Concetti Chiave
- Il dialogo di Fedone esplora l'immortalità dell'anima, un tema centrale nella filosofia di Platone.
- La prima prova dell'immortalità è l'affinità: l'anima è affine alle idee e guida il corpo, simile al divino sugli esseri mortali.
- La seconda prova si basa sui contrari: l'anima è essenziale per la vita, non può dunque ricevere la morte.
- L'ultima prova fa riferimento al dialogo Menone, dove Socrate dimostra che le idee sono innate nell'anima.
- Per Platone, le idee innate nell'anima necessitano solo di aiuto per essere portate alla luce, come dimostrato nel teorema di Pitagora.
Il dialogo di Fedone è interamente dedicato alla dimostrazione dell’immortalità dell'anima, tema fondamentale per quanto riguarda la filosofia del celebre filosofo Platone.
Le tre prove dell'immortalità
Il tema in questione venne effettuato attraverso tre importanti prove, la prima delle quali è l'affinità: l'anima è affine alle idee. Platone sostiene che il corpo ubbidisce all'anima nello stessa maniera in cui tutto ciò che è mortale, terreno, ubbidisce a ciò che è immortale e divino.
L'anima è in grado di conoscere meglio le idee quando si concentra sulla componente immortale, tralasciando la componente sensoriale (che è praticamente insignificante). La seconda prova, è la prova dei contrari; quest'ultima si basa sul fatto che l'anima ha come carattere essenziale la vita, dal momento che questa non può esistere senza anima. Tanto più c'è anima quanto più c'è vita, perciò, l'anima non può ricevere la morte, essendo così immortale.Il Menone e la dimostrazione
L'ultima prova lo si può trovare nel dialogo del Menone, un altro importante dialogo del filosofo. Il Menone era uno schiavo ignorante che con il prezioso aiuto di Socrate è riuscito a dimostrare il teorema di Pitagora. Questo per Platone dimostrava che le idee necessarie per la dimostrazione erano innate nell’anima dello schiavo, avevano solo bisogno dell'aiuto per essere tirate fuori.