Concetti Chiave
- Platone, discepolo di Socrate, fonda l'Accademia nel 387 a.C., una comunità di intellettuali dedicata principalmente allo studio della matematica.
- Tutte le opere di Platone ci sono pervenute, principalmente sotto forma di dialoghi; i suoi scritti sono divisi in tetralogie e mostrano l'evoluzione del suo pensiero.
- Platone definisce la filosofia come una ricerca della verità profonda, non solo un sapere ma anche una forma letteraria per esprimerlo, spingendo i lettori a trarre conclusioni.
- Nel mito della caverna, Platone illustra quattro stadi della conoscenza, culminando con l'intelletto, rappresentato dalla contemplazione del Sole come idea del bene.
- La dottrina delle idee di Platone si fonda su tre idee fondamentali: bene, verità e bellezza, e introduce il concetto di innatismo, in contrasto con le concezioni sofiste.
La vita: è considerato un filosofo enigmatico e studiarlo a fondo suscita molti interrogativi. Visse tra il IV e il III secolo a.C.
Discepolo di Socrate, dopo la sua morte intraprende dei viaggi.
Indice
Fondazione dell'Accademia e opere
Nel 387 a.C. fonda fuori alle mura di Atene l’Accademia, una comunità di intellettuali dove si studiava per lo più la matematica. Tra i discepoli che frequentarono l’accademia vi era Aristotele.
E’ l’unico filosofo antico del quale ci sono pervenute tutte le opere. Si tratta per la maggior parte di dialoghi in cui Socrate ha un ruolo centrale. Scrisse 36 opere, delle quali 35 sono dialoghi. L’ultima opera sono 13 lettere. I suoi scritti vennero divisi in nove gruppi da quattro (tetralogie).
Ad esempio, nell’apologia di Socrate (prima tetralogia) ci sono i tre discorsi pronunciati da Socrate durante il suo processo.
Evoluzione del pensiero platonico
La critica moderna stabilisce una cronologia dei dialoghi basata sull’evoluzione del pensiero platonico:
- influenza di Socrate: ripete il metodo del maestro (so di non sapere e maieutica)
- fase matura: costruzione di proprie dottrine
- Socrate però non è l’unico personaggio che contribuisce a delineare il contenuto filosofico di Platone, ce ne sono molti altri.
Platone fu il primo a definire la filosofia, che non significava solo descrivere un sapere, ma anche una forma letteraria adatta a esprimerlo. Il suo intento è di far trarre conclusioni ai suoi lettori.
Al contrario di Socrate, che andava a cercare il vero significato delle cose (che cos’è?), Platone vuole mostrare che esiste una verità ancora più profonda. Il filosofo quindi è colui che dedica la sua vita alla ricerca di un oggetto intrinsecamente vero.
Platone e il tema dell'eros
Platone dedica al tema dell’eros il “Simposio” in cui l’aspetto erotico e quello culturale si fondevano indissolubilmente. L’amore è il desiderio di fondersi con l’amato, secondo Aristofane, avversario di Socrate. Eros era un demone intermedio tra il divino e il mortale.
Platone si dedica molto alla ricerca di una definizione dell’amore e nel Simposio ci sono personaggi che provano a definirlo. L’amore è una scorciatoia per arrivare a capire che non siamo eterni. In noi però c’è qualcosa di eterno: l’idea è astratta come i sentimenti che proviamo. Per capire se è vero amore bisogna dare senza voler ricevere nulla in cambio. Per Platone comincia tutto dalla materia: se ci piace qualcuno ci attira la sua bellezza.
Razionalismo e spiritualismo di Platone
Platone e Socrate erano razionalisti. La razione è un insieme più grande della logica e che riguarda la ragione. Per loro l’esperienza è possibile perché c’è una mente. Platone inoltre crede nello spiritualismo (anima). Al contrario, per gli empiristi(come ad esempio Aristotele, discepolo di Platone) la base della conoscenza sono i sensi (es. prima senti caldo o freddo e poi colleghi nel cervello).
