Parmenide e l'ontologia: il viaggio tra verità e opinione

Parmenide e la scuola eleatica

Parmenide è il fondatore della scuola eleatica, la quale si sofferma a studiare le caratteristiche dell’essere, quindi l’ontologia.

Senefone e l'influenza di Omero

Senefone in realtà aveva già anticipato alcuni concetti dell’eleatismo anche se formalmente non ne fece mai parte, noi tendiamo ad antropomorfizzare i divini, a riportare ciò che non è misurabile con parametri umani, e Senefone venne in particolare incoraggiato nelle sua teorie da Omero. Credeva nell’esistenza di un’entità divina unica, non in diverse divinità perché in quel caso entrerebbero in conflitto con le divinità delle divinità per Parmenide.

Il viaggio di Parmenide

Il filosofo in particolare scrisse “Sulla natura”, all’inizio dell’opera in versi decide di aprire tutto con l’invocazione alla dea, un viaggio che lui compie, un viaggio di formazione accompagnato da fanciulle divine che gli vogliono indicare qualcosa di preciso e che lo portano su un carro trainato da cavalle bianche ed arriva al confine tra luce e tenebre. La dea dice “arriverai nella ben rotonda verità” sostenendo quindi una differenza tra la via della verità e della opinione, l’essere per lui è e non può essere, il non essere non è e non può essere:

1. Essere vivente non può essere identificato con l’essere
2. Essere non può essere visibile
3. Essere è immobile