Concetti Chiave
- I fisici pluralisti, tra cui Empedocle, Anassagora e Democrito, riprendono le filosofie di Eraclito e Parmenide, proponendo una nuova visione della natura e dell'universo basata su molteplici principi.
- Empedocle individua quattro elementi fondamentali - acqua, aria, terra e fuoco - che si combinano e si separano sotto l'influenza delle forze cosmiche dell'Amore e dell'Odio.
- Anassagora introduce il concetto di "semi", in numero infinito, come elementi costitutivi della materia, e introduce il Nous, un'intelligenza che ordina il cosmo meccanicamente.
- Democrito propone la teoria atomica, sostenendo che la realtà è composta da atomi indivisibili e immutabili che, attraverso il movimento nel vuoto, danno origine alla diversità del mondo.
- I tre filosofi condividono l'idea che la percezione e la ragione siano strumenti complementari per comprendere la natura, ma differiscono nei dettagli delle loro teorie cosmologiche e ontologiche.
I Fisici pluralisti, definiti cosi perche riprendono i discorsi di Eraclito e Parmenide e ne rivelano un’altra versione. Arché:vari principi della natura e dell’universo.Gli elementi(caratteristiche dell’essere di parm) uniti creano i composti (caratteristiche del divenire di erac) che possono anche morire.
Empedocle e le quattro radici
Empedocle vissuto tra io 483-424a.c. ad Agrigento rintraccia 4 elementi alla base del mondo(le 4 radici del mondo),e dice che tutto cio che esiste e composto da queste 4 che sono acqua, aria, terra e fuoco (più leggero e sottile). E che quindi le cose si aggregano e si disgregano.Secondo lui esistono 2 forme cosmiche che controllano queste 4 in origine ferme che sono l’Amore e l’Odio.Infatti dice che all’inizio del ciclo cosmico tutte le radici sono unite dalla forza dell’amore (1 fase il mondo e detto sfero), da un certo momento in poi alla forza dell’amore si lega quella dell’odio, e viene contrastato dall’odio, che disgrega scioglie le radici legate tra loro, e pian piano inizierà a prevalere sull’amore, e quando le forze saranno in piena contesa si formerà il mondo. In questa fase del ciclo, scendendo più giù l’odio prevale, e succede che tutto si disgrega, e si forma questa fase di caos. Arriviamo pero in un momento in cui ce di nuovo l’equilibrio, quindi di nuovo una contessa dovuta dalla perdita di importanza dell’odio. Alla fine del ciclo, l’amore prevale e si ripete di.nuovo il ciclo.(ciclo,perche ce la concezione dell’essere che e ingenerato, imperituro ed eterno). Empedocle scrisse 2 poemi,”sulla natura” e “purificazione”.Fa delle ipotesi/scoperte come:
1.Il “principio del simile conosce il simile”,dove dice che tutti noi siamo fatte di radici.Come conosciamo gli ogetti?tramite le nostre radici degli organi sensoriali che incontrano le radici di un altro simile.
2.L’unica conoscenza certa e quella sensibile,migliore in certi casi di quella razionale.
Anassagora e la teoria dei semi
Nato nella città della Ionia, Clazomene, dell’Asia minore e vissuto tra il 496-428a.c.Lui e il primo filosofo a portare la filosofia ad Atene, e sara uno stretto collaboratore di Pedicle. Anassogora riprende la teoria di Empedocle sull’arche, non parla di radici ma parla di semi(o omerie).La differenza tra radici e semi e che le radici erano 4, mentre i semi erano numerosi, poiché comunque negli oggetti del mondo ci sono tante differenze.
Es.: semi di carne, di legno, d’acqua, d’olio, di pietra, d’oro, d’argento ecc... Ciò che differenzia gli oggetti e la quantità presente in ognuno di questi oggetti. essi possono essere divisi all’infinito caratteristiche dell’essere di Parmenide e sono mossi da una forza che li ordina meccanicamente detta Nous(intelligenza).Alcune scoperte ed ipotesi dovute ad esse furono:
- il possesso delle mani, da parte degli uomini;
- il simile conosce il dissimile, conoscenza di elementi diversi attraverso i sensi;
- memoria, cioè il ricordo delle percezioni sensibili;
- tecnica, conoscenze applicate nella vita pratica.
Anassagora fa emergere una nuova concezione della natura che viene intesa come ambiente fisico privo di valori superiori che si basava su fondamenta scientifiche. Infatti afferma che la luna è piena di colline e di avvallamenti dove abitano esseri viventi, che le stelle girano come se fossero incastrata in una cupola mobile, che le comete nascono dall’incontro di pianeti fammi giganti, e che le stelle cadenti sono scintille sprigionati dell’aria. Tutto questo va contro la religione tradizionale e per questo Anassagora e accusato di empietà,esiliato e poi condannato a morte.