Virtù e miti nella filosofia platonica
Per Platone, affinché la città sia buona e unita, sono necessarie delle virtù:
- la sapienza (classe dei governanti)
- il coraggio (guerrieri)
- temperanza o moderazione (per tutte le classi; moderare i desideri)
- giustizia (ciascuna parte svolge il suo compito)
I miti servono ad introdurre efficacemente delle verità profonde nell’animo di chi li apprende. Il mito più famoso di Platone è il cosiddetto "mito della caverna", tratto dal settimo libro della "Repubblica".
Il mito della caverna
Il senso dell’analogia/del mito è spiegato da Socrate a Glaucone: la salita verso l’uscita della caverna è l’ascesa dell’anima verso la contemplazione delle realtà vere e intelligibili, che culmina con la visione del Sole, che corrisponde all’idea suprema: l’idea del bene.
All’interno della caverna si trovano dei prigionieri incatenati e che possono vedere solo dritto di fronte a loro.
All’interno c’è anche un fuoco; tra il fuoco e i prigionieri c’è un muretto;
dietro al muretto delle persone sporgono diversi oggetti. Visto che i prigionieri possono vedere solo dritto, credono che le ombre proiettate siano la realtà. Un prigioniero però riesce a liberarsi e curioso esce dalla caverna.
Una volta fuori dalla caverna, il prigioniero vede la realtà.
Stadi della conoscenza secondo Platone
Attraverso questo mito, Platone illustra l'esistenza di quattro stadi della conoscenza:
- eikasia: immaginazione (ombre); stadio più basso della conoscenza
- pistis= credenza (oggetti che fanno le ombre); da qua si cerca un oggettività più grande
Questi due stadi fanno parte della Doxa (=opinione)
- dianoia=riflessi (ciò che viene prima dell’intelligenza vera e propria). Quindi se il sole è la verità, il suo riflesso è la Dianoia.
- nus= intelletto (sole)
Questi ultimi fanno parte dell’Episteme (=scienza; un sapere che va aldilà della doxa)
2 cavalli e 1 auriga. Un cavallo bianco e un cavallo nero. Il cavallo bianco=energia; il cavallo nero=gli istinti. L’auriga deve controllarli. La biga è diretta verso l’Iperuranio, che per Platone rappresenta il paradiso, è il mondo delle Idee.
La società ideale e l'innatismo
Per lui la società ideale deve essere formata da: lavoratori (cavallo nero), soldati (cavallo bianco) e filosofi (auriga). Si fanno guidare dalle idee. Essi corrispondono alla tripartizione dell’anima: concupiscibile, irascibile e razionale.
Le tre idee fondamentali per Platone sono:
- bene
- verità
- bellezza
Inizia a chiedersi di cosa si occupa la conoscenza (se di fantasie o di cose concrete). Per Platone la conoscenza si occupa delle idee, enti esistenti, perfetti ed eterni. Ad esempio il cerchio è una figura astratta che non esiste in natura ma che tutti sappiamo come sia fatto.
Questo suo pensiero è in forte contrasto con ciò che pensano i sofisti; per loro infatti niente è conoscibile. Platone confuta questa loro idea dicendo che le idee erano già in potenza nella nostra mente, erano già presenti.
Questo dibattito porta alla concezione filosofica dell'innatismo.
L'innatismo è infatti una concezione secondo la quale nascono delle idee innate, nasciamo già in un certo modo.
Domande da interrogazione
- Quando è vissuto Platone?
- Quali sono le opere di Platone che sono pervenute fino a noi?
- Qual è la concezione di filosofia di Platone?
- Qual è la base della conoscenza secondo Platone?
- Quali sono le virtù necessarie per una città buona e unita secondo Platone?
Platone è vissuto tra il IV e il III secolo a.C.
Sono pervenute fino a noi tutte le opere di Platone, che consistono principalmente in dialoghi.
Platone definisce la filosofia non solo come un sapere, ma anche come una forma letteraria adatta a esprimerlo. Il suo intento è far trarre conclusioni ai suoi lettori.
Secondo Platone, la base della conoscenza è l'esperienza razionale e lo spiritualismo dell'anima.
Le virtù necessarie per una città buona e unita secondo Platone sono la sapienza, il coraggio, la temperanza o moderazione e la giustizia.