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Concetti Chiave

  • Platone, influenzato da Socrate, cerca un criterio di verità universale, indipendente dall'esperienza sensibile, per definire il bene.
  • L'Iperuranio è uno spazio metafisico dove risiedono le idee, accessibile solo tramite l'intelletto, e condivide le caratteristiche dell'essere di Parmenide.
  • Esiste un dualismo ontologico e gnoseologico: il mondo sensibile è distinto dal mondo delle idee, che va oltre la percezione sensoriale.
  • Le relazioni tra idee e cose sono mimesi (imitazione), metessi (partecipazione) e parusìa (presenza).
  • Platone identifica la verità con le idee, proponendo principi universali validi per tutti.

Indice

  1. Platone e la conoscenza del bene
  2. Il dualismo ontologico e gnoseologico
  3. Relazione tra idee e cose

Platone e la conoscenza del bene

All'età di vent'anni, Platone divenne discepolo di Socrate; quest'ultimo affermava che l'anima sarebbe potuta diventare buona grazie alla conoscenza: se si conosce il bene, non si commetterà il male. Compito di Platone è stabilire ciò che è bene e ciò che non lo è: siccome l'esperienza sensibile è relativa, dato che i 5 sensi non consentono di arrivare ad un'idea unica ed oggettiva del bene, Platone decide di servirsi di un criterio di verità universale, indipendente dall'esperienza sensibile e dalla circostanza nella quale giudichiamo. Volendo concretizzare l'idea di Bene, lo colloca in uno spazio preciso: l'iperuranio (dal greco "al di là del cielo, "delle cose sensibili), una realtà dotata di esistenza a sè stante, da sempre esistita e raggiungibile soltanto con l'intelletto, a cui Platone dà le stesse caratteristiche dell'essere di Parmenide (immutabile e perfetta).

Il dualismo ontologico e gnoseologico

Quindi c'è una netta separazione tra il mondo sensibile e il mondo delle idee (o Iperuranio) e ciò viene indicato come dualismo ontologico(dell'essere) e dualismo gnoseologico (da "gnoseologia" che studia fondamenti, limiti e validità della conoscenza): esistono due principi opposti, uno reale proprio delle cose e uno metafisico, ovvero che va al di là della conoscibilità sensoriale, due facce della stessa medaglia.

Relazione tra idee e cose

Ma che tipo di rapporto c'è tra le idee e le cose?

Platone parla di una relazione di:

-Mimesi quando le cose sensibili sono copie delle idee (imitazione);

-Metessi quando le cose sensibili sono parte dell'idea, ne sono compresi (partecipazione);

-Parusìa quando cosa sensibile e idea coincidono (presenza).

Platone identificando la verità con le idee, raggiunge un punta di vista universale, principi validi per tutti.

NB: Anche le idee hanno le caratteristiche dell'essere di Parmenide, oltre all'Iperuranio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il compito principale di Platone riguardo alla conoscenza del bene?
  2. Platone si propone di stabilire ciò che è bene e ciò che non lo è, utilizzando un criterio di verità universale indipendente dall'esperienza sensibile, collocando l'idea di Bene nell'Iperuranio.

  3. Cosa rappresenta il dualismo ontologico e gnoseologico in Platone?
  4. Il dualismo ontologico e gnoseologico rappresenta la netta separazione tra il mondo sensibile e il mondo delle idee, con due principi opposti: uno reale e uno metafisico.

  5. Quali sono i tipi di relazione tra idee e cose secondo Platone?
  6. Platone descrive tre tipi di relazione: mimesi (imitazione), metessi (partecipazione) e parusìa (presenza), dove le cose sensibili sono rispettivamente copie, parte o coincidenti con le idee.

Domande e risposte

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