapporto nasce un figlio che si chiama Eros che ha ereditato sia la ricchezza dal padre sia la povertà dalla madre.Eros è sempre alla ricerca di qualcosa e tutti attraverso lui ricercano ciò che non hanno.Eros ama ciò di cui manca,la conoscenza vera e perfetta delle cose.Egli ascende la contemplazione della bellezza in se.Per Platone prima si cercano le cose,poi si cerca una cosa migliore e solo alla fine si cerca la bellezza in se che si può trovare solo attraverso la dialettica.Platone ribadisce che il prendersi cura di se stessi è il fine dell'insegnamento filosofico.Egli afferma che la parte dell'uomo che va conosciuta e curata non è il corpo ma è l'anima che è considerata separata dal corpo in cui è intrappolata.Nel fedone vi è il dialogo in cui Socrate prima di morire intrattiene i discepoli sul problema dell'immortalità dell'anima.Platone tenta di dare fondamento a questa credenza portando tre prove.Secondo la prima prova tutte le cose si generano dal loro contrario(freddo e caldo).E'necessario quindi che dal vivo si generi il morto e dal morto si generi il vivente.Quindi l'anima è immortale perche nasce e muore continuamente.Rafforza questa prova l'argomento della Reminiscenza:se l'anima in vita ricorda un sapere che possiede da sempre,dopo la morte lo potenzierà.La seconda prova dice che se noi indichiamo per morte la scomposizione delle cose,le cose muoiono perchè la morte è scomposizione delle parti. La seconda prova dice che se noi indichiamo per morte la scomposizione delle cose,le cose muoiono poichè la morte è scomposizione delle parti.Ciò che è semplice non è scomponibile e non può morire,l'anima infatti non si divide ed è immortale.La terza prova dice che l'anima è ciò che da vita al corpo e quindi fa parte dell'idea di vita.La vita però è opposto della morte e non è possibile che ciò che fa parte dell'idea di vita possa morire.L'anima è quindi immortale.A differenza dell'anima il corpo è sorgente di illusione e intrappola l'anima.Il corpo è un male e l'anima deve,tramite la conoscenza,purificarsi e separarsene con la morte.Platone fa una distinzione tra anima razionale,concupiscibile e irascibile.Vi è una parte dell'anima che aspira a legarsi agli oggetti corporei e a goderne,è la parte concupiscibile che si oppone alla parte razionale che si sforza di dominarla verso scopi razionali.A mediare si pone l'anima irascibile che può allearsi con una o con l'altra parte.Nel fedro l'anima viene paragonata a una biga trainata da due cavalli alati e da un cavaliere che rappresenta la parte razionale.Il cavallo bianco è docile ai comandi del cavaliere e rappresenta l'anima irascibil.Quello nero punta verso il basso e resiste ai comandi del cavaliere e rappresenta l'anima concupiscibile.Il cavaliere tenta di frenare la biga ma il cavallo nero prende il sopravvento sul bianco e l'anima cade per incarnarsi in un altro corpo dimenticandosi dell'iperuranio.L'anima avendo vita più lunga può vivere in diversi corpi ma alla fine anch'essa si consuma.La filosofia di Platone ricerca anche la definizione di giustizia che consiste nel contribuire per la propria parte al bene generale dello Stato.Anche lo stato per Platone deve essere composto da tre parti:irascibile,cuncubiscibile e razionale.L'anima concupiscibile apparteneva ai lavoratori e ai commercianti;l'anima irascibile apparteneva ai guardiani che dotati di coraggio avevano il compito di difendere la città;l'anima razionale apparteneva invece ai filosofi che governavano la città perseguendo il bene e dotati di sapienza.I bambini venivano fatti nascere tutti nello stesso periodo ma non restavano nelle famiglie,erano a carico dello stato e crescevano nelle caserme.In adolescenza iniziavano a studiare astronomia,musica e ginnastica che erano le tre discipline con le quali si cresceva sani.Intorno ai 20 anni si differenziano le tre anime.Chi aveva anima cuncubiscibile finiva gli studi e andava a lavorare mentre gli altri studiavano anche matematica fino ai 50 anni.Dopo quelli di anima irascibile escono per fare i guardiani mentre quelli razionali continuano e fanno anche filosofia.I cuncubiscibili sono legati alle cose e quindi possono sposarsi e fare famiglia e hanno la proprietà privata mentre gli altri non sono legati alle cose quindi tutto ciò gli viene negato e in caso di guerra devono difendere l'intera città.In questo modo tutti perseguono il bene che viene tradotto in leggi giuste per la città mentre gli altri rispettano le leggi e fanno il bene.Nella Repubblica Platone scrive due miti:il mito di Timeo e il mito di Er.Il mito di Timeo spiega la nascita del mondo in cui all'inizio vi erano due realtà:l'iperuranio e una realtà materiale che era informe e opposta(la KORA).Un dio chiamato Demiurgo non crea il mondo dal nullo ma da forma a una materia già esistente.Demiurgo appunto plasma la Kora e costituisce i solidi perfetti che sono 8 e poi unendoli forma il mondo.L'universo è circolare e ruotando su se stesso determina una scansione dell'eternità e quindi forma il tempo che è la sua immagine.Nell'universo le cose nascono,crescono e muoiono.Muoiono perchè si ribellano alla forma perfetta per tornare al caos.Il mito di Er invece racconta che dopo una guerra in Grecia,tutti i cadaveri vengono posti ammassati in attesa di essere cremati.All'improvviso uno di loro,Er,si risveglia e dice che gli dei gli hanno permesso di tornare in vita per raccontare com'è la vita dopo la morte.Le anime dopo la morte salgono nell'iperuranio dove la moira mette loro sul petto un bigliettino che decideva la loro vita futura,poi sul fiume della dimenticanza nella pianura del Lete,bevono l'acqua e dimenticano l'iperuranio;scendono poi sulla Terra per incarnarsi in un altro corpo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del dialogo nella filosofia di Platone?
  2. Platone utilizza il dialogo per rendere il suo pensiero accessibile e interpretabile, permettendo al lettore di partecipare attivamente e di dare un significato personale alle idee presentate.

  3. Come Platone descrive il processo di conoscenza?
  4. Platone descrive la conoscenza come un processo di reminiscenza, dove l'anima ricorda ciò che già conosceva, illustrato nel dialogo "Menone" con l'esempio dello schiavo che risolve un teorema di geometria.

  5. Cosa rappresenta il mito della caverna nella filosofia platonica?
  6. Il mito della caverna rappresenta la differenza tra il mondo delle apparenze e la realtà vera, accessibile solo attraverso l'intelletto, e illustra il percorso dalla percezione sensoriale alla conoscenza intuitiva.

  7. Qual è la concezione platonica dell'anima e della sua immortalità?
  8. Platone sostiene che l'anima è immortale e distinta dal corpo, capace di ricordare conoscenze passate e di purificarsi attraverso la filosofia, come discusso nel "Fedone".

  9. Come Platone struttura la società ideale nella "Repubblica"?
  10. Nella "Repubblica", Platone immagina una società divisa in tre classi: lavoratori, guardiani e filosofi, ciascuna con un'anima concupiscibile, irascibile o razionale, contribuendo al bene comune attraverso ruoli specifici.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community