Democrito e la teoria atomica
Democrito vissuto tra il 460-370 a.c. in Tracia e rientra nei presocratici anche se muore 30 anni dopo socrate. Democrito propone un’interpretazione dei fenomeni basato su nozioni naturali e quantitative, infatti cerca di risolvere i problemi creati da Parmenide e come lui esclude la possibilità del non essere e del divenire, della nascita e della morte. L’tuttavia ritiene che questi dati vengono conciliati con i dati dell’esperienza, ad esempio la natura bisogna spiegarla attraverso nozioni naturali in dinamiche di tipo quantitativo, come Pitagora. La soluzione di Democrito e che la realtà è costituita da atomi, particelle materiali tanto piccole da non poter essere frazionate. Il loro numero è infinito, e ognuno di questi è un’unità che ha delle caratteristiche come l’essere ingenerabili immutabili e indistruttibili. Gli atomi sono uguali tra loro e differiscono solo per la forma che puo essere:
- atomi cubici, si compattano formando corpi solidi;
- atomi rotondi, scivolosi e presenti nei corpi acquosi;
- atomi esagonali, che danno origine all’aria;
- atomi piramidali, ancora più volatili che danno sostanza al fuoco e al calore.
Ogni cosa nasce da una diversa combinazione di atomi funziona simile alle lettere dell’alfabeto che possono combinare diverse parole con diverso significato. Gli atomi non possono essere osservati ma la loro esistenza deve essere ammessa dal ragionamento, infatti possiamo affrontare di nuovo il paradosso di Achille e la tartaruga, perché mentre le grandezze matematiche possono essere suddivise infinito con le grandezze fisiche non lo possiamo fare e se la materia non è frazionabile l’infinito non esiste un limite insuperabile e quindi Achille può superare la tartaruga. esistenza di atomi in movimento implica insistenza del vuoto, un non essere in cui si possono muovere. Il vuoto è necessario. Lo spazio deve essere immaginato come un contenitore dove la materia esiste a diversi gradi di rarefazione senza subire conseguenze dalla posizione occupata. Dall’infinità degli atomi deriva l’esistenza di infiniti modi poiché un numero infinito di combinazioni deve averle tutte presenti. Esistono vari tipi di movimenti:
- caotico, dove gli atomi volteggiano in tutte le direzioni che caratterizzano l’origine dell’universo;
- vorticoso, dà origine alle cose per come la conosciamo hai bisogno dato dalla necessità di ogni vuoto di essere riempito, dove gli atomi per riempirlo rotatorio attraverso il peso li direziona(+pesanti in basso,+leggeri in alto);
- atomi che si staccano continuamente dal corpo, che dà origine agli effluvi che spiegano i fenomeni percettivi seguendo il modello di Empedocle.
Secondo Democrito anche gli enti spirituali e divini sono formati da atomi poiché non sono in materiali come sembrano infatti l’essere invisibili non vuol dire che siano in corporei,(es vento non lo vedo ma é presente). complessità del mondo ricorrendo al voto gli atomi al movimento è paragonata a quella di una macchina senza un progetto finale, nella quale ogni componente si muove in base alla spinta che riceve e a sua volta non emette un altro movimento. Questo assemblaggio di pezzi non elezione di Dio ma del caso e, e non esistono cause finali. Per spiegare i fenomeni della percezione Democrito riprende la teoria di Empedocle ma distingue fra percezioni:
- oggettive, e grandezza forma dimensione;
- soggettive, sapori colore.
Secondo Macrino questi principi sono effetti dell’interazione fra gli atomi che in questo caso avviene per via diretta il tatto e nel gusto, dove le sensazioni di liscio ruvido e dolce-amaro nascono dal contatto fra gli atomi del corpo e quelli della pelle e della lingua. il fatto che tutte le percezioni nascono da un’interazione fisica crea un ulteriore distinzione fra qualità oggettive o primarie e soggettive o secondarie. La conoscenza è il risultato della corretta collaborazione tra ragione e percezione poiché per raggiungere la verità è necessario l’uso della ragione dovendo continuamente confrontarsi con i dati dell’esperienza. I fenomeni sociali o fisici possono essere spiegati ricorrendo a cause concrete come la paura il proprio bisogno, infatti ipotizzato che i primi uomini abbiano scelto di aggregarsi fra loro per formare una comunità più grande poiché avevano paura di stare da soli e di non esistere.
Domande da interrogazione
- Chi sono i fisici pluralisti e quali sono le loro principali teorie?
- Qual è la concezione cosmica di Empedocle?
- Come Anassagora differisce da Empedocle nella sua teoria?
- Qual è la teoria atomica di Democrito?
- Quali sono le implicazioni della teoria di Democrito sulla percezione e la conoscenza?
I fisici pluralisti, come Empedocle, Anassagora e Democrito, riprendono le idee di Eraclito e Parmenide, proponendo una visione dell'universo basata su molteplici principi naturali. Empedocle introduce i quattro elementi, Anassagora parla di semi, e Democrito sviluppa la teoria degli atomi.
Empedocle identifica quattro elementi fondamentali (acqua, aria, terra e fuoco) e due forze cosmiche, Amore e Odio, che governano l'aggregazione e la disgregazione degli elementi, creando un ciclo cosmico di equilibrio e caos.
Anassagora sostituisce le radici di Empedocle con i semi, che sono numerosi e infiniti, e introduce il Nous, un'intelligenza che ordina meccanicamente i semi, differenziando gli oggetti per la quantità di semi presenti.
Democrito propone che la realtà sia composta da atomi indivisibili e indistruttibili, che si combinano in modi infiniti per formare la materia. Gli atomi si muovono nel vuoto, e la loro interazione spiega i fenomeni naturali e percettivi.
Democrito distingue tra percezioni oggettive e soggettive, sostenendo che la conoscenza deriva dall'interazione fisica tra atomi e sensi. La ragione e la percezione devono collaborare per raggiungere la verità, con la ragione che si confronta continuamente con l'esperienza.