Concetti Chiave
- Lucrezio, poeta e filosofo del primo secolo a.C., è noto per il suo "De Rerum Natura", un capolavoro della letteratura epicurea in forma poetica.
- La filosofia epicurea viene presentata come una luce che libera l'uomo dall'angoscia e dall'ignoranza, riprendendo e riformulando dottrine di Epicuro.
- I corpi e il vuoto sono considerati i due principi fondamentali dell'universo, con gli atomi come particelle eterne e indivisibili.
- Il concetto di Clinamen descrive la deviazione degli atomi, permettendo la creazione dei corpi e introducendo la variabilità nel mondo fisico.
- Lucrezio propone l'esistenza di mondi infiniti, dove gli dei sono spettatori e l'uomo è solo una parte di un universo in costante evoluzione.
Lucrezio
È un poeta e filosofo del primo secolo a.C., quando si parla di lui solitamente si fa riferimento al suo “De Rerum Natura”, che costituisce uno dei capolavori della letteratura, un’esposizione in forma poematica della filosofica epicurea, che nel frattempo si era introdotta nel mondo latino. Lucrezio utilizza la filosofia epicurea per cantarla come una luce capace di liberare l’uomo dall’angoscia, dalla paura e dall’ignoranza riporta così dottrine di Epicureo già note ma anche altre non direttamente testimoniate. I capisaldi della dottrina epicurea da lui riformulati sono quindi:-
1. Assunzione che i corpi e il vuoto costituiscano i due principi dell’universo;
2. Gli atomi sono le particelle costitutive di tutto il reale, sono solide ed eterni, sono semenza di tutte le cose, essi garantiscono il duplice principio della increazione e della indistruttibilità della materia. Questi elementi costitutivi sono eterni e di per sé non percepibili e va osservato quindi che da questo punto di vista, la dimensione sensibile dei corpi viventi si produca dall’insensibile, dal non percepibile;
3. Clinamen, parola creata da Lucrezio e mai più usata nella classicità, significa quella deviazione infinitesimale e indeterminata degli atomi dalla fissità della forza gravitazionale la quale consente la creazione dei corpi;
4. Isonomia, costituisce la legge fisica originale ed eterna che, tenendo in equilibrio le forze di vita e morte, consente l’alternarsi di impulsi contrari e salvaguardia il cosmo da una conflagrazione assoluta;
5. Esistenza di mondi infiniti, che coesistono nell’universo, in questi mondi gli dei non hanno un ruolo attivo ma fungono solo da semplici spettatori e l’uomo non è più al centro ma è uno dei tanti momenti e frammenti di questo avvicendarsi;