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Concetti Chiave

  • Platone introduce la nozione di realtà soprasensibile o metafisica, distinta dal mondo fisico, attraverso il concetto di dualismo ontologico e gnoseologico.
  • La metafora della "seconda navigazione" illustra il passaggio dal mondo sensoriale a quello intelligibile, basato sul ragionamento anziché sulla percezione fisica.
  • Le idee, nel pensiero platonico, rappresentano la vera essenza dell'essere, caratterizzate da intelligibilità, incorporeità e immutabilità, contrapposte al mondo sensibile.
  • Il mito dell'Iperuranio descrive il mondo delle idee, mentre termini come mimesi e metessi spiegano il rapporto fra il mondo sensibile e quello intelligibile.
  • La dottrina dei principi di Platone descrive l'Uno e la Diade come elementi fondamentali nella creazione delle idee e introduce il Demiurgo come artefice del mondo sensibile, imperfetto rispetto all'intelligibile.

la principale novità è quella della scoperta di una realtà soprasensibile o metafisica.

I precedenti filosofi (della physis) si erano limitati a spiegare i fenomeni con cause di carattere “fisico” (ex. L’acqua, il fuoco, la terra..), secondo Platone è forse Anassagora l’unico che aveva l’aveva ipotizzata introducendo una sorta di “intelligenza divina”.

Indice

  1. La seconda navigazione di Platone
  2. Il dualismo ontologico e gnoseologico
  3. Il concetto di idea secondo Platone
  4. Il mito dell'Iperuranio e le idee
  5. Il rapporto tra mondo sensibile e intelligibile
  6. La creazione delle idee e il Demiurgo

La seconda navigazione di Platone

Per spiegare la scoperta di questa realtà Platone utilizza una metafora cioè quella della: seconda navigazione.

La seconda navigazione, alla lettera, è quella che viene fatta in assenza di venti con solo i remi ed è quindi molto più faticosa perché fatta con le proprie forze , ciò si ricollega al discorso di Platone perché la seconda navigazione è un distacco da tutto ciò che è sensoriale (filosofia della physis) giocando solo sul ragionamento.

Questa realtà intelligibile è costituita dalle idee.

Ad esempio per spiegare perché una cosa è bella un naturalista riconoscerebbe come “cause” elementi puramente fisici quali il colore, la forma..

Secondo Platone queste non sono le vere cause, ma concause in quanto appartenenti alla realtà sensoriale.

Il dualismo ontologico e gnoseologico

Questo concetto ci porta a riconoscere due piani dell’essere: l’uno legato al mondo sensibile (le cose) e l’altro al mondo intelligibile (le idee) -> si parla di dualismo ontologico.

Se esistono due piani dell’essere esistono anche due tipi di conoscenza: la doxa (conoscenza delle cose: imperfetta e mutabile come esse) e l’episteme (conoscenza dell’idee: perfetta immutabile come esse) -> si parla di dualismo gnoseologico.

Il concetto di idea secondo Platone

Il vero essere è costituito quindi dalle idee che si trovano nel mondo intelligibile.

Bisogna quindi fare una parentesi sul concetto di “idea” per Platone che, infatti, ha un’accezione diversa da quella che gli attribuiamo noi.

Per noi l’idea è una rappresentazione mentale, invece il significato con cui va inteso nello studio di Platone è quello di una realtà intelligibile.

Il mito dell'Iperuranio e le idee

Queste idee sono il vero essere ed hanno delle caratteristiche specifiche, cioè: Con il mito dell’Iperuranio (nel Fedro) Platone ci dà l’immagine di questo mondo intelligibile.

L’Iperuranio infatti è una sorta di luogo in cui vi sono le idee, ma non è del tutto proprio definirlo luogo in quanto soprafisico.

Il rapporto tra mondo sensibile e intelligibile

Per spiegarci quale rapporto corre tra i due mondi (sensibile ed intelligibile) utilizza 4 parole:

1) Mimesi: significa imitazione in quanto il mondo sensibile imita quello intelligibile senza pur mai eguagliarlo

2) Metessi: significa partecipazione in quanto il mondo sensibile “ha parte” di quello intelligibile

3) Koinonia: significa comunanza in quanto il sensibile ha una tangenza con quello intelligibile

4) Parousia: significa presenza in quanto, nei limiti, l’intelligibile si trova nel sensibile.

La creazione delle idee e il Demiurgo

Abbiamo appurato che le idee sono molteplici.

Ma come si creano le idee?

La Diade, in quanto molteplicità, è caos e imperfezione.

L’Uno delimita la Diade (ispirazione pitagorica) e facendo ciò crea e fa conoscere le idee (per questo l’Uno è riconducibile al bene).

Sempre per spiegare il rapporto fra mondo sensibile ed intelligibile Platone introduce la figura del Demiurgo: cioè un divino artefice o plasmatore.

Egli conosce il bene per eccellenza e, per lo stesso concetto che diceva già Socrate per cui se uno conosce il bene non può fare il male, vuole farlo (per amore del bene) quindi cerca di calare nella realtà fisica i modelli del mondo dell’idee creando la chora ovvero la realtà sensibile.

Essendo un’imitazione, questo mondo plasmato dal Demiurgo, è imperfetto e mutevole (mimesi, metessi, koinonia, parousia).

Il Demiurgo, creando il mondo sensibile, crea anche la dimensione del tempo:

il mondo intelligibile, essendo immutabile, è eterno = è nella dimensione dell’è senza l’era e il sarà

il mondo sensibile, che al contrario è mutevole, crea una sorta di svolgimento dell’è attraverso l’era e il sarà.

Questo movimento non è altro che il tempo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale novità introdotta dalla filosofia platonica?
  2. La principale novità è la scoperta di una realtà soprasensibile o metafisica, distinta dalla realtà fisica spiegata dai filosofi precedenti.

  3. Cosa rappresenta la "seconda navigazione" nella filosofia di Platone?
  4. La "seconda navigazione" è una metafora per il distacco dal sensoriale e l'uso del ragionamento per comprendere la realtà intelligibile delle idee.

  5. Come Platone distingue i due piani dell'essere?
  6. Platone distingue tra il mondo sensibile (le cose) e il mondo intelligibile (le idee), introducendo il concetto di dualismo ontologico.

  7. Qual è il ruolo del Demiurgo nella creazione del mondo sensibile?
  8. Il Demiurgo è un divino artefice che, conoscendo il bene, cerca di plasmare la realtà fisica secondo i modelli del mondo delle idee, creando così la chora, o realtà sensibile.

  9. Come Platone spiega la relazione tra il mondo sensibile e quello intelligibile?
  10. Platone utilizza i concetti di mimesi, metessi, koinonia e parousia per descrivere come il mondo sensibile imita, partecipa, ha comunanza e presenza con quello intelligibile.

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