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Concetti Chiave

  • Platone nell'Apologia di Socrate riporta i discorsi del suo maestro, considerati un testamento spirituale e un programma filosofico.
  • Socrate unisce la tradizione pitagorica, che si focalizza sulla cura dell'anima, e quella sofistica, centrata sulla vita in società.
  • Socrate sostiene che l'anima è diversa e immortale rispetto al corpo, condividendo opinioni simili ai pitagorici.
  • Nel Fedone, Socrate cerca di convincere che la morte non è un male, poiché non influenza l'anima, la parte più preziosa dell'individuo.
  • La credenza nell'immortalità dell'anima ha valore morale per Socrate, incoraggiando un comportamento virtuoso.

Indice

  1. L'apologia di Socrate
  2. La cura dell'anima
  3. L'immortalità dell'anima

L'apologia di Socrate

Nell’Apologia di Socrate Platone riporta i discorsi che il suo maestro avrebbe pronunciato dinanzi ai giudici, per difendersi dalle accuse che gli erano state mosse. Questo scritto è stato spesso considerato come il suo testamento spirituale, ma esso è qualcosa di più: l’Apologia espone una sorta di programma filosofico di Socrate. Egli vi afferma con decisione il senso del programma socratico, che sembra riunificare due importanti tradizioni della riflessione filosofica precedente: quella pitagorica, che assume come centrale la cura per l’anima, e quella sofistica, che ha come suo fulcro la città, dunque il vivere in società.

La cura dell'anima

Ciascun uomo dovrebbe dunque per prima cosa curarsi della propria anima: su questo aspetto Socrate sembra condividere con i pitagorici sia l’opinione che l’anima costituisca un’entità diversa ed eterogenea rispetto al corpo, sia la convinzione che essa sopravviva alla morte del corpo e sia dunque immortale.

L'immortalità dell'anima

Nelle sue ultime ore di vita – raccontate da Platone nel Fedone – Socrate cerca di convincere i propri amici che ciò che l’attende, ossia la morte, non sia in realtà un male, perché non riguarda ciò che egli possiede di più caro e intimo, vale a dire la sua anima. È difficile stabilire se le dimostrazioni dell’immortalità dell’anima che Platone attribuisce al filosofo in questo dialogo spettino effettivamente a lui, e soprattutto se egli le ritenesse davvero delle prove rigorose. Sembra però certo che Socrate attribuisca alla credenza nell’immortalità dell’anima un valore morale, perché tale convinzione si rivela ai suoi occhi un significativo sostegno al comportamento virtuoso. Per questa ragione, anche se non si è assolutamente certi del fatto che l’anima sia immortale, vale la pena correre il rischio di considerarla tale, anzi, è quasi indispensabile in casi come questo essere disposti a questo tipo di “incantamento”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del programma filosofico di Socrate nell'Apologia?
  2. Nell'Apologia, Socrate espone un programma filosofico che unisce la cura dell'anima, centrale nella tradizione pitagorica, e l'importanza del vivere in società, tipica della tradizione sofistica.

  3. Qual è la visione di Socrate riguardo all'anima e alla sua immortalità?
  4. Socrate condivide l'opinione che l'anima sia diversa dal corpo e immortale, una convinzione che sostiene il comportamento virtuoso, anche se non ci sono prove rigorose della sua immortalità.

  5. Perché Socrate considera la credenza nell'immortalità dell'anima moralmente significativa?
  6. Socrate ritiene che la credenza nell'immortalità dell'anima sia moralmente significativa perché fornisce un sostegno al comportamento virtuoso, rendendo quasi indispensabile considerare l'anima immortale.

Domande e risposte

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