Concetti Chiave
- I filosofi pre-Socratici si concentravano sulla ricerca dell'archè e lo studio della natura, cercando il principio fondamentale dell'universo.
- La scuola di Mileto, con filosofi come Talete e Anassimandro, cercava di spiegare il tutto attraverso elementi come acqua, àpeiron e aria.
- I sofisti, a differenza dei loro predecessori, si focalizzarono su politica, leggi e lingua, riflettendo un cambiamento nel contesto storico-politico di Atene.
- Socrate, con il metodo maieutico, insegnava a generare nuovi pensieri, mirando a un'educazione che favorisca l'autonomia intellettuale.
- Nonostante il suo approccio innovativo, Socrate fu condannato per corrompere i giovani, evidenziando le tensioni con la società ateniese dell'epoca.
Incominciando dalla scuola di Mileto, con il suo fondatore, Talete, arrivando fino a Eraclito, i filosofi ricercarono il principio del tutto.
Talete lo trova nell’acqua, Anassimandro nell’àpeiron (principio infinito e indeterminato), Anassimene nell’aria (pneuma), Pitagora con i suoi seguaci, nei numeri, con la loro natura, pari (limitati, perché infiniti) e dispari (illimitati, perché finiti), infine Eraclito, con il suo fuoco perpetuo (inteso ocme sostanza in continuo mutamento).
Tra il V e il IV sec. a.C. emerge un gruppo di uomini che tramite compenso, “vendevano” il loro sapere: erano i sofisti. I sofisti si concentrarono sulla politica, le leggi, la religione, la lingua, divenendo così i filosofi dell’uomo e della città. Questo spostamento si spiega, con la sfiducia nella ricerca naturalistica, che aveva ormai battuto tutte le strade, e in relazione al mutato contesto storico – politico dell’Atene del V secolo.
Da questi filosofi emerge la figura di Socrate.

E l’ironia , che è quell’insieme di domande, interrogativi, provocazioni paradossali di cui Socrate si serviva per distruggere la presunzione del discepolo.
Ciononostante, fu condannato, accusato di corrompere i giovani.