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Concetti Chiave

  • Parmenides emphasizes the use of reason over sensory perception, marking a shift from prior philosophers who relied on empirical observations.
  • He is considered a pivotal figure as his ideas influenced subsequent philosophers, leading to the development of the Eleatic school of thought.
  • Parmenides' ontology posits that "being is" and "non-being is not," rejecting the existence and conceptualization of non-being.
  • He argues that being is eternal, ungenerated, and unchanging, opposing the concepts of movement, becoming, and multiplicity.
  • Parmenides' work, written in poetic form, aimed to communicate complex ideas to the learned, emphasizing the unity of reality, thought, and language.

Indice

  1. L'importanza di Parmenide nella filosofia
  2. La vita e le opere di Parmenide
  3. La filosofia dell'essere di Parmenide
  4. Il ragionamento ontologico di Parmenide
  5. La concezione dell'essere secondo Parmenide
  6. La via della ragione e la doxa

L'importanza di Parmenide nella filosofia

Con Parmenide c’è uno sforzo maggiore da parte della filosofia a staccarsi dal mondo dei sensi, delle apparenze. Mentre tutti i maggiori filosofi precedenti consideravano delle osservazioni da loro compiute come base per le loro teorie filosofiche, Parmenide invece cerca di non tener conto della realtà, ma si muove con l’unico strumento della ragione.

Parmenide è molto importante perché tutti i filosofi successivi dovranno in qualche modo tener conto delle sue affermazioni.

La vita e le opere di Parmenide

Nacque e visse ad Elea, colonia della Magna Grecia nei pressi dell’attuale Campania. Si parla di eleatismo o scuola di Elea per indicare tutte le riflessioni tipiche di Parmenide e dei suoi discepoli. la filosofia del non essere di ParmenideDella vita di Parmenide si sa pochissimo. Visse nel V secolo per circa 75 anni. A Elea era particolarmente stimato e ricoprì cariche politiche importanti. Sicuramente è stato ad Atene come ambasciatore di Elea e conobbe Pericle. Scrisse un’opera Sulla natura sottoforma di poema. Da un lato era una ripresa del modulo letterario dei poemi omerici, dall’altra parte c’era la scelta di ricorrere alla poesia che permette con la sua forza evocatrice di essere compresa solo dai più colti. Parmenide non era altezzoso e superbo come Eraclito, ma desiderava che le sue idee fossero trasmesse solo a coloro che erano più colti.

La filosofia dell'essere di Parmenide

Con Eraclito condivide il fatto che la maggior parte della gente comune sia continuamente vittima delle illusioni e dello sbaglio perché si fida dell’apparenza delle cose, mentre per conoscere la verità bisogna sforzarsi di andare oltre le apparenze per trovare l’epistéme. Secondo Parmenide bisogna interrogarsi su cos’è l’essere, ciò che esiste e con Parmenide si ha quindi la prima ontologia. Per Parmenide il problema non è da cosa ha avuto origine il tutto, ma che cos’è il tutto.

Il ragionamento ontologico di Parmenide

Il ragionamento su cui si basa la filosofia di Parmenide è il seguente:

“L’essere è e non può non essere”.

“Il non essere non è e non può essere”.

La concezione dell'essere secondo Parmenide

Il non essere non esiste perché secondo Parmenide è impensabile: pensare il non essere significa non pensare, esprimere il non essere vuol dire non parlare. Se non esiste il non essere esiste solamente l’essere. Se esiste solo l’essere e non esiste il non essere, allora l’essere è ingenerato, increato, eterno e imperituro, altrimenti prima non era, ma il non essere non è concepito quindi deve essere sempre esistito.

La via della ragione e la doxa

L’essere non ha né inizio né fine. L’essere è unico e immobile perché se fosse concepibile il movimento vuol dire che l’essere non sarebbe più da qualche altra parte. L’essere non si trasforma perché altrimenti non sarebbe più quello che era prima. L’essere non è infinito, ma è finito, completo, non gli manca nulla. Quindi non esistono il movimento, il divenire, la nascita e la morte. Parmenide e i suoi discepoli arrivarono a dichiarare affermazioni che si scontravano con il comune pensare, contro la doxa. La via della ragione era secondo Parmenide l’unica via corretta, la via della verità, aperta solo ai pochi che hanno la capacità di andare oltre le apparenze. Riteneva che realtà, pensiero e parola fossero la stessa cosa. Del poema di Parmenide ci è rimasto solo qualche frammento tra cui il Proemio, la parte più poetica dell’opera.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'approccio filosofico di Parmenide rispetto ai filosofi precedenti?
  2. Parmenide si distacca dal mondo dei sensi e delle apparenze, utilizzando unicamente la ragione, a differenza dei filosofi precedenti che basavano le loro teorie su osservazioni empiriche.

  3. Qual è il concetto centrale della filosofia di Parmenide?
  4. Il concetto centrale è che "l'essere è e non può non essere", mentre "il non essere non è e non può essere", affermando che solo l'essere esiste, è eterno, immobile e completo.

  5. Come Parmenide considera il movimento e il divenire?
  6. Parmenide nega l'esistenza del movimento e del divenire, sostenendo che l'essere è immobile e non si trasforma, poiché ciò implicherebbe un cambiamento che non può esistere.

  7. Qual è la relazione tra realtà, pensiero e parola secondo Parmenide?
  8. Parmenide ritiene che realtà, pensiero e parola siano la stessa cosa, e che la via della ragione sia l'unica via corretta per raggiungere la verità.

  9. Qual è l'importanza storica di Parmenide nella filosofia?
  10. Parmenide è fondamentale perché ha introdotto la prima ontologia e ha influenzato tutti i filosofi successivi, costringendoli a confrontarsi con le sue affermazioni sull'essere e il non essere.

Domande e risposte

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