Concetti Chiave
- Eraclito, filosofo del divenire, opera in Ionia e si oppone a Parmenide enfatizzando l'empirismo e la trasformazione continua della realtà.
- La teoria antropologica di Eraclito distingue tra "svegli" (filosofi) e "dormienti" (gente comune), attribuendo la verità ai primi.
- In fisica, Eraclito introduce il concetto di "panta rhei" (tutto scorre) e afferma il fuoco come origine e principio di tutte le cose.
- Parmenide, fondatore dell'eleatismo, contrappone l'essere immutabile alla percezione sensibile, sostenendo che la verità si conosce con la ragione.
- Parmenide utilizza l'ontologia per descrivere l'essere come unico, ingenerato, immutabile e necessario, basandosi sul principio di non contraddizione.
Indice
Eraclito e parmenide
Nasce ed opera in Ionia tra il V e il IV secolo a.C.
Scrive ‘Della natura’. E’ definito il filosofo del divenire
Le sue teorie sono opposte a quelle di Parmenide.
La contrapposizione tra empirismo e razionalismo si ritrova in Eraclito e Parmenide: Eraclito ricava le caratteristiche della realtà dall’osservazione di essa. Parmenide le ricava con la logica dalla propria mente o ragione.
Titolo: Svegli e dormienti
Svegli e dormienti
Problema: Come si classificano gli uomini?
Teoria: Il mondo è costituito da svegli e dormienti: gli svegli sono i filosofi, capaci di conoscere la verità e i dormienti la gente comune.
Alla filosofia appartiene la verità, alla gente comune le idee false a cui credono la maggior parte degli uomini normali.
Titolo: Tutto si trasforma
Tutto si trasforma
Problema: Com’è la vita?
Teoria: Pantarei = tutto scorre: la vita è come la corrente di un fiume in cui le acque non sono mai le stesse. Non è mai possibile discendere 2 volte delle acque di uno stesso fiume, tutto si disperde, tutto si ricompone. Ogni cosa è in continua trasformazione, anche ciò che sembra statico in realtà è dinamico
Titolo:
Tutto ha origine dal fuoco
Tutto ha origine dal
Problema: Qual è l’origine di tutte le cose?
Teoria: Il principio di tutte le cose è il fuco, elemento trasformatore per eccellenza, cioè il principio di tutto è la trasformazione continua simile al fuoco. La legge segreta del mondo ,del divenire è che esso è costituito dalla contrapposizione dei contrari che lottano tra loro e la guerra è la vera legge di tutte le cose, perché se fosse data dalla loro conciliazione sarebbe tutto morto.
Parmenide e l'eleatismo
Nasce a Elea in Campania tra il V e il IV secolo a.C.
Fonda la corrente dell’ eleatismo che si diffonde nelle colonie greche dell’Italia meridionale. Scrive il poema ‘Sulla natura'.
Titolo: La verità
La verità secondo parmenide
Problema: Cos’è la verità?
Teoria: La verità non coincide con ciò che noi percepiamo con i sensi, ma al di là della superficie e della percezione sensibile esiste un essere unico eterno ed immutabile che può essere percepito con la ragione.
Titolo: Modalità di percorsi conoscitivi
Modalità di percorsi conoscitivi
Problema: Come l’uomo conosce?
Teoria: Esistono 3 modalità di percorsi conoscitivi:
1 La strada della ragione che conduce all’essere vero basata sulla non contraddizione basata sul fatto che l’essere è e non può non essere. E’ la strada dell’aleteia (a= non+Lete = fiume dell’oblio, la verità è ciò che è sottratto dall’ oblio e perdura nel tempo o verità o ragione
2 La strada secondo cui l’essere non è che non va percorsa
3 La strada dei sensi che si basa sull’errore, dal momento che conduce all’essere apparente che è verosimile.
La strada della conoscenza sensibile è la strada della Doxa o apparenza.
Titolo: La realtà
La realtà secondo parmenide
Problema: Com’è la realtà?
Teoria: Parmenide usa l’ affermazione ‘l’essere è e non può non essere, il non essere non è e non può essere’ per affermare che per indagare la realtà occorre partire dal partire dal principio di non contraddizione.
Parmenide ricava in modo deduttivo, una serie di caratteristiche sulla realtà:
1 l’essere è 1, se fosse molteplice sarebbe costituito da essere e non essere perché ci sarebbero delle parti in cui sarebbe vuoto quindi non essere, ma il non essere non può essere detto né pensato.
2 l’essere è ingenerato cioè non nasce altrimenti sarebbe generato, ma la parola generato presuppone che ci sia un momento in cui prima non era, ma il non essere non è
3 l’essere non muore perché morire significa non essere più, ma il non essere non è.
4 l’essere è immutabile perché se fosse mutabile sarebbe in dei luoghi in cui prima non era, ma il non essere non è.
5 l’essere è necessario siccome in quanto immutabile non può essere diverso da come è.
6 l’essere è finito perché la finitezza è la perfezione e siccome l’essere è perfetto è finito.
Domande da interrogazione
- Chi è Eraclito?
- Quali sono le teorie di Eraclito?
- Come si classificano gli uomini secondo Eraclito?
- Qual è l'origine di tutte le cose secondo Eraclito?
- Qual è la contrapposizione tra Eraclito e Parmenide?
Eraclito è un filosofo che ha vissuto in Ionia tra il V e il IV secolo a.C.
Eraclito sostiene che la realtà è in continua trasformazione e che il principio di tutte le cose è il fuoco.
Secondo Eraclito, gli uomini si classificano in svegli e dormienti. Gli svegli sono i filosofi, capaci di conoscere la verità, mentre i dormienti sono la gente comune.
Secondo Eraclito, l'origine di tutte le cose è il fuoco, che rappresenta la trasformazione continua.
Eraclito e Parmenide hanno teorie opposte sulla natura della realtà. Eraclito crede nel divenire e nella trasformazione continua, mentre Parmenide sostiene che l'essere è immutabile e eterno.